giovedì 14 giugno 2007

Una meraviglia ignota ai più





Non ne parlano i libri d'arte, le guide ne parlano al più come di una negletta meta di pregio, in Allahabad
Il Khusru bagh è invece una delle meraviglie moghul, in una verde oasi ove si de congestionano il traffico e il minuto commercio che prolifera ai margini del centro della città.
Basta procedervi e si è già addentro all' al di là di un paradiso islamico, nei taciti palazzi che ospitano la quieta ultraterrena dei loro signori defunti,








































il principe Khusru, la madre Shah Begun, la sorella Nesa ( Begum), in un dialogo dei loro spiriti che non chiede più che si dissuggellino portali e finestre, ma che liberamente traspira, tra le jali, dall'uno all altro dei palazzi tombali.
Ai primi di gennaio, il giorno seguente le nostre peregrinazioni nell' Ardh Mela, nonostante l'ora fosse già tarda per essere di rientro a Khajuraho durante la notte, ho implorato K. perché anch' egli lasciasse il vicino hotel per venire a vedere il paradisiaco giardino , dopo che fugacemente l'avevo visitato. Ed il tempo in cui vi si è dilungato, egli inoltrandomi nell' interno delle tombe a cui mi ero negato l'accesso, era il tributo tacito, in forma di indugio, della sua stessa ammirazione rapita.

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