sabato 21 febbraio 2009

poesie in itinere -tra Shimla e Srinagar- estate 2008


In Shimla - al Jakhu Temple di Hanuman

Al tempio del Dio
le bestie che incarna
fameliche intorno,
fumida nebbia
la pioggia che stilla
i declivi divini.

In Manali

Alta sui monti
tra le nubi che schiara
traluce la luna,
che un alito muto
nella schiusa dei monti
muove ogni moto.

Notte indiana, tra Leh e Srinagar

Notte indiana,
nubi di galassie,
ombra io del grembo

venerdì 20 febbraio 2009

purezza di cuore interessato


Davvero Kallu, magnifico e caro, da che è stato sposato a quattordici anni è rimasto un bambino impegnato a fare le cose di un grande, e di un bambino ha tutta l' ingenuità interessata, in trasparenza assoluta, l'intuizione e l'apertura del cuore , la disponibilità a sperare e ad aprirsi alla vita, nel riprendere con più slancio ogni cosa, ( asciugate le lacrime e) rasserenato, quando è l'ora di ripartire e di riprendere (l' intimità ed il gioco dell') l'avventura del viaggio,( ultimato l' obbligo assunto) lasciando all' istante ogni cosa ultimata, davvero come un bambino egli ha il sillabario nel cuore dei suoi luminosi principi, e (come a un bambino) in ragione d'essi posso assegnargli ogni cosa da fare, slowly slowly, alla stregua di un compito a casa.
Mi divertiva e mi commuoveva, al sentirlo al telefono, anzichè ferirmi, quanto per Kallu non sia valso a distaccarlo dal lavoro, il fatto che gli elargisca cinque volte tanto, quello che ne raggranella, perchè anzichè esserne sollevato dal lavoro, accetti di guadagnare talmente poco pur di costituire così una figura esemplare per i suoi bambini, e siano invece ancora oro le cento rupie, qualche euro a testa, in cui sono state ripartite tra lui, e Santhoos, il fratello Manoj e gli altri inservienti dell'hotel, le mance che sono state a loro elargite dalla comitiva di turisti francesi che ha lasciato oggi l'hotel, al punto da infervorarlo a darsi da fare in continuazione per essi, a svegliarsi al mattino presto, dopo essere stato al loro servizio fino alle ore più tarde, pur di profittare, come di ogni altra loro necessità, del trasporto dei loro bagagli quando hanno lasciato Khajuraho.
(Laddove) Proprio perchè si da fare talmente tanto per tali estranei , per il suo gran lavoro in hotel,- "I work hard, hard, hard, .... ", pulendo(ne) stanze su stanze, " cleaning rooms, rooms , rooms", o gestendone lo shop di oggetti preziosi artigianali,- una commissione per ogni vendita-, quando si tratta invece di attenersi alle disposizioni che gli trasmetto per il nostro futuro comune nella ristorazione popolare, non ha più le forze o il tempo per metterle in atto, e rinvia ogni concreto sperimentare in cucina a quando l'hotel , tra un mese, sospenderà le sue attività con il sopravvenire della stagione afosa, o invoca la scusante che in casa, se si mettesse all' opera, dovrebbe attendere che si addormenti Sumit prima di poter cucinare, poichè il piccolo se lo ritroverebbe sempre d'intralcio.
" Sumit fa tutto quello che vede che io faccio, mangia tutto quello che vede ch'io mangio,( è) He's very dangerous, un vero pericolo..."
(Ed io dopo avergli inutilmente inviato a proposito tre e-mails, ognuna per ogni voce, con allegate immagini, ho dovuto ancora tormentarmi a chiedergli se aveva inteso che cosa fosse "the persil", che occorre per la polenta con i funghi, e che cosa sia il recipiente, senza hattha, senza manico, a differenze del karahi, del tegame, da infilare nel tandor electric con delle prese, di karrà, di tela, per non scottarsi le mani, così come di un tegame brucerebbe il manico.
Le foglie di rosmarino le aveva rintracciate in un negozio di Kajuraho, ma non le ha ancora acquistate, l'asse l' ha fatto confezionare nel villaggio, dove i badali, i falegnami hanno meno da fare che in Khajuraho, e non sa ancora se è già pronto, telefonerà per questo domani a sua madre.
La sua propensione a ricambiare, o ad assecondare, lo sollecita soprattuto a far funzionare la macchina fotografica, il cui screen seguita a mostrare la scritta written protected , per fare avere a mia madre le fotografie delle collane del suo shop, tra le quali potrà scegliere quella che le invierà.)
"One hundred rupees for this, this, this, this,..., " cento rupie per questo, questo, questo", seguitava a compiacersi, come sarà con l' ulteriore comitiva francese della mère di Santhos, di cui già pregusta l'arrivo, come ogni anno ad aprile, secondo la elementarità della esaltazione, che lo felicitava, che chi più gli dà, più sia un'anima per bene, "a very good person", solo per questo, che è quanto per lui non costituiscono i turisti indiani, dei quali "nobody gives one rupee... , "non ce n' é uno che dia una sola rupia".
E come una nuvolaglia, una comitiva indiana era appena sopraggiunta da Kolkata, che domani , per giunta, dovrà anche accompagnare a qualche lago, nei dintorni, senz'alcuna aspettativa di compensi extra..
" Maximum two hundred, two hundred fifty rupees for all the services," da distribuire fra tutti gli addetti dell' hotel.
Per loro il suo stesso padrone non ha certo predisposto il "good welcome" che riserva ai gruppi stranieri, facendo trovare al loro arrivo Coca Cola e Mirinda, quant'altro li solleciti a generose "bakshees"

morte, mia cara morte,

morte, mia cara morte,
se chiuderai i miei occhi
prima ch'io i suoi.

martedì 17 febbraio 2009

ancora

In India ieri erano già passate le dieci di sera, Kallu seguitava a interessarsi di come potesse cucinare il pollo al rosmarino su un letto di patate, -" like a gadda?", come su di materasso? quale quello su cui dormivano i nostri bambini, ed io sentivo che lui era in me, com'io in lui, il dolce fluido d'amore unirci nelle nostre parole, al di là di oceani e terre, oltre i miei anni che volgono al termine.

" Tua mamma è come la mia mamma", mi ripeteva , nel non volerne sapere delle scuse che gli ribadivo, per quel " nothing" con cui in un primo tempo lei aveva ricusato la sua offerta di un dono dall' India, prima di accettare l' invio di una collana, anziché di the o di anelli quali orecchini.
"Voleva solo evitarti una spesa, temeva che il tuo dono possa andare perduto se glielo invii per posta".
Li invierà al mio indirizzo, ma prima ancora mi trasmetterà delle foto di diversi esemplari, "in tiger-wood , green, blue stones", perché la mamma possa decidere il modello che preferisce, tra quelli esposti in vendita nel negozio dell' hotel che gestisce.
"Alle turiste straniere piacciono tanto".
Nel suo frigorifero è rimasta ancora un po della polenta che ha cucinato la settimana scorsa, la riserva per i turisti italiani che sopraggiungano in Khajuraho, per sapere da loro se sia davvero buona , -com'io ho riservato il mio " tirot", che con la sua anima di cipolle stava intanto lievitando in cucina, per un assaggio di chi se ne intenda, l' amica Daniela che ha in cura la succursale scolastica in cui insegno .
"E per te, com' è la polenta?"
" E' buona", per quanto, facendomi disperare sulla comprensione del suo senso alimentare, egli la consumi fredda, anziché calda, proprio con gli stessi cibi cui dovrebbe sostituirsi, pane, riso, formaggio panir...
Gli avrei inviato per questo, stavo intanto pensando, la ricetta chiarificatrice di come poteva farne un letto per funghi con aglio e prezzemolo.
Intanto, con il prenderci vicendevolmente cura dei nostri destini, nel farci l'uno l'anima dell'altro, compensava l' amore ogni difetto, di sapore e di gusto, dei cibi con i quali imbandiamo il futuro della nostra esistenza comune , nell'avviarsi verso il sonno delle sue parole, verso la mie trascrizione delle ricette, a notte fonda, mentre nel forno cuoceva il tirot.
Tutta la giornata avevo ieri lavorato in cucina, per sperimentare gli impasti delle pietanze del nostro agognato ristorante da avviare in India,preliminarmente nel levare lo sporco domestico per il gran compito che così intraprendevo tra le mura di casa, ripetendomi l'adagio zen di Thich Nat Han, che qualunque cosa stiamo facendo, dev'essere per noi la cosa più importante, perché si compia il miracolo della presenza mentale.
E in ogni persona, ogni momento, ogni cosa nell' offerta a Dio di tutto ciò che facciamo, in un rito d'amore in cui sia trasfusa la sua vita che ci anima, donandoci come Egli ci dona noi stessi, sia venerata in se stessa, solo per se stessa, la sola felicità possibile dell' ora presente.

venerdì 6 febbraio 2009

busy


"I'm busy, busy, busy, busy, ... I m going crazy in my hotel..."
Sono i turisti indiani che sopraggiungono in comitive, coloro che costringono ora Kailash a sgobbare tanto.
Deve seguirli dovunque, insegnare loro ogni cosa da farsi, come si ottiene di far scendere dai rubinetti l'acqua calda invece che quella fredda, dove e quando possono stendere i panni in hotel, essere al servizio di ogni loro richiesta, portare al più presto la bibita al tavolo o caricare su rikscio ed autobus montagne di bagagli, e tutto questo, ed ora veniva il peggio, senza che nemmeno concepiscano di lasciargli la minima mancia" neanche una sola rupia, "one only rupee...".
(Quando) i turisti stranieri, nelle stesse circostanze, o per molto di meno, gliene lascerebbero dieci, venti, di rupie...
Oggi inutilmente si è svegliato al mattino presto, per le venti o più rupie, di bakshish, con le quali immaginava di comperare somosa per Adjay e Purti.
E c'era anche una cattiva notizia che aveva appena finito di darmi, dicendomi che non era riuscito ancora a trovare "corn meal of yellow colour". farina gialla di mais per fare polenta, nel miraggio di maritare con la polenta la cucina italiana e la cucina indiana di un nostro futuro ristorante.
Io invece ero appena rientrato senza essere riuscito a trovare in Italia quella bianca, di farine di mais, di cui aveva egli invece fatto uso per la sua polenta primigenia.
E Adjay aveva poc'anzi perforato la confezione di una polvere gialla di cui mi stava leggendo gli svariati usi alimentari, che non faceva certo al caso.
" Ma se chiedo "corn flour", nei negozi di Khajuraho, mi dicono che ce n'è...",
Non era la stessa cosa? Non è tutto più semplice. mi sono quindi chiesto, se gli faccio acquistare , in hindi, "pila atta makkai" ? Sempre che non sia pastone per animali da allevamento...

Mah! Così alle prese con la farina di polenta e i turisti indiani , per strada, con Adjay, il mio amico l'ho lasciato in Khajuraho per gli scrutini scolastici.

mercoledì 4 febbraio 2009

ora

"Adjay sta dormendo vicino a me. And Small baby it' s O. K."














Cosi concludeva di dirmi Kailash, serenamente beato, la settimana scorsa.
Poi Adjay ha accusato una tosse così acuta che gli ha provocato conati di vomito, e l amico del mio cuore è entrato in viva apprensione , sospendendo tutto ciò che aveva in corso per assicurargli le cure mediche.
Non fa più freddo in India, e Adjay ha iniziato a bere l'acqua del pozzo che ghiaccia nel freezer, senza che sia bollita, a fare la doccia nello specchio d'acqua infetta che è vicino a casa.
Il bambino ha paura delle iniezioni che ora gli sono prescritte, si mette a piangere già un'ora prima dell iniezione e per un'ora dopo.
Kailash gli ha fatto temere che dovrà farne almeno tre, ogni giorno, se si ammalerà ancora di più tornando a lavarsi in quell'acqua fetida . Ora è sicuro, che così, Adjay nemmeno ci si avvicinerà più.
Al medico ha dovuto chiedere che attendesse l indomani per essere pagato, all' ufficio postale non disponevano di rupie per corrispondergli il denaro che gli ho inviato.
Ed ad affidato a Bimla tutto il denaro che ha depositato .
Crede che la moglie analfabeta possa gestirlo meglio di lui.
" Sa, che appena fossi in hotel comincerei a spendere tutto. E'intelligente Bimla!"
Così fino a l'altro ieri, quando all' ufficio postale finalmente ha potuto disporre dell'ammontare, non ha potuto comperare la "degci", la pentola che gli occorre per fare la polenta, o l'asse di legno per spianare la pasta delle lattughe per Holy.
Stava nel frazer la polenta che ieri ha tentato una prima volta di cucinare.
Quando gli ho chiesto di prelevarla e di assaggiarla un poco, prima di riutilizzarla domani friggendola in padella e inzuccherandola come i poori, e gli ho chiesto che sapore avesse, mi ha detto che sapeva di limone.
E il colore?Bianco , come quello del porridge di riso.
Bianca l'atta makkai? la corn meal, the mais floor , come avevo tentato di chiarirgli che in hindi , o in inglese, doveva chiedere che fosse la farina per la polenta?
"La polenta , quando la rovesci su un piano di legno, deve sembrare come il sole , o la luna in cielo, the chanda, like a food of Surya", come la pietanza del dio sole degli hindi."
Oggi avrebbe chiesto di nuovo in negozio " yellow corn meal", se ci fossero foglie essicate di rosmarino, italian cheese, e avrebbe ritentato, fino a farla perfetta la polenta.
Poi mi invitava a riparlarne oggi, doveva svegliarsi presto stamattina, alle sei era in partenza dall'Hotel la comtiva di turisti bengalesi, poteva guadagnare le dieci, venti, fifthen rupees, non fifty, ....per acquistare qualche somosa per i piccoli Purti ed Adyay.
Io gli auguravo l' ennesima volta la buonanotte, e mi tuffavo in internet. Dove scoprivo che con le farine gialle di granturco, la fioretto, o la bramata, se ne dà in effetti anche una bianca , che è la farina per eccellenza con la quale si fa la polenta nelle province venete di Venezia, Padova e Treviso,
Seguitavo a imparare sempre più le varietà dell' anima della cucina italiana, la sua elementarità profonda, quanto più ricerco con Kailash come trasmigrarla in India, al tempo stesso che ho appreso a fare il panir indiano, con latte e limone, e a ricorrere alla squisita fragranza del coriandolo, dalle latitudini mediterranee l' esule d'onore tra le spezie aromatiche della cucina indostana.
Al pari, di come a scuola, imparo sempre meglio la natura dell' italiano, insegnandolo come seconda lingua ai miei studenti stranieri.