domenica 18 ottobre 2015

scrivevo per la Gazzetta di Mantova il 24 agosto 2013

nfelicissimi i tempi di miseria dello spirito, più ancora che delle proprie tasche, in cui non resta da scegliere che tra un grande comunicatore e l’altro, detto altrimenti, per venire al sodo, tra un Berlusconi, un Grillo, od un Matteo Renzi, perchè solo al loro amo abbocca l’elettore liquido e smagato. Chi poi sia in effetti un grande comunicatore, lo rivela benissimo il filosofo drammaturgo cattolico Fabrice Hadjadj: “ E se comunichi in maniera da ottenere un risultato automatico ( la folla si precipita in delirio verso il tuo negozio), allora sei un grande comunicatore, perchè sei riuscito ad abbassare l’uomo a livello della bestia”.
Onore dunque al merito di quegli affabulatori scarsi, perché inceppati dalla loro nobiltà, che sono Romano Prodi e Pier Luigi Bersani, onore dunque al merito dei democratici come il nostro Dimitri Melli, quando nell’assoluto disincanto, e in ragione di ciò che con torsione del proprio orgoglio costa loro dolorosamente riconoscere, accettano l’obbrobrio minore per evitare le calamità più nefaste, ed investono come candidato alla premiership un Matteo Renzi, pur sapendo quale ne sia la profondità o lo spessore, perchè non può candidarsi alla segreteria di un partito democratico e rivelare anticipatamente la sua vera idea d’Italia. Ed allo stesso tempo, ripulsa e sgomento, per chi, come Fabrizio Sgarbossa, segretario di circolo del Pd di Castelbelforte, nella sua accoglienza tronfia e mortificante della dichiarazione di adesione alla leadership di Renzi del sindaco di Pegognaga, in cui si è profuso sulla Gazzetta di Mantova di Venerdì 23 agosto, rivela quale boria vuota, spietata e accecata, possa significare nel suo caso l’essere renziani.
Come per tutti gli avanguardisti, per costui solo quelli della prima ora sono credibili e degni di stima, e solo l’opportunismo può avere motivato gli altri sovraggiunti, se solo in un secondo tempo si sono arresi alle ragioni irresistibili del capo, folgorati sulla via di Firenze dal Gesù di Rignano d’Arno...E buon pro per loro, che comunque finalmente abbiano capito, che possano essere accomodati anch’essi nel comitato elettorale, perché per gli altri, regalando un bel sorriso...
Peccato che quando poi, per incrementare gli adepti, Sgarbossa cerca di dare voce al suo credo nel verbo di Renzi, di dirci a più riprese il perché di tanto suo entusiasmo in colui riposto, di comunicarci quale seduzione su di lui Renzi abbia esercitato fin dalla prima ora, egli faccia l’esaltazione dell’assenza di qualsiasi contenuto, non esprima che l’adesione alla sola formulazione di un format.
Un contenitore in cui “ad maiorem gloriam” dell’uomo solo al comando, possono rientrare tanto Briatore che i partigiani quanto il pensionamento del pregiudicato, sempre che sappiano “metterci la faccia”...
Rivelandoci, Sgarbossa, che come diceva il grande teologo Dietrich Bonhoeffer, dietro ad ogni rimettersi in tutto e per tutto a quello che ne sa un capo, più di noi, c’è la rinuncia alla propria autonomia di giudizio che caratterizza la natura spaventevole e sconfortante di ogni stupidità di massa, quale che sia il quoziente intellettivo dei singoli adepti.


venerdì 16 ottobre 2015

di delitti ed incidenti

Di un secondo omicidio e ancora giovani vittime
“Adesso ho paura anche a sposarmi”, mi diceva Mohammad sgomento, alla notizia del presumibile delitto che l’altro ieri è avvenuto in Khajuraho, dove il custode mussulmano della circuit house vi è stato ritrovato semiarso dal cherosene.
Tra lui e la moglie correvano rapporti orribili, e se non era stato lui ad avere voluto farla finita bruciandosi vivo, poteva essere stata lei ad avergli appiccato il fuoco, tanto più che si era sparsa la voce che se la intendesse con un altro uomo.
Il ragazzo mi ricapitolava il novero delle persone vittime di incidenti stradali e di crimini avvenuti nella “local aerea”in questo mese maledetto di ottobre, cinque per l’esattezza, due morte per omicidio o suicidio e tre per incidenti stradali, in cui erano rimaste ferite altre quattro persone, e nei cui scontri chi in motocicletta vi aveva perso la vita erano dei giovani ragazzi, Così oltre al timore di quel che poteva capitargli mettendosi alla guida di motocicli altrui,in Mohammad erano sopraggiunte le apprensioni di una sua sorte nuziale letale, per fugare le quali ne aveva celiato con la ragazza che lo corteggia.
“ Io non ti sposo, se poi tu mi uccidi” le aveva ripetuto, prima di confidarle che era tutto uno scherzo.
In realtà, visti i toni struggenti di devozione esclusiva che la giovinetta assume con lui, è casomai da temere che sia piuttosto lei a potersi uccidere, se lo scopre capace di un amore più grande di quello che nutre nei suoi riguardi.
Mohammad mi ha successivamente indicato la pagina locale del web che riportava la notizia, in cui avrei ritrovato l immagine del corpo del uomo carbonizzato dalla testa fino all'inguine.
In neanche un anno si tratterebbe del secondo omicidio in Khajuraho , dopo quello del bambino strangolato tra i campi da un ragazzo perché tacesse dei suoi intenti di abusarne sessualmente, e poi scaraventato in fondo a un pozzo nei suoi resti mortali. E gli incidenti stradali recenti causati da scontri tra autovetture e motociclette, fanno seguito a quelli pià terribili che hanno coinvolto autobus, causando la morte di sette passeggeri presso la stazione ferroviaria di Khajuiraho, di oltre cinquanta, che sono bruciati vivi, di cui era sovraccarico un autobus che stava raggiungendo Panna, dopo che l’automezzo è finito schiantato nel letto di un torrente, perché il conducente che già ne aveva perso il controllo non si era deciso a fermarne prima la corsa, seguitando ad obbedire alle minacce del capo che gli aveva intimato di arrivare comunque a destinazione. Solo nella via che reca alla mia abitazione, a seguito dell’uno e dell’altro incidente due erano state le case che avevano aperto le soglie alle onoranze funebri di chi vi abitava e vi aveva perso la vita.

domenica 11 ottobre 2015

Super-babbà

Super.babbà ( già riveduto e corretto)
"Sei come un dio per me”
“ Mohammad….”
“ Un super dio”
“ Mohammad…”
“ Un super-babbà”
“ Ora è meglio…”
Così assurgendomi a iper-sostituto del nonno, nel conforto che potesse parlarmi con tali accenti perchè di certo in me non avvertiva un orco, il ragazzo mi diceva tutta la sua gratitudine dalla sola stanza della sua povera dimora, dove lo confina da una settimana un’infezione intestinale virulenta. Non ha più vomito, le sue evacuazioni non sono più liquide, ma si sente debole e stanco, anche perché in famiglia fanno fatica a procurargli i pochi alimenti di cui può nutrirsi, yogurt, riso, banane, dhal di lenticchie.
L’altro ieri , quando sono ripresi i nostri contatti telefonici, ho malamente avuto di che dire contro suo padre , che si era limitato a consultare un farmacista, senza interpellare Kailash, per ricevere per il suo tramite il mio aiuto. Che mi scusasse, Mohammad, se avevo mancato di riguardo verso il povero suo padre, talmente ero preoccupato per il suo stato di salute.
Ma il meraviglioso ragazzo capiva il genitore, tutta la sua tristezza, nel faticare a reperire o nel non avere mai neanche il minimo per affrontare ora questa, ora quella necessità della sua famiglia,
E non ne voleva al coetaneo Ayay, se per due volte non aveva corrisposto al mio invito ad andarlo a trovare permanendo egli talmente debole, che a muoversi da solo correva il rischio di poter svenire.
“ Io penso positivo” mi ha detto nel trapelare di un sorriso, rifiutandosi di indagare i motivi della condotta di Ajay.
Ed aveva modo di sciogliersi nel ringraziarmi delle mie viste premurose, quando l’ ho sollecitato di fare bollire sempre l’acqua che si beve in casa, l’acqua che sua madre era uscita ad attingere, perché era forse dell’acqua infetta che aveva bevuto la vera causa della sua dissenteria, più che la carne di pollo della festa di nozze del cugino, da cui l’avevo ripreso che la settimana scorso avesse accondisceso a recarne un invitato da Chhatarpur fino a Khajiuraho, in motocicletta alle 4,30 del mattino,
“ Ma non è possibile sempre bollirla”
“ Perché Mohammad?”
“ Perchè molte volte non abbiamo gas per il fornello”
A questo non poteva provvedere Kailash, che confidasse nei vicini per riscaldare l'acqua da bere.se non poteva dispoore del fornello domestico.
Kailash, “ oncle Kailash”, di cui a inizio settimana Mohammad mi aveva confidato le ragioni, che purtroppo so che sussistono, per cui non può confidare senza trepidazione nel suo aiuto, in realtà aveva anche scherzato con lui, quando l’aveva invitato a raggiungerlo una prima volta dal dottor Khare, gli aveva pagato con i soldi che gli avevo inviato la visita e le medicine, avevo provveduto a fornirgli banane, e con il ragazzo era tornato stasera dal dottor Khare che lo ha trovato in via di guarigione.
Ora Mohammad doveva pensare al suo rientro a scuola, in cui Ajay non gli era stato di soccorso, nemmeno avvisando la scuola della sua malattia.
Ed intanto il caro ragazzo, nella cui voce sentivo raccogliersi al telefono la carnalità umorale, lo sollecitavo a leggere in casa i libri di cui vi poteva disporre.
Mi rassicurava che leggeva , e come se leggeva i libri di scuola.
Ed aveva ripreso, gli chiedevo in particolare, quello che presso lui era rimasto nella sua versione in hindi, insieme al volumetto di quella del Piccolo Principe, il Chota Raja Kumari, su Akbar e …più non ricordavo il nome dell’arguto suo interlocutore…no, non Balbil..
“ Quello è il padrone del tuo ufficio… Akbar e Bilbar…”
“ Si, giusto ..“
“ Certo che lo leggo… Apre la mente!”
E il Corano?
Non ne disponeva che una copia in inglese. Ma poteva leggerne le sure mediante il cellulare, così come stava leggendo in tal modo passi della Bibbia, del Ramayana, della Bagavad gita, i Veda, che lo aiutassi a ricordare quali, si, gli Yajurveda.
“ The “ holy books” i libri sacri insegnano le soluzioni di tanti problemi…”
Ma quanto all’ imminente Moharram, cui mi invitava in Kanpur, al mio rientro in India a novembre, non c’era verso di farlo ricredere che potesse allora farmi appurare quanto fetido fosse il sangue che gli invisi sciiti facevano colare dalle ferite dei colpi di cui si affliggevano per il martire Hossein.
Se così era, che così fosse, non era il caso ora di insistere nel ravvederlo, meglio vagheggiare che al mio rientro un nostro ritorno in Kanpur, con Ajay, si allietasse del nostro ritrovarci alla casa madre ristoratrice di un Baba Biryani, pregustandone i bocconcini di pollo nel riso speziato .
Parola di Super-babbà.

mercoledì 7 ottobre 2015

Zero Zero

Zero zero
“E con il tuk tuk today , Kailash?”
“Zero”( ziro alla pronuncia sua blesa)
“Zero kamai? Niente guadagno? No problem Kailash, no problem, my dear…Eh, zero zero , yesterday and today, like the atta”, come la farina bianca di cui in questi giorni ne ha comperato un quintale.
Né ha avuto modo di discorrere con dei turisti. Solo i soliti uomini del posto, chi si è ritrovato intorno dove staziona di fronte al museo.
Erano arrivati turisti stranieri, anche degli italiani con Mistral, ma tutti quanti regolarmente monopolizzati in gruppi su dei pullman. Non mi restava che snocciolargli di nuovo i miei intenti al rientro, tra l’altro di sperimentare con Ajay e Mohammad, insieme a qualche eventuale insegnante volenteroso, brevi camminate , assistite dal tuk tuk, fino ai più vicini piccoli villaggi circostanti, di Chitrai, Bamnora,. Beni Gangi, che fossero di esplorazione della flora e della fauna , della natura geologica e dei coltivi del paesaggio agreste. Ma con il mio conforto, la mia vicinanza e il mio sostegno ogni giorno da cosi lontano, sentivo che l’amico sarebbe rientrato in famiglia senza afflizione, tranquillizzato anche dal fatto che Chandu non accusi più la febbre di stanotte, per cui stamattina è rientrata da scuola su consiglio della maestra,.. Ed io potevo dirmi consolato dalla certezza di avere strappato un altro giorno senza acuirsi di amarezze e dispiaceri, alla sua disperazione di vivere da allora una nostra vita distrutta. Con una mente che non sia sconvolta dalle mie stesse patologie di cui l ho reso infetto.

martedì 6 ottobre 2015

in facebook settembre ottobre 2015


settembre 2015


A una ex allieva Valentina Bordasco

Quelli che sbarcano ricevono euro 2,50 al giorno tanto per iniziare a precisare. Poveri adulti malinvecchiati , piuttosto, che non si rendono conto di che coro di mostri siano diventati per le giovani menti...

Non è possibile un prima e un poi. i fenomeni migratori sono inarrestabili, si può solo contenerli e regolarli. e non sono un'invasione catastrofica, sempre che si sappia fronteggiare lucidamente il fenomeno e non si ceda alla paura che moltiplica l'entità dei profughi e vede solo gli esiti negativi L'africa può essere una risorsa e gli stranieri in Italia pure, visto che producono o contribuiscono a produrre l'8% del reddito nazionale. Occorre anche avere il senso del limite ed essere credibili e seri. I profughi sono per lo più di transito nel nostro paese, tant'è che la Germania deve far fronte a più richiedenti asilo che non noi. nel nostro territorio sono meno del 2%mille, mentre in Libano e Giordania sono quasi la metà della popolazione. Non facciamo come quei senatori romani che gridavano alla rovina del mondo di fronte all'avanzata del cristianesimo ed alle migrazioni barbariche che hanno formato l Europa dei popoli attuale, e che rispetto ai veri barbari poi impararono che quelli presunti possono essere la migliore risorsa. Siamo consapevoli e seri, all'altezza dei grandi tempi che viviamo e dei grandi compiti che ci pongono, coniugando cuore e ragione, mente aperta e avvedutezza assoluta.

L'Austria accoglie i profughi siriani.
La Francia (oltre a continuare a pattugliare il confine di Ventimiglia) pensa di partire a bombardare la Siria.
Il problema non era Assad, come non lo era Ghepardi.
Mi piace · Rispondi · 10 h · Modificato
Il problema è la RUSSIA che protegge Bashar Assad. in Libya l'errore è stato di non portare a termine l intervento militare.. Lo stesso vale per l Iraq, una volta intrapresa e "vinta"una guerra sbagliata-la seconda del golfo.

Sofia Orlandelli No, l'errore è stato ficcare il naso dove non si deve. Mi spiace dirlo ma tutti i paesi da te citati non sono pronti per la democrazia (che non si importa). La Russia questo l'ha capito, e perciò preferisce appoggiare Assad piuttosto che i "ribelli" che non saprebbero gestire un paese.


Odorico Bergamaschi 1)Il tuo ragionamento è un modo come un altro per riaffermare che tali paesi e popoli meritano un trattamento coloniale o da razze inferiori, con alquanto superiority complex. . Forse tra tirannide e democrazia intercorrono altre soluzioni , vedi l Egitto, la Turchia, la Giordania, il Libano. 2) La democrazia appunto non è un modello unico e univoco. E da noi come sta? 3) Che poi Batiuska il piccolo padre Putin ne sia un esemplare racccomandabile, -casomai lo è di demokratura, come Orban,- e che in Siria resti installato come guida morale autorebole per evitare che quegli scapestrati di siriani ne combino delle grosse, beh sarebbe anche da ridere, se la situazione della Siria non dissuadesse da qualsiasi ah ah ah.

quella immagine non l ho postata, a ragion veduta.. Ma l'autore dell'articolo seguita a identificare la totalità dei palestinesi con Hamas e i suoi seguaci, rimuovendo la realtà dei territori dell'Autonomia palestinese fuori di Gaza e .l'espansione coloniale che vi continua, e quel che ingenera di generale e diffuso. Un pò come da noi si fa con i profughi e i clandestini, per cui metonimicamente i casi di criminalità seguitano a screditare tutti.
Mi piace · Rispondi · 31 agosto alle ore 20:18 · Modificato

Sofia Orlandelli Non è vero che chi scrive identifica la totalità dei palestinesi con Hamas, dice proprio "I palestinesi di Hamas", "Si tratta dell'ultimo atto della strategia dei dirigenti palestinesi"; più distinguo di così non so!
Mi piace · Rispondi · 1 settembre alle ore 9:35

Odorico Bergamaschi Ma è come se tutti i palestinesi e gli insorgenti fossero alla stregua di costoro. sorry.
Mi piace · Rispondi · 1 settembre alle ore 9:41
Odorico Bergamaschi


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Odorico Bergamaschi Ho visto il video , letto l'articolo e debbo dirti che purtroppo hai scelto male il tuo cavalo di battaglia. Il fatto è accaduto in Cisgiordania e il militare ha seguitato a terrorizzare a lungo il ragazzo dopo che l'aveva reso innocuo. Così trattenendolo e su di lui infierendo, non solo ha fatto resistenza nei confronti di coloro che a mani nude cercavano di strappargli il ragazzo che egli minacciava o faceva temere che volesse uccidere, ma ha scagliato contro di loro una granata quando glielo è stato sottratto. l'articolista da parte sua vaneggia di una presenza eterna degli ebrei sul suolo di israele-Palestina che disconosce la stessa Bibbia e via discorrendo.
Mi piace · Rispondi · 1 settembre alle ore 8:57 · Modificato

Sofia Orlandelli Ma scusami, ma se un ragazzo in Italia lancia sassi contro i Carabinieri, poi non viene arrestato?? I genitori hanno il diritto di picchiare il Carabiniere per lasciare andare il ragazzo che ha infranto la legge, o forse non dovevano incoraggiarlo a lanciare pietre?
Il soldato in questione ha sbagliato perché non ha gestito bene la situazione (che era una provocazione preparata ad arte, come puoi notare tu stesso dal video), e per questo probabilmente sarà punito, dato che è stata aperta un'inchiesta interna all'esercito.
Ma il punto è un altro, cioè l'uso immorale che fanno parte dei palestinesi dei loro figli, insegnadoli a odiare e spingendoli in situazioni pericolose, sperando di ottenere risonanza mediatica. Questo è lo scandalo.
Mi piace · Rispondi · 1 settembre alle ore 9:45

Odorico Bergamaschi no comment. ho difeso a suo tempo Israele in Libano presso hezbollah e nella ex Siria e me ne avanza, per dovere difendere ancora invece le buone ragioni di chi oppone resistenza a mani nude a un soldato israeliano che minaccia l integrità fisica di un propri figlio
Mi piace · Rispondi · 1 settembre alle ore 9:57 · Modificato

Sofia Orlandelli Minaccia l'integrità fisica? Ma pensarci prima di incoraggiare il proprio figlio a lanciare sassi non sarebbe stato meglio?
Mi piace · Rispondi · 1 settembre alle ore 9:59

Odorico Bergamaschi ma che ne sai di come quei genitori hanno educato quel figlio? etcetera. etcetera.
Mi piace · Rispondi · 1 settembre alle ore 10:04

Sofia Orlandelli Lo so perché ho guardato il video - non l'hanno fermato quando ha cominciato a lanciare i sassi.
Mi piace · Rispondi · 1 settembre alle ore 19:02

Odorico Bergamaschi nel video non trova nessun riscontro quello che asserisci, in ogni caso la non violenza non deve essere una virtù.https://news.vice.com/.../viral-video-of-women-fighting...




Viral Video of Women Fighting Israeli Soldier Spotlights Harsh Treatment...
NEWS.VICE.COM
Mi piace · Rispondi · Rimuovi anteprima · 1 settembre alle ore 21:17

Sofia Orlandelli Non si vede il ragazzo con il braccio ingessato lanciare sassi, ma cosa ci faceva lì in mezzo a una manifestazione che aveva il solo scopo di provocare una reazione dell'esercito israeliano? È questo il punto: come si può solo pensare di discutere con delle persone che mettono volontariamente a rischio l'incolumità dei propri figli?? È un comportamento virtuoso questo?
Mi piace · Rispondi · 3 settembre alle ore 9:51

Odorico Bergamaschi ripeto, la non violenza non dev'essere una virtù. Certo è che una delle forme dell'estrema arroganza della pax israeliana è pretendere la non resistenza dei palestinesi colonizzati , la loro non violenza di fronte a vessazioni di ogni giorno, perchè solo ipoteticamente si vedano riconosciuto il diritto ad avere diritti come cittadini e come uomini, ossia il diritto a una vita umana solo se si è capaci di non odiare il proprio oppressore, che magari se ne compiace dei propri crimini.

riconosciamo il diritto a una vita umana solo se si è capaci di non odiare il proprio oppressore, che magari se ne compiace dei propri crimini?

Odorico Bergamaschi ha risposto io preferisco l'ateismo e islamizzarmi misericordiosamente a un cattolicesimo che giunge a queste forme folli di fobia antislamica! L'afghanistan nel 1970 non era sotto la dominazione dell'occupazione sovietica? L'Iran è il paese che contempla la lapidazione delle adultere ma dove il 60% della popolazione universitaria è femminile. La realtà è un'altra cosa nella sua complessità! E non ho usato i termini doverosi di fronte a simile idea della realtà dell islam. In Iran ho una famiglia amica, vi sono stato più di una volta e mi consento di ricordarti almeno che lo compongono anche ebrei e cristiani armeni e assiri, nonche mazdei etcetera etcetra,. E qui mi interrompo.alcommento di Andrea Ghirotto.
17:07
Scusami ma siccome i valori degli uni magari sono i disvalori degli altri, il senso della realtà dell uno per un altro è una visione ingenua o preconcetta, il cuore di chi difende la propria razza presunta non è il cuore di chi si ibrida emigrando, e l''uso della testa è differentemente inteso da Obama o da Nethanyau nei confronti dell Iran, il tuo discorso mi resta difficile ad intendersi per quest uso che mi sembra reticente dei termini. Ossia se vuoi che intenda sii più esplicito.Grazie del vivo confronto.


Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Andrea Ghirotto.
il post è di matrice russa o europeo orientale, credo, ma sec hi è cattolico lo recepisce immaginando che l'islam sia solo cos, ì. di quale rispettosità ed accoglienza puoi venirmi a parlare? oggi di modi di essere cattolici ve ne sono tanti, anche totalmente anticristiani e al loro pontefice, e di una totale disumanità nella loro natura precipuamente identitaria .








una vera buona scuola?

Una vera buona scuola è una scuola dove tutti stanno bene, e si ritrovano bene, il professore non meno dello studente, perchè i bravi insegnanti sono tali in quanto si sentono chiamati a fare ben più che solo il proprio stretto dovere., come non ha capito affatto chi non ci ha capito niente, e li sistema e risistema come pacchi che devono finire a destinazione, dove il superiore di turno o il suo burocratismo deciderà per loro che cosa insegnare e come insegnarlo.




"connessione ..."
L'india è altrettanto meravigliosa quanto mostruosa, interindipendentemente In tal senso dicevo a Gabriella che l India per lei sarebbe rimasta un sogno ancora per poco per le più opposte ragioni.. Condivido assolutamente il suo atteggiamento. Santa Carla Papa. Guai a idealizzare l India per indurre ad amarla o a farsene benefattori.


Odorico Bergamaschi ha commentato lafoto di Gabriella Parra.

"connessione ..."
Vedrai che resterà per te un sogno ancora per poco, ( ma per le più opposte ragioni). A me sono venute e tornano le lacrime a questa immagine, anche perchè il rimpianto dell India me la rende straziante quant'è mortificante ed umiliante per me restare in Italia., per quello che qui non mi posso o non mi voglio consentire, per la gavetta e l'attesa cui devo ancora sottostare inutilmente per valervi e ricevervi qualcosa.


Odorico Bergamaschi ha commentato lafoto di Gabriella Parra.

"connessione ..."
L'immagine precedente, i turbanti e l'aitanza fisica dei fedeli retrostanti fannno supporre che si ritrovi in un contesto sik-


Odorico Bergamaschi ha commentato lafoto di Gabriella Parra.

"connessione ..."
fantastica! Tuo figlio lascia credere che sia stato rapito in estasi dall'india, ma il volto accanto è rassicurante.
Aylan
Sono anni che senza ricevere repliche o commenti pubblico immagini di bambini siriani gassati, sventrati, di padri piangenti con il figlio morto tra le rovine di Aleppo, e qualcuno si dice ancora ferito nella sua indifferenza di normale amministrazione

Duri e insensibili signora Vanda lo si è stati per anni e lei seguita ad esserlo, nel caso in questione, voltando la testa dall altra parte e disinteressandosene con la più bella indifferenza perchè sono figli di quelli la, arabi, curdi, o non si vuole neanche sapere bene chi siano .. Anche a me ricorda un bambino che mi è morto, figlio di chi per lei o chi è come lei è gente di nessuno!!!!!!Signora Vanda!





Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Marlon Mistretta Di Casafioravanti.
Giorgio Santelli, ma era così ieri, l'altro ieri, è stato così per l'Europa estivante ai tempi di Sebrenica. Sono anni che in facebook denuncio al vento ciò che è venuto accadendo in Siria, e chesento il mio grido cadere nel vuoto assoluto, vuoi perchè le rivolte del mondo arabo coinvolgono solo se solo anti-israeliane, vuoi perchè in tempi di varie primarie la politica estera non era in prima pagina e Renzi e renziani non ne facevano neanche menzione. O no?

Odorico Bergamaschi ha risposto al suocommento.



Fin dagli inizi quello della Siria è stato un orrore a cielo aperto, sotto gli occhi di tutti!

dorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Francesca Contesi.




11:18E che il cielo me la mandi buona. Ho sentito qualche cara coscienza ebraica reagire con indignazione a un mio post in cui aveva supposto che avessi accostato la situazione degli ebrei nell'Italia delle leggi razziali a quella di clandestini e profughi( e le cose non stavano neanche così, certi italiani d'oggi avevo equiparato ai fascisti di allora per la loro persecutorietà).
ora mi sento motivato a spendermi per farlo anche alla faccia del cinismo di chi crede che ci si perde per gli altri solo perchè non si ha un'idea, stupidi ingenui quali saremmo, di ciò che in cambio possono riservarci.




'errata corrige del mio post precedente chiarisce ahimé a quali inconvenienti vado incontro nella mia attività di scrittore che possono penalizzarne la valorizzazione sociale.
Odorico Bergamaschi ha commentato il suo post.
13:33
Ileana, purtroppo non sono un fotografo professionista, non mi consento apparecchi fotografici costosi, e le foto devo comprimerle. Allegati a una e-mail posso trasmetterti gli originali che ti interessano. E' my Bapuculturaltours activity!

Odorico Bergamaschi ha commentato il suo post.
in realtà con coloro con cui condivido i miei intenti, sto operando al di fuori del colonialismo e (autocolonialismo) turistico indiano, e di fatto ad esso contro, nè è un indizio il dato che i miei amici indiani sciamano via e si disinteressano di questa pagina, appena illustro altro che Khajuraho e i suoi templi, località in verità disastrata civilmente e umanamente dallo sfruttamento che ne fanno i tour operator esterni come stazione di posta, non avendo le conoscenze e la passione che servono per farne in effetti una capitale culturale del Madhya Pradesh, quando ha tutti i titoli per esserlo ( a saperne, innanzitutto)conoscerli).

Odorico Bergamaschi ha commentato il suo post.
grazie a te e a voi tutti che mi seguite in questa mia proposizione di un patrimonio dell India purtroppo non altrimenti visitabile che così. Come vedi il mio interessamento ricade equanime sulla grande cattedrale e sulla pieve o edicola di campagna. Se pensi, poi, che questi templi sono venuto descrivendoli nel dettagli ad uno ad uno...



Odorico Bergamaschi ha commentato il suo post.
14:05
Ileana, questa pagina per quanto la curi al meglio è solo una riutilizzazione della mia attività principale, ai cui ti darei libero accesso se i suoi percorsi di lettura non restassero ancora sconnessi ed accidentati quanto le strade del Madhya Pradesh.

Odorico Bergamaschi ha commentato il suo post.
non so quanto sia bello e buono e giusto, ma se mi chiedessero a chi credo di somigliare by my indian bapuculturaltours activity mi viene un nome solo: FITZCARRALDO.

Lascio a Dono e Perdono di Enzo Bianchi una mirabile risposta cristiana. Come l'Amatore Sciesa dei miei ricordi risorgimentali io perdono per dire " tiremm innanz".( In realtà gli austriaci si mostrarono così tedeschi che in mancanza del boia anzichè impiccarlo lo fucilarono)-


Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Chiara Comotti.
e per chi ha stomaco robusto, cuore grande e mente forte e a perta.


Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Chiara Comotti.
un "assaggio"?

Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Chiara Comotti.
degustazione, anticipazione, anticipo, esperienza ( forte), esplorazione, prova, esperimento ( esperimento d'india in Manganeli, ), sperimentazione, esplorazione, ci provo e mi darò da fare per trovare di meglio. discovery in ogni caso evoca piuttosto le imprese astronautiche spaziali. Ho dato un'occhiata a India discovery breve. Buono come itinerario. però gli spostamenti mi sembrano tanti, le soste brevi. In ogni caso alle 9,10 del mattino c'è il treno da Khajuraho a Jhansi, per arrivare a Orchha( 2,30 del pomeriggio). E da Gaya il treno ci mette anche meno di 4 ore per arrivare in Varanasi alla stazione Moghul Saray. Auguri, Buonanotte.
Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Chiara Comotti.
e lo sa un turista che non ha ancora provato l India che cos'è un tuc tuc?


dai, mi riferivo alla locandina che fa riferimento all uso dei tuk tuk senza il debito " calcolo delle presupposizioni"- che si insegnava nella buona scuola d'un tempo- di che può saperne un turista alle prime armi con l India Io le sto dando buoni, buonissimi consigli, non ho con lei il dente avvelenato, avvelenatissimo, che ho esibito per India centrale, India centrale breve, in ragione del modo imperterrito con cui i suoi organizzatori seguitano ad esibire una locandina che nelle sue nefandezze informative è una provocazione insostenibile per chi ha cuore il patrimonio dell India e lo promuove e salvaguarda con la sua attività.



Odorico Bergamaschi ha risposto alcommento di Massimiliano Maci Palvarini.
8:42

Massimiliano Maci Palvarini si è trasferito aRosolina Mare
ai rinunciatari a prospettive remote


A Odorico Bergamaschi piace il suo post.

Odorico Bergamaschi ha risposto alcommento di Massimiliano Maci Palvarini.

Massimiliano Maci Palvarini si è trasferito a Rosolina Mare
E perchè non Milano Marittima, fino al cedimento totale all'acquatico più casereccio ? Imperdonabile!


Odorico Bergamaschi ha condiviso unlink.
11:09

Si muore come schiavi. Tutti sanno, nessuno parla (sindacati e preti inclusi). Di Vittorio Feltri
ilgiornale.it
E' un articolo di grande forza che denuncia con la implacabilità delle cose i limiti nostri o di chi a noi seguitiamo a credere più prossimo nella difesa degli ultimi quando è la nostra povera gente . e nella salvaguardia di chi- anche senza essere un poveraccio- per usura o fallimento, la perdita di un'attività o della propria abitaziioe, finisce in una situazione disperante gravissima....

Odorico Bergamaschi ha commentato il suo post.
13:27

Si muore come schiavi. Tutti sanno, nessuno parla (sindacati e preti inclusi). Di Vittorio Feltri
ilgiornale.it
non avevo bisogno di recarmi in Puglia- del resto non posso permettermelo e non me lo consento- per sapere degli extracomunitari di colore morti degli stessi stenti della nostra connazionale e per denunciare il fatto a più riprese nei miei post.. Il fatto è che le miopie che sono alla origine della nostra guerra dei poveri sono due, l'una la sappiamo, e non serve farmela presente, l'altra è quella di chi seguita a non intendere che il razzismo degli italiani è divenuto così viscerale perchè l'ingenerosità e l'ostilità feroce contro i profughi visti come i privilegiati dalle attenzioni di sinistre e sindacati è esasperata dal dato di fondo che siamo attanagliati da una miseria per la quale, chiedo, che preoccupazioni e attenzioni mostra , che cosa fa di reale, chi avanza le proprie credenziali religiose e politiche e sindacali di difensore degli ultimi? Un circolo vizioso in cui il tuo intervento seguita a rientrare a pieno titolo.

Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Francesca Zaltieri.
13:38
E lo ripeto, è fuorviante vedere la questione come un contrasto tra italiani e stranieri, il conflitto è tra due generazioni culturali, delle quali l una vuole ostacolare e soffocare dell'altra la trasmissione del proprio patrimonio ereditario, come era iscritto fin dagli inizi nella rottamazione, e nei libelli di Renzi, e come Massimo Cacciari ha detto bene nella sua intervista a l Unità di oggi.


Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Francesca Zaltieri.
c'è anche italiano e italiano io non mi reputo uguale a Casamonica e non rubo soldi agli italiani non battendo lo scontrino od evadendo le imposte.
Odorico Bergamaschi ha risposto alcommento di Andrea Ghirotto.
5:00

Funerale di Casamonica, ecco perché il parroco poteva (e doveva) rifiutarsi di celebrare le esequie
lastampa.it
pensare in ogni caso che Dio abbia una sua sola Chiesa quale sua legittima Comunità ed istituzione rappresentativa, la Chiesa, come si dice, e che al di fuori di tale Chiesa Dio non dia ascolto e salvezza e non si attivi come grazia, è pensiero teologico da brividi.

Odorico Bergamaschi ha commentato la sua foto.
13:23

"grazie alle nuove nomine di direttori stranieri dei grandi Musei italiani"
sono quanto mai favorevole alla libera circolazione internazionale delle eccellenze, ma nell'ambito dei beni culturali mi sembra che le eccellenze siano eminentemente nostrane,- che sia stato come far venire vinicoltori o panificatori forestieri nelle nostre aziende-, e che le scelte stesse di richiamare affermati direttori italiani dall'estero più che di puntare a valorizzare chi è interno alle nostre sovrintendenze sia prostrante per i nostri studiosi, ricercatori e funzionari. Insomma credo che sia valso a livello nazionale ciò che sappiamo quanto vale nell'ambito amministrativo locale, l'affidarsi all esterno di grido per operazioni che sono soprattutto di marketing. Inoltre era forse più sensato intervenire prima su vetture e scuderie che scegliere i piloti sensazionali.Ma si sa, così funziona lo stesso calcio-mercato. E che c'è da sperare da in governo-pop quale quello renziano?



Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Francesca Zaltieri.
Barbara Peron A parte l'esteofilia. Cosa ci fa un etruscologo a Napoli e un esperto di filologia germanica nelle Marche?


Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Francesca Zaltieri.
Condivido appieno la constatazione di Michele Stefanile :
"Se ho capito bene, ora abbiamo un etruscologo a dirigere il Museo di Napoli, e un trentenne con 13 articoli su Eraclea e 1 monografia su Gabii, a dirigere Paestum. Ha ragione Franceschini, abbiamo decisamente voltato pagina"


Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Francesca Zaltieri.
"Se c'è un settore in cui gli italiani non hanno nulla da imparare dall'estero è proprio questo. È stata liquidata tutta una classe sovrintendenziale. È chiaro che tra gli esperti italiani del settore questa scelta è stata avvertita come una sorta di delegittimazione del funzionariato tecnico-scientifico del Mibact. Questo è dispiaciuto: è come se molti non siano stati ritenuti all'altezza”. Paolucci


Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Francesca Zaltieri.
“Mi pare che tutta l'operazione portata avanti da Franceschini denunci un atteggiamento di grande provincialismo esterofilo. L'amministrazione italiana dei beni culturali è di assoluta qualità ed è lì dentro che bisognava selezionare i migliori" Paolucci


Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Francesca Zaltieri.
si, ma un bel post di benvenuto al signor Assmann, nostro nuovo direttore ?

Odorico Bergamaschi ha condiviso unlink.
13:26

Paolucci sulle nomine dei 20 direttori dei Musei: "provincialismo esterofilo" - Roma - Arte.it
arte.it
“Mi pare che tutta l'operazione portata avanti da Franceschini denunci un atteggiamento di grande provincialismo esterofilo. L'amministrazione italiana dei beni culturali è di assoluta qualità ed è lì dentro che bisognava selezionare i migliori" Paolucci.





Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Simone Ario JR Spagna.
21:24
la croce è il simbolo cristiano , se si vuole, che con il lato oscuro


Odorico Bergamaschi ha commentato il suo post.
10:56

Spiacenti, Martina Levato deve avere suo figlio
famigliacristiana.it
ho già scritto in un precedente posti "In ogni caso noi parliamo senza conoscere l'effettivo stato mentale di Martina Levato: ed è ingiusto senza tali cognizioni attaccare a testa bassa i giudici per quanto hanno deciso, in nome di una consanguineità benefica dell'essere madre che indurrebbe naturalmente a volere il bene della propria creatura, che è quanto mai opinabile, quasi che il dato biologico scongiuri che possano passare per la mente della madre naturale e tradursi in atti determinate intenzioni terrificanti. Quando in un essere si vede una limitazione intollerabile della propria libertà, anzichè la sua realizzazione, si può diventare capaci di tutto, ma proprio di tutto"

Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Gabriella Parra.
in ogni caso noi parliamo senza conoscere l'effettivo stato mentale di Martina Levato: ed è ingiusto senza tali cognizioni attaccare a testa bassa i giudici per quanto hanno deciso, in nome di una consanguineità benefica dell'essere madre che indurrebbe naturalmente a volere il bene della propria creatura che è quanto mai opinabile, quasi che il dato biologico scongiuri che possano passare per la mente della madre naturale e tradursi in atti determinate intenzioni terrificanti. Quando in un essere si vede una limitazione intollerabile della propria libertà, anzichè la sua realizzazione, si può diventare o tornare ad essere capaci di tutto, ma proprio di tutto
C’ è libertà quando ti dà piacere quello che ti imponi di fare, per una necessità in cui ti riconosci. Quando vivere è Cristo che vive in noi, per chi è cristiano

dello scrivere francamente credo di dover chiedere scusa solo all uomo naturale di cui sono carne e sangue, per il suo godimento che ad essa e in essa sacrifico, anche ora e più che mai ora che è giunto al suo stadio di vecchio "animale morente" ( nel senso non terminale del "dying animal "del mio caro Yeats, che sente oramai trascorso il più della sua esistenza, e non sa sottrarsi alla necessità assoggettante della scrittura per il poco che gli resta davanti).
semmai della mia pratica della scrittura devo chiedere scusa a Dio medesimo, per avere sacrificato ad essa la pienezza di vita che mi ha concesso, ed agli altri se essa è stata la mia forma prevaricante sulle altre di donazione.. Ossia se essa è stata una mia difesa e un preservativo dalla vita e dall'altro.


Odorico Bergamaschi ha commentato il suo post.
ma tale insegnamento, per riprendere le parole di lacan senza farne un oracolo, è il dono e la promessa di ciò di cui a noi per primi mancano le forze e l intelligenza.


A Odorico Bergamaschi piace il post diFrancesca Zaltieri.

Volley femminile, Italia under 18 vince il mondiale
repubblica.it
Le nostre donne dello sport . Orgoglio nazionale


A Odorico Bergamaschi piace il post diFrancesco Busani.
13:52
La perfezione mi fa schifo, mi repelle.

Tutte quelle donne e quegli uomini che cercano
la perfezione negli stereotipi creati della società
mi fanno venire il vomito.

Fottuti manichini di carne,
senza personalità o amore per se stessi.

Stessi vestiti, stessa musica, stesse espressioni,
stessi cibi, stesse scopate, stesse auto,
stesse vite…e alla fine?

Stessi suicidi neurali di massa.

Perché vivere come un automa
è senza ombra di dubbio un suicidio.

Quando tutti si è uguali, tutti si è nessuno.

La perfezione è un uccellino in gabbia
che vive, mangia, caga e muore
con il solo scopo d’essere ammirato.

Io voglio vivere libero,
spiumato, infreddolito, denutrito ma libero.

- Charles Bukowski.


Odorico Bergamaschi ha risposto alcommento di Francesco Busani.
ho risposto alla tua amica: appunto, cìè un perfezionismo dettato dall anima ed un altro esteriore , che ha valore se esprime il proprio senso di appartenenza e di condivisione del mondo degli altri in ciò che ha di vero, di bello, e di buono, anche nel gusto, e non è conformismo succube per apparire, sul quale Bukowskij ebbe ragione di sparare a zero.


Odorico Bergamaschi ha risposto alcommento di Valentina Bosi.
appunto, cìè un perfezionismo dettato dall anima ed un altro esteriore , che ha valore se esprime il proprio senso di appartenenza e di condivisione del mondo degli altri in ciò che ha di vero, di bello, e di buono, anche nel gusto, e non è conformismo succube per apparire, sul quale Bukowskij ebbe ragione di sparare a zero


Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Francesco Busani.
13:59
c' e perfezione e perfezione, sorry. oggi ho postato" C’ è libertà quando ti dà piacere quello che ti imponi di fare, per una necessità in cui ti riconosci. Quando vivere è Cristo(che vive in noi), per chi è cristiano". Non ci si può fare nulla quando ci si accetta solo per le proprie opere. sono scarrafune nuje, le nostre creature in cui ci trasmettiamo agli altri, la nostra vocazione e donazione al mondo. se poi ne rifiuta il lascito....


A quando invece che queste mirabilie che non so quanto innalzino la considerazione della fede hindu, i templi Jagat, o di Nagda, di Baroli o di Osiam sempre nel Rajasthan ? A quando l India e gli indiani nella loro realtà difficoltosissima, non solo come esperienza estetica per felicitare di odori e colori e sapori i nostri viaggi di alieni nel loro vissuto reale?









foto di Giuseppina Piva.
Odorico Bergamaschi ha commentato lafoto di Giuseppina Piva.
11:13

Odorico Bergamaschi ha commentato ilpost di Francesca Contesi.
10:42
Bisogna leggere solo le guide culturali serie, e i libri d'autore ( che so, Chatwin, Dalrymple, McFarlane- tutti inglesi, ahimè! quelli che posso citare, traendomene fuori...), e ricorrere solo per le evenienze pratiche estreme alla mistura oramai orrendamente onnipersaviva Lonely Planet -Trip advisor,che Qualcuno di lassù li abbia in gloria! al servizio della trasformazione della globalizzazione in una omogeneizzazione international western style ... e che qui finisca !

A Odorico Bergamaschi piace il post diFrancesca Contesi.
Le guide turistiche, non vanno assolutamente acquistate o studiate, prima di una partenza. Vanno semplicemente lette al ritorno, giusto per contattare l'editore e dirgliene quattro.


poche storie, ahimè, c'è libertà quando ti dà piacere quello che ti imponi di fare, per una necessità in cui ti riconosci. per un cristiano quando vivere è Cristo"" ( che vive in noi)"

 



Odorico Bergamaschi Caro Camminiti, mi sembra un liberalismo un po strano il tuo, che in nome dell'antiimperialismo antiamericano giustifica ogni sorta di regime illiberale che ne sia magari l alleato di ieri e l' antagonista di oggi, la stessa Libia di Gheddafi su cui il punto di vista degli immigrati egiziani e del resto del Maghreb divergeva forse dal tuo, ora la stessa Russia dell'autocrate Putin, con buona pace di Abkazia e dei paesi del Caucaso, degli oppositori democratici e liberali a tali regimi, che forse hanno la benemerenza di essere i difensori discriminanti dei privilegi e della libertà di culto della cristianità d'oriente, magari giustificando il tutto con l immaturità per la libertà dei popoli arabi e di tutte le Russie.
Mi piace · Rispondi · 22 h · Modificato
Franco Caminiti
Franco Caminiti Caro Odorico, tutto ciò che finisce in 'ismo' è negativo, io non parlo di liberismo ma di libertà. E non escludo affatto che dovendo scegliere dove vivere propenderei per l'America. Ciò che mi terrorizza è il terrore interno, quando la polizia ti arresta e ti getta in un lager senza dirti perché. Sappiamo tutti di Solgenitsin e di Sakharov, illustri vittime insieme a milioni di altri. Tutto ciò però non deve impedirmi di vedere anche gli aspetti negativi degli USA, i loro movimenti bellici sullo scacchiere internazionale 'spacciati' per esportazione di democrazia', nei fatti calcoli di interessi di lobbyes. E non posso non evidenziare le tante cose che non mi convincono e che reputo vergognose menzogne: dalle armi di distruzione di massa di Saddam a Bin Laden sepolto in mare. Ti dirò che non credo affatto che un aereo possa esplodere e dissolversi nel nulla, che un altro possa scagliarsi sul pentagono e fare un foro più congeniale a un missile, ed anche sull'11 settembre nutro seri dubbi sull'autenticità di ciò che ci hanno raccontato. Adesso dammi pure del complottista. (Anche qui 'complottismo' identifica in negativo una serie di persone che non credono e cercano un'altra verità, io ne faccio parte pur restando un liberale che ama l'America).
Mi piace · Rispondi · 23 h
Odorico Bergamaschi
Odorico Bergamaschi Egregio Franco, io spero di non finire embedded e di conservare ancora occhi per vedere i crimini e le mostruosità di ogni forma d'imperialismo, di poter seguitare a pensare che il male non abbia una filiazione unica, perchè questo non è pensiero critico , è satanismo teologico-politico applicato alla storia. dubitare di tutto anche dell 11 settembre è un conto, ma pensare che il terrorismo non abbia altra matrice che nel pentagono è un'altra, essere per l intervento russo è una cosa, conferire legittimità di rappresentanza del suo popolo a un massacratore di sunniti dal quale prima dell isis erano in fuga già a milioni un'altra.
Mi piace · Rispondi · 1 · 22 h · Modificato
Franco Caminiti
Franco Caminiti Caro Odorico lei mi attribuisce una posizione che non è la mia: io non dico che il terrorismo ha solo matrice made in USA, assolutamente no. Ho anche detto che l'URSS ha massacrato milioni di russi e privato delle più elementari libertà. Giudicare il passato è molto complicato in questa sede, giudico l'oggi, ebbene è risaputo che gli USA hanno avuto più parte della Russia nei conflitti Iraq, Afghanistan, Libia, ed ora Siria, tutti paesi che non vanno d'accordo con Israele. Faccia 2+2. Che il potere del mondo sia nelle mani delle banche e che i più importanti banchieri siano ebrei non vorrà negarlo. E che gli Stati Uniti sono strettamente legati agli interessi di banchieri, petrolieri e fabbricanti d'armi...Rifaccia 2+2. L'America è la patria di Bob Dylan ma anche dei Bush. E ogni medaglia ha due facce, onestà intellettuale è vederle entrambe con obiettività.
Mi piace · Rispondi · 22 h
Odorico Bergamaschi

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Odorico Bergamaschi
Odorico Bergamaschi non le attribuivo la tesi satanica dell impero del male. Solo che io non faccio 2-+ 2e vedo tutto più complicato, ambivalente e contraddittorio, anche in ragione della riconciliazione in corso tra Usa e Iran che non è certo gradita a Israele e ai suoi banchieri, Ps Se fossi rimasto più lucido avrei potuto imputare ai suoi interlocutori filo russo-nostalgici di riconoscere a Putin il diritto alla stessa politica di cui si sono accusati a torto e a ragione gli Usa, di appoggiarsi a dittatori spietati contro i diritti di libertà dei popoli che tali dittatori massacrano. Così è il destino che sta capitando a chi era di sinistra, magari ritrovandosi similari di strada di Salvini e casa Pound, perchè animati in effetti dalle stesse pulsioni islamofobe, in cui è difficile non cadere se si abbandona l universalismo di cui solo le istituzioni cattoliche restano depositarie autorevoli in Italia. Non posso farci niente se a vedere in Putin il campione antislamico di loro riferimento ho ritrovato innanzitutto i cattolici integralisti fascio.leghisti affiliati a testate anti-immigrazione quali Imola oggi, e nemici giurati di Papa Francesco.
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Franco Caminiti
Franco Caminiti Sono fiero di essere amico di una persona come lei.
Non mi piace più · Rispondi · 1 · 20 h
Odorico Bergamaschi
Odorico Bergamaschi ed io pure sono fiero di esserle amico, con commossa gratitudine.
Mi piace · Rispondi · 20 h · Modificato



  

Kailash e le ladies filippine

Delle ladies che sono state come delle sorelle per Kailash
L’enfasi del " very good" con cui Kailash ha accolto la bella notizia che a fine anno forse ritroveremo a Khajuraho l’amica Marinella , e che ella intende fare ricorso alla nostra agenzia per il suo viaggio ulteriore , mi preannunciava che aveva da dirmi a sua volta delle cose liete.
Ma non era a proposito dei turisti cinesi che in mattinata sul suo tuk tuk avevano raggiunto l hotel Harmony, quei veri madar chor che lo avevano poi lasciato attendere a lungo, giù all’entrata, prima di smentirsi e di dirgli che ai templi ci sarebbero andati a piedi, che non avevano più bisogno del suo autorickshaw.
Ad averlo reso talmente contento erano state in seguito le signore filippine, più che trentenni , che per una company lavorano da lungo tempo in Dubai, le quali avevano accettato i suoi servigi per recarsi in visita ai templi, e che con lui erano state poi così care e amichevoli, divertendosi e divertendolo tanto. “ Sono state davvero delle sorelle per me” Aveva facilitato la loro comunicazione il fatto che conoscessero l hindi, grazie ad una signora del Madhya Pradesh che a loro l’aveva insegnato nel Dubai da cui provenivano, con l’ hindi trasmettendo loro la conoscenza della cucina indiana. Con esse aveva parlato, mi diceva in una felice rinfusa, degli usi dello sterco di bufalo, del sesamo, delle piante del nim e del mahua. Che cosa ne faceva quella donna che avevano intravisto nei campi, dello sterco di cui aveva riempito un secchio che aveva trasportato sulla testa? Kailash mi riassumeva in breve come gliene avesse sintetizzato gli usi possibili, quale combustile per riscaldare, oppure in cucina per la cottura dei cibi, a fungere da fumigante repellente di mosquitos. Del sesamo, il tilli, come avevano avuto modo di parlarne? Possibile che ce ne fosse ancora nei campi? Infatti gli avevano chiesto di tale pianta perché ne avevano visto un raccolto steso a seccare, oggi ch’era una delle calde giornate successive ai piovaschi, il cui inconveniente è che facilitano il ripresentarsi a nugoli degli scarafaggi, quei madar chor, che neanche la ricorrenza appena trascorsa del genetliaco di Gandhi aveva evitato che ne avessero assunto il nome nelle parole del mio amico, per il suo cranio rasato che ne evocava la lucentezza del dorso. Quanto ai mahua, appena l’amico mi aveva fatto il nome di Jatakara, il villaggio ch’è sulla via per il tempio Chaturbuja, mi era stato facile supporre che ne avevano parlato al dispiegarsi del meraviglioso intrico di rami ritorti di un loro bosco, prima dell’ entrata del villaggio provenendovi da Khajuraho.
Del nim ha decantato loro come lo si usi per ottenerne olio, anche di di sapone, per le mirabilie curative, delle infezioni del corpo, delle sue foglie verdi macinate, ( making pisna), o della stessa sua skin wood, come in inglese ne ha denominato la corteccia. Al lasciarlo, quelle donne meravigliose gli avevano pur dato 150 rupie di mancia, ed egli, commosso dal loro gentile rispetto, dalla dolcezza dei loro modi di amiche, se le era ingraziate richiedendo solo le 100 rupie della tariffa normale per l indomani, quando si recheranno in stazione alla volta di Orchha; solo che così egli aveva imbufalito il manager del loro hotel, che avrebbe voluto che richiedesse almeno il doppio se non il triplo per spartirselo insieme. Urgeva intanto che uscissi, per trasmettergli con Western Union il denaro che è venuto per lui scarseggiando, ed eravamo già ai saluti, che l’allegria dell’amico rendeva una festa, non fosse sopraggiunto, a rabbuiarla, il senso che così, per l’amato Kailash, si chiudeva un bel giorno che si era strappato alla sventura da me così spesso addolorata di una sua vita stroncata.

Contro l'islamofobia

Contro l'islamofobia
Ho sotto gli occhi, in facebook, le perorazioni per salvare dall impiccagione Mohammad Ali Taheri , in Iran, e dalla decapitazione e dalla crocifissione il ventunenne Ali al Nimr in Arabia Saudita, colpevoli soltanto di avere idee non conformi a quelle dei loro regimi. Ciononostante, per quanto mi induce a credere la mia vita attuale in Italia ed India, penso che l islamofobia sia il cancro mentale dell' umanità contemporanea,che nelle nostre contrade si manifesta nella assimilazione all'Isis ed al suo orrore di oltre un miliardo e mezzo di musulmani, alle prese ogni giorno, come noi tutti, innanzitutto con la sofferenza del vivere e del tirare avanti. Un accecamento che è l'ottundimento di una politica che presume di vedere più acutamente delle ragioni del cuore, mentre dietro l'orda che avanza, il monolite nero integralista, non sa intravedere quanto gli islamici siano tra loro sanguinosamente divisi, e su questo esercitare la presa. Di fronte alle ragioni che ci induriscono contro l islam, come induriscono contro di noi , o gli uni contro gli altri, i settari delle fazioni dell islam tra di loro in conflitto, credo che il compito massimo di chi esercita una guida spirituale, lasciando pure a Cesare l'onere delle armi, sia oggi di convertire i propri, di fedeli, alle ragioni di misericordia della propria religione, e così , quanto ai nostri cattolici , di ricondurre i propri diocesani al senso ed al fare operoso coerente delle parabole dell'amore di Gesù , prima di ogni altra quella del buon samaritano, anziché perseguire, e celebrare liturgicamente, l'apostasia dei fedeli di altre religioni, incuranti di che pericolo può comportare per tali nuovi proseliti l'esito battesimale di tali trionfi, che agli occhi di molti dei loro ex correligionari non rappresentano che delle scorribande di lupi nei loro armenti. In tal senso quanto sarebbero auspicabili, più che nuovi fonti battesimali, incontri di fede tra vescovi- o prelati- e imam e guru sikh, o rabbini, intorno alle ragioni della misericordia delle rispettive religioni, che aprano più ancora i cuori e le men

come vivo spiritualmente il mio tempo

Sto vivendo il mio tempo come se la globalizzazione fosse l epoca in cui l’interconnessione di tutto con tutto si fa manifestazione del Suo essere l’Essere che è tutto in tutte le cose, e vi si attuasse l’avvento della secolarizzazione del sacro nel farsi ogni uomo e l’intera natura Suo tempio vivente, ogni processo di umanizzazione sacramentalità e transustanziazione eucaristica, esplicita od implicita che sia la fede di chi da e riceve più pienezza di vita perché nutre speranza, ovverosia come il tempo in cui è la modernità universale, non già come in Nietzsche l’arcaico arcano reimposto da un’aristocrazia ultraveggente, che consentirà che Lo si adori in spirito e verità, assolutamente, e semplicemente, né più sul monte Garizim né più nel tempio di Gerusalemme, neti… neti, , al tempo stesso in cui e sul monte Garizim e nel tempio di Gerusalemme, o in ogni altro luogo di culto , ( e.. e…,e.. ), ci si prostrerà al dio in ogni rituale che non sia più di violenza del sacro contro la vita.

Una mia antica lettera polemica sul sacro a William Dalrymple
Dear William Dalrymple.
I d like to explain you by mail what because of my fragility or delicacy I wasn’t able to explain you in Mantua .
The nine lives of your magnificent book subtitled A search of the sacred in modern India. , in their experience of sacred in fact aren’t modern lives of modern persons, because these experiences are ending or going in crisis on contact with the modernity
In my opinion Nine lives is a search in modern India of the traditional sacred, that isn’t the only real sacred , as if didn’t exist a modern sacred.
In my opinion of searcher of God, if the divine reality is, indivisible, all in all the things, ( see Saint Paul or the Vedanta), we cannot reduce the sacred to the religious, according to Dietrich Bonhoffer. who was aiming at a not religious Christianity –, the sacred is the heart of the modernity and of his technology also. Gurgaon also is his ( of the sacred) phenomenal reality, not only Tarapith, not only the realities that are different from the modernity, or that pre-exist or outlive to it, can manifest the sacred . The modernity, for example, can help the believer to dematerialize and spiritualize God, to think God as Energy, out of the space and of the time, by its abstract imagery, or because it ( the modernity) connects in shorter or real time(s) what is far in the world and phenomena of different ages, the modernity can facilitate to cross the “ noche oscura” of the end of the same religious sensibility and imagination, and to worship more and more God in Spirit and Verity ( John, 4, 23-24).
The real mystical experience consequently is to live the fullness and the height of the life, in Kenduli like in the yellow or blue lines of the metro of Delhi .
The following page of Raimon Panikkar, that I tried to translate, can explain you better my point of view about your search of the sacred in modern India .
Raimon Panikkar said:
“ I think that the sacred isn’t in contrast with the secularity. The secular, that is : the secularity, the century, the world, the worldliness, to stay in this world, all the earthly structures of the reality, nothing is different from the sacred. The sacred is different from the profane, “ profanum”, “in front of the temple”, but the secular can be so sacred as anything, and the crucial challenge of our time is to discover the sacred in what until now we thought secular. All is sacred: the marriage, the love, the body, the politics also,- not the Erastianism, the Sacred Roman Empire , obviously - because the sacred is the soul of all the human activities.”
“ India is a secular State”, not lay, but secular, because the Indian State must take care of the things of the world”.
Raffaele Luise Raimon Panikkar, Profeta del dopodomani, Edizioni Paoline 2011, pg.145
P. S.
And according with Panikkar, in my opinion the Nine lives are the other side of us, not the stranger.
Thanks you, again, for everything
And What about Mantua , now? Come back, please, come back for the festivaletteratura at your next book.
Odorico Bergamaschi
odoricob@yahoo.it

lunedì 5 ottobre 2015

Di un quarto bigliettino di Gino a commento di una mia poesia ( e di uno ulteriore)

" Each man kills the thing he loves" riscrittura
Di un quarto bigliettino di Gino a commento di una mia poesia ( e di uno ukteriore)
La mia paura di espormi in ciò che reputavo il meglio di quanto scrivevo, perché un giudizio critico negativo non mi stroncasse nei limiti palesatisi per me insormontabili in quanto li denunciavano ancor più spietatamente i miei raggiungimenti più alti, nei loro esiti di conseguenza mancati, mi indusse a consegnare a Gino dei componimento quale quello che segue, che inesorabilmente avrei poi declassato ad Esercitazione. Gino vi ravviso acutamente una novità nella sospensione che vi accade del tempo, di un tempo che era in realtà il tempo della desolazione di una vita dei sensi e intellettiva caduta nell’inedia perché senza speranza, quando un’apparizione , una riesumazione di trascorse esperienze la rieccita, ne risveglia la brama. In effetti la perimetrazione dell’ammattonato è una cattura dell’istante, come intese benissimo Gino, in quanto ne finisce subito irretito nell’ordinarietà mortificante della quotidianità, Ciò che quindi si itera in modulazione di frequenza , di cui chiede Gino il chiarimento, con il ristabilimento del principio di realtà e la desistenza, che ne consegue, che induce la mente a quieta rassegnazione ( “ il ritorno del feedback”), è il destino che si prefigura all’assecondamento del richiamo, l’uccisione possessiva dell’anima amata ( l“ each man kills the thing he loves" di Wilde- Fassbinder), che ha il suo corrispettivo nella gelosia assassina di due personaggi d’opera come Otello ed il don José della Carmen.
Di ciò che suscitò l’immaginazione di questo testo poetico, mi soccorre solo il ricordo della psicologia archetipica di Hillman e di Images di Altmann. Sullo sfondo Montale, of course, e i suoi correlati oggettivi della desistenza a vivere.
Il cielo che gravita converso in acqua
Il cielo che gravita converso in acqua.
Nelle tenebre, insostenibile,
il calice in frantumi
sopra la tavola. Entro un intarsio nelle Menti
la figura ad irricomporsi dell'Unicorno,
il gioco della chiave oramai smarrito
nella successione vana dei tentativi.
Soffermatasi la pioggia,
quando è un'irruzione nel verde
tra l'umido che gocciola.
Entro la gola
un grido rabido che sale...
Alla favilla
riscaturendo dall'ombra a perimetrare lo sguardo
il grigio scalfito degli ammattonati.
Finch'é il ritorno del feed-back.
Sulla modulazione di frequenza inalterata
Otello chiede a Desdemona un altro bacio ancora.
E se rimoduli
è don José che riassassina Carmen adorata.
Il commento di Gino Baratta
“ Scopro una novità nella sospensione del tempo. O meglio, nell incombenza di un attimo. Di un attimo che mi pare tu voglia dilatare, espandere, anche se la perimetrazione ne assicura allo sguardo la cattura.Dentro l’attimo, dentro una sua immobilità irrompe e trascorre un volo? E la sua iterazione in modulazione di frequenza? E di nuovo: se si rimodula?"
Da un altro bigliettino o pizzino risulta che ebbi a consegnare a Gino una seconda stesura del testo poetico, il cui ampliamento solo in parte si è conservato nella versione definitiva , o comprendeva immagini che ricorrono nel suo testo che ho or su allegato, ma che non aveva fatto ancora la loro comparsa nella .redazione del testo cui si rifaceva la nota di gIno antecedente. Egli vi riscontrò una ulteriore componente parnassiana, oltre a quella liberty , già attestata , per il ricorso a un immaginario mitico intessuto di menti, unicorni, decani di cui si persero poi le tracce.La sospensione del tempo , già rilevata da Gino nella più breve versione precedente del componimento, nella sua redazione più vasta del componimento finiva per corrispondere a un movimento "verso il pacato,verso il silenzio" concluso dal punto
A tale versione più estesa avevo allegato un mio componimento breve, una mia " briciola", come gli avevo detto e gli era rimasto impresso, che forse corrisponde, non ne sono sicuro, a uno dei testi che allego,. In esso Gino credette di ravvisare il procedere della mia intuizione poetica: " da un baleno, già in se concluso, far emergere una situazione più espplicita, più arricchita, dunque
Più non infierire
Più non infierire
nel cuore d'altri.
Che i tuoi giorni
almeno siano cenere
d'insfiorati petali di rose.
Nell'ora che si eterna in te la stasi
Nell'ora che si eterna in te la stasi
v'é chi riferve di un'attesa,
v'è chi gode di un suo angelo
nell'ora che in te ricade la rinuncia.
E mentre tanta inedia torna ad infrangerti ( spezzarti) (stremarti),
vi è chi in suo godimento o in una preghiera a un dio
teme una morte che tu solo brami.
E' ogni bellezza solo il principio di ogni tormento
E' ogni bellezza solo il principio di ogni tormento,
il deserto il termine di ogni brama.
Un petalo ( di rosa) il residuo bene.
E tu non gualcirla, incauta,
la sua delicatezza che ti sospira.
Nella nebbia è un sogno di che trepidi
Nella nebbia è un sogno di che trepidi.
Se già credulo lo miri,
tu solo lo disfiora
di morte quel tremulo incanto.
Eppure ti ho richiamato, mio delicato essere,
Eppure ti ho richiamato, mio delicato essere,
nel vuoto illimite del mio solo amore.
Che un angelo segni ora il termine
che mi è invalicabile.
Crepitando nella mia estinzione
fiamma che di te divampi solitaria,
se luce non splende ch'entrambi riarda.
Già nell'attimo, astanti,
Già nell'attimo, astanti,
che tremanti ci si porge,
già sgomenti ci ritrae
nei più delicati sguardi
il tremendo che palpita.
Così a te solo assisto
in me dissolto a desiderarti inerte.
1983
il bigliettino di Gino
Nell'ampliamento della redazione trovo la conferma del movimento già notato nei primi versi tuoi: dall'alto verso il pacato, verso il silenzio che coincide col punto. Grazie all'ampliamento non solo si accentua la componente liberty, ma il tutto, mi pare, assume cifre vagamente parnassiane. Certe figure, precedentemente implicite, sono affiorate: le Menti, l'Unicorno, soprattutto i Decani.
Preferirei. " tra l'umido che sgocciola" a "tra l umido che sgronda". sgronda è assai connotato, mi sembra
&&&
Quella che tu chiami briciola, io la leggo come germe, pieno di presupposti, di premonizioni, ma mi pare, se ho capito bene, che sia il tuo modo di lavorare: da un baleno già in se conchiuso, far emergere una situazione più esplicita, più arricchita, dunque.

a/ da Marinella

carissimo, grazie per aver risposto. Appena mi è possibile rispondo anch'io. Sono felice per te che alla fine del mese te ne torni in india, anzi ti invidio un pochino vorrei essere anche io in quel magico paese..... Tieniti in contatto poichè se decido di venire sarà intorno alla fine dell'anno e avrei piacere a rivederti ma anche usufruire della tua agenzia  grazie e bacioni alla tua famiglia fai buon viaggio. marinella



Ogg: Re: R: news

Cara Marinella,
resterò in Italia fino ai primi di novembre e raggiungerò i miei cari in India per la festa
di Deepawali. Nel frattempo farò quanto mi è possibile e ricercherò i contatti di cui possa
giovarsi la mia attività in India e il sostegno a chi vi ho caro. Odorico

On Fri, 25 Sep 2015 22:58:19 +0530 Marinella > wrote
> Carissimo che Piacere avere tue notizie io sto bene anche se un poco stanca.il mio
cammino a Santiago è andato bene anche se avrei preferito essere più pellegrino e meno
turista ma non ero sola e ho dovuto mediare. Fino a quando sei qui? Io spero di poter venire
in India ma non ho sicurezza ci sono troppe variabili vedremo...ti lascio fatti sentire


A/ da Luigina



Cara Luigina,
spero che tu possa confermarmi le notizie confortanti dell'ultima mail,sul conto tuo e di
Valentino, per quanto tu l'abbia riscontrato affaticato.
Tutto va bene quanto a me ed ai miei cari in India ed in Italia.
In risposta al tuo quesito su quando faccia ritorno a Khajuraho, possa ora dirti che anche
se dispongo già del visto d'impiego credo di recarmici un po più tardi del solito, ai primi
di novembre, prima comunque della ricorrenza di Deepawali l'11 novembre.
In precedenza potrò incontrarmi in Milano con l indologa Cinzia Pieruccini, docente
universitaria, che si è mostrata assai interessata alla mia attività ed alla mia ricerca.
Magari sulla via del Nepal potremo rivederci in Sarnath.
In realtà mi sono appesantito in questi ultimi tempi, insieme con il passare degli anni
accuso sempre di più l'artrosi, e la mia mobilità ne risente dolorosamente.
Con affetto
Odorico
(P. S. Quanto al Progetto Alice restano invariate le mie posizioni, che non sono certo
quelle di un eretico, ma di chi avrebbe voluto che si attenesse a quanto professa di
limitarsi a sostenere).

On Fri, 14 Aug 2015 01:55:45 +0530 "Luigina De Biasi" <luiginadebiasi@libero.it> wrote
>








From: Luigina De Biasi
Sent: Thursday, August 13, 2015 10:22 PM
To: odorico bergamaschi
Subject: Re: contatti rinnovati




Ciao Odorico.
Non ci sentivamo da parecchio! Sto abbastanza bene, nonostante il caldo di
queste settimane. In questo periodo sono abbastanza presa da tanti lavori in
casa ed in campagna .
A maggio e giugno sono stata a Parigi per un corso di formazione: è andato
bene. A settembre riprenderò.
Valentino scrive poco, penso sia piuttosto stanco. Sicuramente anche il
caldo , l’ umidità...contribuiscono ad appesantire la situazione.
A Sarnath è stato costruito un nuovo edificio che ospiterà le classi
dei grandi. Le aule dovevano avere le misure prescritte dal governo, per essere
regolari. I costi , rispetto al primo preventivo, sono lievitati, per cui i
soldi non bastano mai.
Mi fa piacere sentire che stai bene , come pure la tua famiglia in Italia e
quella in India.
Mi scrivi dello stato psicologico del tuo amico, piuttosto depresso, mi
pare di capire.
Come può essere così sconfortato se tu sei presente per alcuni mesi l’ anno
e sempre disponibile ad aiutare?
Hai fatto bene a farlo riflettere sul fatto che i suoi bambini fanno una
bella vita e sono decisamente fortunati rispetto a molti altri loro coetanei
.
Credo che , volte, diamo per scontate molte opportunità, e non ce ne
rendiamo conto. Ma se venissero a mancare...allora sì che ce ne
accorgiamo!
Quello che scrivi di Khajuraho mi pare rifletta un po’ tante altre città
indiane e mi rendo conto di quanto sia difficile riuscire a lavorare
serenamente.
Secondo me , la tua famiglia indiana , di cui ti senti responsabile, è
molto fortunata ad averti parte di essa.
Quando pensi di tornare in India?
Ti auguro una buona estate, un abbraccio,

Luigina




From: odorico bergamaschi
Sent: Thursday, August 13, 2015 2:37 AM
To: luiginadebiasi@libero.it
Subject: contatti rinnovati

Mantova,
13 agosto 2015
>Cara Luigina
>sono Odorico
>Come stai? E Valentino? E
quanto alle scuole del progetto Alice?
>Io sto bene, come i miei congiunti in
Italia, e la mia famiglia indiana.
>Restano terribili da sostenere i crolli
mentali del mio amico, che la settimana scorsa mi ha
>suggerito di scriverti,
quando( come in India è sconforto generale), si dispera di non
>riuscire con
le sue forze a racimolare un reddito per i nostri bambini Ma essi fanno una vita

>assai bella, ed a questo lo invito a guardare. Khajuraho è divenuta una
meravigliosa località
>in cui è sempre terribile restare, infrastrutture
disastrate- le strade in particolare-,
>incoscienza e invidia e gelosia
distruttiva generali, un Paese solo per lapkas, gli
>accalappiatori di
turisti che vi giungono allo stato brado, come mi diceva oggi al telefono un

>ragazzo islamico che cerco di aiutare anche perchè rechi aiuto al figlio del
mio amico, già
>adolescente.
>Ed io vi realizzo con i miei viaggi, studi di
itinerari e scritti archeologici vari,
>un'attività finanche eccelsa ma senza
fortuna. I pochi, pochissimi viaggiatori che
>contattiamo, - i turisti sono
sempre più indiani-, ne godono e ci consentono tuttavia di
>vivere esperienze
memorabili.
>Con vivo affetto
>Odorico.
>

A Maurizio


Mantova, 30 settembre 2015

Caro Maurizio, più di due settimane fa
mi hai ritrovato perché ero rimasto intrattenuto da Livia, dopo
essere venuto al Museo Archeologico sulle identificazioni proposte
di alcuni dei personaggi affrescati nella Camera Picta dal dottor
Nosari. Mi sono poi defilato per evitare le tracimazioni del mio
narcisismo. Avessi interloquito avrei evocato questi miei versi di
allora “ Oh, se in gruccione io fossi/ verso l India in volo o
l’Africa lontana/…”

Poi, a distanza, è sopraggiunta nella
mia memoria l’eco delle parole di Benjamin, quanto a Kafka, che
tutto in questi era rimasto immerso nell’aria di villaggio, aria di
indivenuto e di indecomposto. L’aria del villaggio come di ciò che
della vita resta da smuovere. 

Mi ha fatto davvero piacere che
attraverso te, Annalisa, poi gli altri, il mio rientro in Italia sia
stato un rientro nelle mie origini. Per me è un ritorno a care
memorie, anche perché su quelle terribili è calata una nebbia che
avvolge oramai quasi tutto, come nel gigante sepolto di Ishiguro, che
per snobismo di essere del giro letterario internazionale mi sono
messo a leggere.  Solo che mi è ancora dato di poter fare ritorno al mio
passato, ed a quanto mia madre mi raccontava del suo più ancora remoto, più nella ruralità indiana che se tornassi a
San Giacomo, o in un San Giovanni, dove pare, per colei che è allora intervenuta,
che non si possano più leggere che e-book, certo anche per me
indispensabili per non portarmi appresso una libreria
intercontinentale, ma anche perché i libri attuali che leggo per lo
più non valgono il cartaceo. E sinceramente a me piace di più la mia vita
in India, esservi confinato dalle ristrettezze economiche nel
villaggio del mio amico, eppure potervi comunque tessere una rete di
rapporti con quanti vi vengono da ogni parte del mondo, restando con
loro poi in contatto, come con Katerina di Mosca, ex ballerina
magnifica stroncata dall incidente che l' ha resa claudicante, ora
maestra di ballo e studiosa delle lettere di Giovanni, la signora
Shelley che da Perth ci ha interpellati sul mistero di un cenotafio
islamico che aveva ritrovato nel nostro sito in rete.

Quanto a ciò che ci siamo detti alcuni
giorni prima, anima il mio nichilismo la volontà di uscire da un
sottosuolo che dura oltre mezzo secolo, per far pervenire alla luce
le mie creature scritte, le mie investigazioni in India, dando con
ciò di che vivere bene ai miei bambini e ai miei congiunti indiani.

E' slancio verso una vita contemplativa
di pienezza, in cui il distacco è in ragione  di una partecipazione più comprensiva ed intensa alla
realtà. Nella spiritualità indiana sarebbe tantrismo.
(Nella mia ricerca mentale resto fermo
a quanto ti dissi altre volte, intendo metafisicamente solo in
termini platonici, e quanto al pensiero ed al reale, mi rifaccio
ancora al non
dualismo di Raimon Panikkar, il non essere due senza per questo
essere uno, in cui ravviso la stessa struttura bipolare di complementari che sussistono l’uno
indissolubilmente dall'altro, non dualistica e non monistica,  che per Giovanni Reale è soggiacente
al pensare dei Greci-  il che,
tradotto cristianamente, è la trinitarietà più che il monoteismo,
il Cristo del credo calcedoniano, da cui discende che l errore è
separare ciò che è in unità, confondere ciò che va distinto).
In tale mia esistenza incarnata la vera disperazione, in
cui non vorrei incorresse pure la tua, sarebbe di pervenire al
principio di realtà che amare finisce nel nulla. Credo che per
scongiurarlo, ardentemente, cristianamente, sperando per amore così di vincere la morte, si debba
evitare di fare dell’altro che amiamo il fuoco del nostro destino,
e che le nostre vite in comune debbano essere subordinate alla
necessità di un disegno superiore condiviso.

L' indirizzo, infine, di cui ti avevo
parlato, del sito in cui puoi ritrovare un’ottima rassegna stampa è
la cui password è la seguente:  unitatisredintegratio
L'accesso funziona di sicuro se il
motore di ricerca è Mozilla.

Stammi bene, anche per me.







Odorico

sempre sul fonte battesimale in Sant Andrea

A tal punto della controversia sul nuovo fonte battesimale che si vuole erigere in uno dei transetti di Sant’Andrea,  credo che l’ unica risoluzione del Vescovado che possa a tutti gli effetti essere cattolica, ossia secondo Santa Romana Chiesa ed ecumenica,  consista nell'attenersi realmente a quanto realmente prescrive la Nota pastorale della CEI sull'adeguamento delle Chiese secondo la riforma liturgica, che quanto a  fonte e a battistero, raccomanda la valorizzazione e  l'accettazione di quelli esistenti, e più ancora precisamente, "in una chiesa a navata unica con cappelle laterali", come Sant'Andrea, richiede che il  fonte "sia collocato in una di tali cappelle, sufficientemente ampia, posta nei pressi  dell'entrata, senza altra destinazione" . "In ogni caso la scelta di un nuovo luogo per il battistero venga compiuta in armonia con la destinazione delle diverse parti della chiesa e dell'ambiente nel suo complesso". Ma in nessun caso si dice nella Nota che si possano utilizzare per il battesimo altre parti del tempio che l'atrio e la porta, la navata e l'ambone e il presbiterio, al quale vanno riservati i soli riti di conclusione,  mai si fa riferimento ai transetti. In particolare vi si raccomanda estremo riguardo per la comunicazione spaziale e acustica  con l'assemblea riunita, che la " stravaganza liturgica" , a tal punto, della dislocazione della vasca  in un transetto tende a  pregiudicare. Vi è una sola obiezione di cui avverto la resistenza alla indicazioni della stessa CEI, se mi attengo alle ragioni di fondo per cui si vuole installare un  futuro fonte in quel transetto di Sant’Andrea , date dal fatto che è così possibile  farvi decorrere la cerimonia  sotto gli affreschi dell’acqua di vita eterna che reca Gesù alla Samaritana, se sto alle comunicazioni diocesane alla Gazzetta del 6 agosto scorso. Al che la mia viva replica è che tale processione sarebbe un travisamento solenne del messaggio dell'episodio evangelico. Credere infatti che l’acqua viva che Gesù ha da dare alla Samaritana come a ciascuno di noi, la quale in chi la beve si rivelerà “sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna», sia quella battesimale di una fede confessionale autentica che ci purga da un'altra ripudiata come falsa, significa esattamente, secondo le parole inequivocabili di Gesù, che si è tuttora di coloro per i quali non è ancora giunto il momento in cui  il Padre sarà adorato né sul monte Garizim dei Samaritani né nella Gerusalemme ebraica, che si è ancora di quanti sanno pregarlo solo in una sede specifica di uno specifico culto, ad esclusione ed a disdegno di ogni altro, ovverosia che non si è ancora i veri adoratori che egli cerca, coloro cioè che adoreranno il Padre per quello che è,  in spirito e verità, senza che sia più indispensabile per questo un particolare sito del sacro, od un determinato rito liturgico o sacramentale.” Perché Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in Spirito e Verità”, semplicemente e assolutamente.
Odorico Bergamaschi, ex insegnante ora in quiescenza