lunedì 15 settembre 2008

fiducia


Come potevamo non avere fiducia l' uno dell' altro, a suo dire, se ci conoscia mo oramai da quattro estati, abbiamo visitato insieme cosi tanto l 'India , secondo quanto raccontano ad amici e conoscenti i nostri filmati, la sua casa è piena dei giochi che ho regalato ai suoi bambini , è tutta pervasa dalla felicità che i "kilonà "arrecano a loro,
"Per Purti e Adyaj sei il loro " Babba", e più che un amico, per me " you are like a member of my family", cosi mi ripeteva il mio amico, mentre il dubbio, sottaciuto tra noi , a queste sue stesse parole iniziava a serpeggiare di nuovo.
Se egli confidasse nella mia forza interiore, si sarebbe recato al tempio di Hanuman con tutta la sua famiglia, per pregare per la quiete della mia mente? Mi avrebbe taciuto a gennaio che aveva acquistato un ciclomotore, sapendo della mia contrarietà ?E se io confidassi pienamente in lui, la mia mente si inquieterebbe forse di nuovo, venendo a conoscenza che tarda a riprendere il lavoro presso il suo hotel, mentre cede agli aiutanti metà dei guadagni del suo negozio di barbiere, perché esita a riprendere l'uso delle sue mani nel taglio dei capelli e nella rasatura?
Cosi per un suo guadagno mensile che è inferiore a quanto percepisco in un'ora, l' ho indotto a sottostare al lavoro defatigante - cui si sottopone per uno stipendio miserrimo_di fare ogni giorno la spola, tra Panna e Chattarpur, per procacciare dei clienti al suo hotel, sottrarlo al quale mi costerebbe ogni mese non più di quanto mi siano costate le scatole di colori che ho inviato ai suoi bambini, che il ticket di una delle mie visite mediche, che un kit di cartucce di colori per la mia stampante.
Ma se non lavorasse più per l'hotel, - è il veleno che insinua in me il dubbio,- dedicherebbe il tempo, che così ritroverebbe libero, alle cure dei suoi bambini, a sollevare la moglie dalla fatica di accudirli, o non infiacchirebbe ancora più nel differire letargico, nel cattivo esempio, per i suoi figli, di un "to take rest" sempre più duraturo?
Gli consentissi di attendere soltanto al suo negozio, pur senza lavorarvi più di tanto, potrebbe vegliare su Sumit, per la cui sorte è così timoroso, poiché il piccolo (più di tanto) non sopporta di restare in casa, vuole uscire e vedere, toccare di tutto, nella sua curiosità incessante che lo pone talmente a rischio perché egli non ha paura di nulla, ed avvicina a se tutto, l' uomo e la vacca per strada, ed ogni cosa porta alla bocca.
Reca ancora delle ferite ad una delle due dita che poteva perdere, quando alcuni giorni fa si è svegliato nel cuore della notte e a carponi, mentre ogni altro dormiva, ha lasciato il giaciglio, per infilare le piccole dita nella grata del coler.
(Trema, con il mio, il cuore del mio amico, nella consapevolezza di quanto siamo stati finora fortunati nella nostra impresa familiare, nel corso dei nostri viaggi, in un India ove le insidie e i pericoli giacciono ovunque in agguato.
E' nel mercato dove si è scelto pantaloni e t-shirt, è vicino al negozio dove abbiamo fatto gli acquisti dei giocattoli per i suoi bambini, che in Nuova Delhi è esplosa una delle bombe che sabato scorso 14 settembre hanno causato una ventina di morti)
Dio mio, fa che Ti ritrovi nel Tuo sguardo di amore per il mio amico, che cosi com'è , comunque egli sia, io lo accetti, a lui consenta, e gli apra il cuore e le braccia a quanto mi chiede in aiuto!

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