domenica 27 gennaio 2008

Ora so , quando
tu mi chiami e io mi volgo
di Chi è che la voce
Versione seconda
Lo sento, quando
tu mi chiami e io mi volgo
di Chi è la voce.

martedì 15 gennaio 2008

Da Kermanshah


E da Khermanshah, sui suoi patiboli(1), la neve ch'è nelle immagini inviatemi da Farhang.
La forza del gas è davvero poca , la sofferenza è tanta quant'è sottaciuta , ma la neve , l'inverno, sono così belli per il mio giovane amico pittore...
Alla Pasqua di Nourouz, avrò la forza di raggiungerlo?

























(Un dettaglio di uno degli ultimi dipinti del mio amico iraniano)
















8) Mi riferisco alla esecuzione capitale del giovane omosessuale Makwan Moloudzadeh, di anni ventuno,



















avvenuta in Kermanshah ai primi di dicembre dell'anno scorso, perchè colpevole di avere avuto a tredici anni dei rapporti sessuali con un suo coetaneo.

( Si può vedere la immagine del suo cadavere dopo l' impiccagione in
blog

http://www.gay.it/channel/attualita/23972/Impiccato-per-sodomia-a-21-anni-Il-video-shock.html

http://www.tetu.com/rubrique/infos/infos_detail.php?id_news=12331&date_info=2008-01-14

http://www.spike.com/profile/IHAGroup/video/2932908?cmpnid=825&pt=if&lkdes=VID_2932908

makvan 01


http://www.spike.com/profile/IHAGroup/video/2932908?sublisting=videos&page=1

avhttp://www.spike.com/profile/IHAGroup/video/2932908?sublisting=videos&page=1venuta )
Gelido sterpo,
finché ti sogno e nel cavo
stilla la linfa.
" Puti she's my hearth"
" E' il mio cuore, Puti," Kallu mi diceva l'altro ieri, affranto che la febbre potesse portargliela via.














" Lo sai, le voglio bene più che ai miei figlio maschi". Con lei , con Adjet,e Sumit, trascorreva gli attuali giorni, di una festa hindu, presso la casa dei famigliari della moglie , nell' attesa di potersi oggi immergere con i suoi bimbi nelle acque di un rivo , di uno specchio d'acqua, che porti via con se ogni cattivo karma.





Poi le pillole, senza che dovesse nemmeno ricorrere all' iniezione, avevano sfebbrato Puti in nottata , e ieri stava già bene.















" She's fifty per cent better", il mio amico mi diceva ieri sera gioioso, ringraziandomi che in mattinata avessi chiesto di lei all' hotel dove egli lavora, non riuscendo a contattarlo con il cellulare.
"Kallu, my friend, intanto, ogni giorno che passa, preparo qualcosa del nostro viaggio quest'estate nel Ladak.
Pensavo che potremmo andarci con Puti ed Adjet"
"Puti, nooo...- ha sorriso - Tutto ciò che le piace lo vuole, "what she like she need.."-, ogni volta che qualcosa le piace si mette a piangere finché non glielo acquisti"
Con Adjet era invece possibile.












Davvero mi piacerebbe ampliare la mente al suo bambino, dilatargli lo sguardo, sostando insieme al Taj Mahal, prima di Delhi , fra i marmi e i fregi floreali della più paradisiaca dimora mortuaria, conducendolo per i più elevati passi fino ai monasteri tibetani di Leh, al loro silenzio di profondissima quiete.
Appena ne avrò l'energia scriverò a Kallu per chiedergli di nuovo di non distruggere in sua moglie il potere della vita, di non sterilizzare la possibilità di nuovi Adjet, e Puti, e Sumit, la generatività di così incantevoli bambini, la felicità e la bellezza di ogni possibile nuova vita nel suo grembo.
" You with me and my family, together. With Adjet happy, Puti happy, Sumit happy" , come al telefono cullava le mie sofferenze la sua cantafavola