mercoledì 17 novembre 2010

un anno dopo



Pensavo a te, Kailash, in questo giorno, come in quest'immagine ti ricordo immerso in tutto il mare d'amore e di sofferenza dell'esistenza, quando con una tristezza sconsolata tenevi in braccio Sumit ancor vivo, quasi che anche tu, pater dolorosus, fossi presago della spada che avrebbe trafitto il tuo cuore, di li a pochi mesi togliendo la vita al nostro piccolo Cristo nel suo dolore innocente.
Ma al telefono ti avrei sorpreso e lasciato inconsapevole della ricorrenza odierna della sua morte, ed in allegria avremmo parlato d'altro, di come tu ti ritrovassi con tutti i tuoi cari ora in Khajuraho, dove il nostro Chandu, da che ha appreso a camminare, scalpitante qual era Sumitr ci sta a tuo dire come in una " gel", in una prigione, e per le motociclette che vi scorrazzano non lo potete lasciare andare come nel tuo villaggio dove è libero di muoversi.
Eri tutto intento al ritorno nel villaggio l'indomani, per acquistare sementi e concime nella vicina Chadnagar. preventivando il quantitativo di un quintale di semi di grano e di colza, in attesa che a giorni arrivi dalla diga l'acqua nel canale per irrigare i campi, propiziandone la concimazione e la semina, e in tutt'allegria si è discorso della ricetta del cicken butter che mi hai dimostrato di sapere a perfezione, nella variante stessa del chicken gee di burro di bufaala.
E la vita, per come in tutt'allegria ci siamo salutati, nella stessa sua verità più triviale avrebbe preso il sopravvento anche sulla mia sofferenza e la sua memoria.

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