sabato 31 ottobre 2009

In sogno












" Ti ho telefonato più volte quando in Italia era pomeriggio, per darti buone notizie...."
Credevo che le buone notizie rigurdassero il ristorante che vorrei affittare per lui, dove eravamo intesi che ancor oggi egli sarebbe stato di ritorno, per accertare con i suoi occhi, " to ceeck with my eyes", mi aveva ribadito anche ieri, quanta ne fosse la clientela, quale il giro possibile d'affari.
Ma oggi vi si era intrattenuto solo due ore perchè il sabato non è un giorno utile di riferimento, come il martedì è infatti un giorno sacro ad Hanumah,
















e non si fanno affari nelle locande come nei negozi di barbiere, la gente hindu non mangia carne, di montone o di pollo, non beve birra o wisky, ed anche se il ristorante non aveva guadagnato gran che, ciò non rappresentava per lui un valido motivo per far scendere ancora la percentuale del suo gradimento dell'affare di aprire un ristorante, che rimaneva stabile al settanta per cento cui è scesa implacabilmente tra ieri e l'altro ieri, rispetto all ottanta per cento iniziale, quando le perlustrazioni diurne e notturne avevano deluso le sue aspettative.
Egli si attendeva di riscontrarvi una frequentazione notturna, se non un afflusso, di conducenti di mezzi di trasporto su lungo distanza, camion, autobus, che potesse fargli sperare un guadagno giornaliero di novecento- milleduecento rupie, in luogo delle sei- settecento rupie che ora è lecito attendersi di potervi racimolare ogni giorno, a meno che il suo spirito d'iniziativa, ""good foods, good service, a good location and all clean", non valgano a incrementare gli introiti. Invece al telefono lo ritrovavo tutto solo tra gli inservienti già mezz'addormentati, il cuoco inattivo ai fornelli, mentre autobus e carri seguitavano a udirsi rombanti tra Chhattarpur e Satna, senza che alcuno di essi vi arrestasse la corsa nello spiazzo per una sosta.
Era almeno bella la notte che veniva rinfrescandosi, ogni giorno di più?" Si sentono i cani intorno, in cielo si vedono tutte le stelle".
No, mi ha ribadito, non era legata al restaurant, cui è sospeso il nostro futuro, su cui ci si deciderà tra domani e lunedì, la good news che Kailash voleva dirmi.
Si trattava di un bel sogno che aveva fatto, che m riguardava.
" Tu eri già in India, a dicembre, e giocavi con Ajay e Sumit, che si divertivano, ed io e Vimala ne ridevamo, mentre Chandù sapeva già camminare e ci correva incontro...."














" Eravamo davvero così tanto felici?"
" Veramente tanto..."
Ma una assenza nel sogno mi perturbava.
" E Purti, non c'era anche Purti?"
" No" rilevava Kailash con una constatazione ceta che lo lasciava muto.
Il presagio della sua morte, o non piuttosto la consapevolezza inconscia, anche nel suo cuore, che Purti non mi attende e non vuole il mio ritorno?
Cadeva ogni discorso sul sogno, subentravano le aspettative contente dell' India odierna, di Khajuraho.
" Tutti sono pieni di attesa per la partenza domani del primo treno della nuova corsa da Gwalior a Varanasi"
E che si aspettano?
" More, more tourist, more foreign and indian tourist"
E' una speranza che si ravviva anche in lui a dispetto di quanto possa avergli detto, o si possa dire agli indiani della crisi globale, che sconfortando le previsioni scontate viene rarefacendo i turisti stranieri presenti in India, quali e quanti siano i nuovi percorsi, ed alberghi, che vi sorgono sempre di meno battuti e affollati.

domenica 18 ottobre 2009

For Diwali




Finalmente per Kailash sono finite le fatiche di Diwali, le stanze da tinteggiare ad una ad una, insieme con il cortile e l'esterno della casa, tutti quanti i mobili da rimuovere all esterno e ripulire , ogni indumento e tutti i panni da lavare...
" Ciak....Ciak..." "ma che cosKallu, questo rumore?- gli chiedevo l' altro ieri, udendo i tonfi nella cuffia
.- E' Vimala che lava ogni lenzuola e ogni coperta..."
" Sono veramente sfortunato, - si rattristava ieri l'altro, -intanto ogni giorno mi si ammala un bambino, oggi è Ajay che ha la febbre, e Chandu ha ancora il raffreddore...
Questo pomeriggio erano gli strepiti di Sumit che frastornavano i nostri happy Diwali, prima che il nostro adorato bambino si quietasse, al rientro in casa dal dottore che gli aveva praticato una " iniection" per la sua tosse persistente.
Ma " all it 's Okay", "thik ", tutto va bene, mi tranquillizzava Kailash, anche il negozio di barbiere è stato tinteggiato, e la puja di Diwali ieri sera è stata celebrata " beside the wave oven", accanto al forno ad onde che aveva da poco acquistato in Chattarpur, presenti tutti quanti i bambini al cospetto della statuina di Laksmi.
" Anch'io Kailash l' ho celebrata in casa mia, e te ne invierò le immagini," disponendo l' una accanto all'altra le immagini di Lord Ganesha, Krishna, Shiva Nataraja, "poi ho offerto loro dei biscotti, -. erano delle offelle di pasta frolla-. con una candela ho ripetuto più volte l'aarti attorno alle immagini , e ho bruciato incenso" su un reggitore del bastoncino costituito da un ulteriore Ganesha profilato nel legno.
" Very good ", ha confermato Kailash.
" Davvero" very good", ho confermato, la mia squadra del cuore intanto vinceva segnando cinque goal..."
Ma gli dei per davvero ci sembrano propizi, e Kailash si darà ora da fare per imparare nuove ricette, di cucina italiana, e moghul, ritornerà a Chhattarpur per acquistarvi i vasi che ha ordinato e in cui coltiverà le sementi che potranno servire in cucina, in una futura locanda, domani e i giorni seguenti sarà di ritorno in quello che abbiamo di mira, per accertare quale e quanta ne sia la clientela il mattino e la sera, il mio amico vuole disporre del mio denaro soltanto a ragion veduta, anche se in lui predomina la propensione a intraprendere un lavoro che assicuri davvero un futuro ai sui bambini - "all ottanta per cento, in percentuale, contro un vento per cento favorevole ad arrischiarsi di mno nella compera di qualche bufala, mentr'io ho ritrovato la determinazione per assecondarlo con il mio aiuto.

L'altro ieri gli ho rivelato qual è l'ulteriore ragione per la quale la mia vita è proiettata verso l'India e la sua parabola mira a concludersi nella nostra esistenza in comune, sempre più lontano da un Paese che aspiro soltanto a lasciare " Io non voglio più restare in Italia che il meno che posso per la sua situazione politica. E' come se un criminale come Laloo in India fosse primo ministro, al tempo stesso essendo potente come Tata..."
" Non si prenderebbe cura della povera gente..."
" Peggio, Kallu, peggio..."

E tale e tanto il bene che voglio a Kailash, nella sua natura di uomo semplice, che ogni sua parola è stata una trafittura , quando benchè ridendone, mi ha ricordato un suo sogno pomeridiano, in cui dei nostri screzi ci rendevano ostili l'uno all'altro, prima che dopo una, due ore, come al solito ci riappacificassimo.
" Eravamo Indore...
" In Indore? " Ma se lo ricordavo come uno dei giorni più belli del nostro ultimo viaggio, per la intesa che avevamo raggiunto in ogni decisione, nel risolverci per il Gujarat....
Era ancora infitta in lui la traccia di quanto l'avessi messo in apprensione e l'avessi fatto sentire in colpa, quando la sua impazienza , di me incurante, al suo seguito, nel raggiungere la stazione ferroviaria di Indore per accertare se disponevamo dei posti a sedere sul treno per Ahmedabad, m'aveva esposto al sopraggiungere all improvviso di un tuctù alle sue spalle.
" Tu mi rimproveravi che non mi prendevo cura di te, quando la tua vita per me conta più della mia vita..."
Ne rideva, ora, mi diceva di non rattristarmene, mentre io sentivo riaprirsi e lacerarmi, senza sutura possibile, la pena che mi è inespiabile di avergli potuto fare talmente del male,
quando mi risvegliavo e sentivo di volerlo soltanto attaccare nella inazione della sua inermità , al ritrovarmi nel paradiso celeste della sua casa tramutatosi nel mio inferno, perchè vi sentivo morire la mia vita intellettuale in un sacrificio vano, vi sentivo soffocare il mio respiro culturale, ogni ambizione artistica residua, nella resa fallimentare della mia impazienza alla presunta sua inettitudine indolente.
" Kallu, voglio dirti che penso che la tua e la mia religione abbiano di Dio e del bene la stessa idea, per il cristianesimo e l induismo Egli ad ogni istante da la sua vita a ogni uomo, a ogni cosa, e io, tu, in quanto viviamo la stessa vita di Dio, viviamo per dare agli altri la nostra stessa vita, tu ad Adjay, Purti, Sumit, Chandu, Vimala, com' io la do a te ed alla tua famiglia...
" E' vero, It s true, Tu sai le cose meglio di me"
" Non è questione di saperle, Kailash. Ricordi, quando parlavamo di che fosse la Yagina?"
" Certo"
Yagina, il sacrificio di sè perenne che in termini hindu è la "kenosis" di Paolo
" Kailash, dobbiamo donare la nostra vita , cosi come Dio è donazione a noi della sua vita"
Era la rivelazione di che cosa sia Dio, che raccoglievo dalle parole di Marco del Vangelo domenicale, al punto in cui dicono che è l' Essere che incarniamo, quando come Egli, come Prajapati, il nostro essere è amore che"vive per servire e dare la propria vita in riscatto di molti".( MC, 10, 45)

domenica 11 ottobre 2009

friendship


La sua voce al telefono mi ha raggiunto nel primo pomeriggio, con tutto il calore della sua anima protesa alla mia amicizia solidale, al conforto del rinnovarsi del mio aiuto fraterno.
Kailash è ancora intento nei preparativi domestici di Deepawali, della ritinteggiatura d'ogni stanza e del cortile interno, prima della ripulitura di ogni "sampatti" della mobilia casalinga, restano ancora da rinfrescare solo gli ultimi tratti di un vano e le pareti esterne a ridosso della porta d'ingresso, spera così domani pomeriggio di essere finalmente libero di poter fare un sopralluogo nel ristorante che intendiamo affittare, per scattarvi delle foto da inviarmi, sicché io possa decidere in merito con maggiore cognizione visiva, ed al fine di accertare quanta ne sia la clientela attuale.

Martedì, giorno di Hanuman , avrà modo quindi di rinfrescare le pareti del nostro negozio di barbiere, e i giorni seguenti potrà profittare dei Deepawali discount, per acquistare in Chhattarpur ad un prezzo scontato il forno elettrico che gli occorre in cucina, grazie ai soldi che gli ho appena inviato.
Ho raccolto il suo ringraziamento e ho rinnovato le mie condizioni e le mie raccomandazioni: sappia che se apriremo il ristorante dovrà lavorarvi, in cucina, fra i tavoli, e che se non se la sentirà, dovrà fare ritorno al lavoro all' hotel Harmony o nel negozio di barbiere, non potrà accadere quanto già accadde quando ha inaugurato l' attività di sua pertinenza in ragione della sua casta, assumendo due barbieri che lavorassero al suo posto.
"Ma lavorare in cucina, mi piace, mi piace imparare sempre di più come cucinare, "to make more experience. in the Kitchen.."
"Lo so, lo so, che ti piace di più che il mestiere di barbiere," gli ho detto ridendone, pienamente fiducioso nella determinazione responsabile con cui si predispone alla nuova prospettiva di vita lavorativa.
Intanto sarà in grado di muoversi senza difficoltà negli accettamenti preliminari, e di lasciare seccare al sole, sul terrazzo, la semente di mais che ha già acquistato, prima di pulirla per ricavarne al "chakki" la farina per fare polenta, la nostra novità in cucina, perchè ora c'è il sole e non piove più sulla sua regione, nel complesso sull'intera India, come già nei giorni del fortunale che ha devastato i territori dell'Andra Pradesh e del Karnataka, causandovi la morte di trecento persone, e in quelli seguenti, quando, mi diceva, il sole era scomparso, ed era " only raining and dark, raining and dark, dark..."
L'altro ieri mi faceva i conti di tasca propria delle conseguenze economiche della catastrofe: i prezzi di patate, cipolle e pomodori, il cui raccolto è andato perduto nel Karnataka e nell' Andra Pradesh, che ne sono tra i maggiori produttori tra gli Stati dell'India, è passato a venti, venticinque rupie al chilo, in luogo dell importo precedente di non più di dieci rupie, aggravando il rincaro dei prezzi delle derrate agricole già dovuto alla siccità estiva, il costo esorbitante dello zucchero.
" Ora molte persone nelle campagne intorno stanno seminando patate e cipolle, ma solo tra due settimane si potrà raccogliere e i prezzi scenderanno, per i pomodori solo tra due settimane comincerà la semina..."
Ho chiesto a Kailash se potessi essere compartecipe di Deepawali nella mia casa, pur non disponendo di una statuina della dea Laksmi , apportatrice di prosperità e ricchezza nella sua notte santa.
Potevo celebrare la puja anche davanti alle immagiini di cui disponevo di Ganesha, di Krisna e Rada, per l'aarti bastava il lume di una candela o di una lampada, purchè ruotasse in senso orario in fronte alla divinità, prima di nutrirmi dei dolcetti che le avessi ofrto.


" ma noi avremo god Karma, se decideremo e faremo insieme, se io avrò rispetto del tuo aiuto e tu del mio lavoro "

Intanto Sumit strillava al suo risveglio in uno stato febbrile, Purti racoglieva il mio invito a che potessi dirle al telefono quanto mi è cara, che ogni giorno è nel mio cuore, che ancora si duole della sua ripulsa della mia presenza fisica, protrattasi durante tutta l'estate, Ajay s'aggirava a distanza, felicemente rifiorito nei suoi risultati scolastici.

lunedì 5 ottobre 2009

" my restaurant"




" Non preoccuparti, per me fa lo stesso anche se dirai di no... mi diceva Kailash, dopo avermi parlato, già come " of my restaurant", del " mio ristorante", della trattoria che gli è stata offerta in affitto a poca distanza dal suo villaggio, lungo la strada che reca al National Park di Panna, e dopo che la sua mente già ha fatto il calcolo di quali siano gli orari di transito dei turisti diretti al National Park, o che ne fanno rientro, di come e quanto valga la pena di tenerlo aperto venti quattro ore su venti quattro, per i camionisti che vi sostino durante la notte.
Per questo già vi potrebbe disporre di numerosi" charpai", i letti indiani di corde, oltre che di una cucina, di un giardino da ripristinare e di una sala interna in cui gli avventori possono riparare in caso di pioggia, nonché di un soffitto che può fungere da terrazza, basta soltanto fare gli scalini. Mancano soltanto una toilette e il lavatoio, un altro frigo in cucina.
Occorreva inoltre la collaborazione di un cuoco in cucina, per tremila rupie, che gli insegnasse quanto non conosce della cucina indiana.
Il proprietario è un pandit brahmino che per il suo vegetarianesimo non vuole più saperne di cucinare carne, che ha altri affari a cui attenersi, come " farmer"
Ieri, di domenica, con Ajay, Purti e Sumit, vi si è recato in motocicletta per scattarvi alcune foto che mi ha trasmesso via internet lo stesso pomeriggio., perché potessi decidere insieme con lui con cognizione di causa
" Pensa com'è meraviglioso, Kailash, che ne stia ragionando con te, qui in Italia, quasi che in India fossi presente insieme a te sul posto, ", come in Khajuraho, lungo lo stessa tratto di strada, o in Orcha, c'era accaduto di fare di persona quest'estate.
" In questo modo potrai decidere meglio".
Le immagini erano sfocate, a causa della scarsa luce della giornata straordinariamente piovosa, ancora in ottobre, si giustificava Kailash, ma ne trapelavano ugualmente lo stato rovinoso del giardino sbrecciato retrostante, oramai caduto in disuso, la ordinarietà stagionata della cucina prospiciente gli accessi al vano interno, con tutte le pentole allineate, di sedie e tavoli e ombrelloni di plastica, che pur conferivano al ristorante usurato un'ariosità luminosa.

Non mi sfuggivano le immagini di più inservienti.
Gli ho chiesto quanti ve ne fossero,
" Sei, sette, è stata la sua evasiva risposta"
Al momento ho solo pensato agli introiti che avrebbe assicurato di per il farne meno,
" Kailash,- ripetendogli, -d'accordo, purchè basti solo un cuoco, purchè tu possa poi sostenere da te stesso le spese ordinarie," ma la notte, un pensiero si è fatto assillante, ritardando il mio riassopirmi nel letto disfatto: " E come può farne a meno Kailash, come può pensare di poter provvedere a tutto, venti quattro ore su venti quattro, grazie al solo concorso di un cuoco in cucina?
Possibile che la sua mente così lucida e attenta non lo avesse considerato, e non ne avesse tenuto conto?
Mi era più credibile che avesse voluto tacermi l' onere indispensabile che la riassunzione degli inservienti avrebbe comportato per me, fin dall'inizio, per non indurmi fin da subito al diniego e ad oppormi. E del resto, il mio assenso condizionato al ricorso solo ad un cuoco, -come già era avvenuto anni or sono, alla partenza per il Nepal, quando egli mi aveva taciuto che si era comperato il suo solo paio di scarpe per l'occorrenza, temendo un mio no al loro acquisto, - non poteva che averlo obbligato alla reticenza.
Stamattina cercavo di farmene una ragione, traendo sollievo dalla considerazione del basso costo della manodopera degli inservienti che ci fosse toccato assumere in nero, come in India è la regola presso i privati: ne fossero occorsi anche tre, o quattro, l'ammontare complessivo dei loro compensi sarebbe stato un aggravio di poco più di cento euro, senza alcun onere retributivo a carico.
Ci tornerebbe ora a vantaggio, lo sfruttamento di chi è impiegato come lui in un hotel o in un ristorante privato, secondo quanto più volte abbiamo esecrato che accada in India, rifarci all sempio del suo boss che lo paga meno della metà di quanto dichiara al fisco, mille cinquecento rupie per otto ore al giorno di lavoro, senza contribuire ad accantonargli alcunchè di una pensione minima.
" Kallu, gli ho detto , tu lo sai che ho bisogno che tu mi parli chiaramente, di sapere subito tutto, tutto quello che devo mettere in conto, per poi fronteggiarlo un poco alla volta. Altrimenti mi viene paura, e la mia mente non ragiona più, tu sai allora come divento...
" Listen, listen, mi ha replicato Kallu, com è solito interloquire quando lo metto alle strette, si tratterà all' inizio solo di due persone..."
"Tu e il cuoco, o tu e il cuoco e un'altra persona assunta..."
" Solo un'altra persona in più all'inizio, che pulisca i tavoli, in cucina,- poi , se avremo tanti clienti anche di sera, che sostano a cena, ne prenderemo altri, ancora, ma solo dopo, se saremo "succesfull"
" Capisci che cosa comporta già questo? 4.00o rupie l'affitto, tremila il cuoco, altre millecinquecento un addetto...
" No, no, solo settecento, settecento cinquanta, non di più, deve solo pulire i tavoli, lavare i piatti..."
Aveva già pensato di ricorrere addirittura ad un miserabile girovago dell' Andra pradesh che vive presso il ristorante, senza famiglia, senza nulla di nulla. Si sarebbe accontentato anche solo di quanto gli avessimo dato da mangiare, in cambio del lavoro svolto ai tavoli e in cucina.
Ma appena gli ho chiesto di chiarirmi come potesse darsi la cosa ha lasciato /l' ha lasciata /perdere, rendendosi conto per ciò stesso della sua brutalità profittatrice.
" E' uno di quegli uomini che nella vita passata hanno fatto una cattiva vita, " only of bad karma", e che ora vivono male... - si è giustificato-. Se io invece ora avrò fortuna , nella prossima vita mi accadrà ancora di meglio..."
"Kailash, quale che sia la tua vita, anche se diventerai ricco, io voglio che tu resti l'uomo che sei.
" Certo, a normal, simple man"
" A simple man, Kailash.
Che in Ajay, Purti e Sumit che gli vociavano accanto, Sumit ch'era in lacrime perchè gli impedivano di usare lo zampirone come per una puja, in Chandu , "more and more white", - come Kailash era soddisfatto che diventasse d'aspetto, e cui ora Vimala dava il latte, sappia circondarsi sempre dei suoi più preziosi tesori.