domenica 16 gennaio 2011

entrati nel segno del Capricorno

E Kailash, tornato sereno, poteva oggi discorrermi dei suoi nuovi progetti- il Kailash Sen shop di articoli per la casa da aprire nel suo villaggio, secondo la proposta dei suoi genitori, che gli suggeriscono di edificarlo vicino alla stalla dei bufali, o il rilevamento in affitto della dhaba che ora è vuota presso Bamita, mentr'io affidavo alla schiarita della sua mente la tregua della angoscia del mio insegnamento, che ieri mi faceva ripetere che devo dimenticarmi che non sono vero Dio, ma solo vero uomo, quando si seguita a crocifiggermi in classe.
Kailash me ne ha parlato dopo avermi detto di come ha trascorso ieri il makkarsankranti in famiglia, facendo il burki, il bagno rituale purificatore di ogni bad karma, alle nove del mattino nel bacino lacustre ch'è vicino alla sua casa, dopo avervi accinto uno dopo l'altro tra le pareti domestiche il piccolo Chandu alle sette, alle otto Purti e Vimala. Poi la prasad per le divinità dei tempietti adiacenti, una tazza di the, il pranzo con le karula al cumino, nel cui impasto ricorrono la farina di riso e quella di lenticchie nere
Si era acuito il freddo, ieri mattina, prima che la temperatura tornasse di nuovo mite, si era fatto risentire dopo che ci ha accomunato al telefono le settimane scorse, mentre solo una stufetta al quarzo contrastava il gelo delle mie stanze, ed egli si riscaldava con i pani di sterco che bruciavano nel cortile di casa, allontanandone le mosche con il loro sentore fumigante. Nel Madhya Pradesh se ne fa l'impasto, essiccandoli, dal tempo dela festa di Deepavali sino a che non sopraggiungono le piogge secondo quanto egli mi riferiva- ricordavo, vicino a Dolphur, dove nel Rajastan scarseggia la legna da ardere? le "tatti cow houses", i capanni che avevamo scorto dove le forme di sterco di bufalo o di vacca stavano accatastati?- si utilizzano poi già in estate per diradare le mosche e per la cottura del cibo, prima che il sopraggiungere della frescura, e quindi del freddo,induca ad usarli anche per riscaldarsene,- fanno più fumo ma si consumano più lentamente degli sterpi di legna, cosicchè il chappati, a dire del mio amico, vi viene cotto ch'è una bontà. " Ma solo il mio corpo davanti non sente più il freddo," - borbottava Kailash, non era come stare in una stanza riscaldata. Riaffiorava intanto il ricordo, a quelle sue parole, di quando con Valentino per una strada intrisa di sterco mi ero recato di sera nella casa impastata di sterco del notabile del villaggio ove sorgono le sue scuole in prossimità di Bodhgaya, per bervi una tazza di the odorosa dello sterco essiccato su cui era stato fatto bollire,- ma ora, deposte le pagine dove Dio lo si prega di liberarci da Dio, Valentino mi si riverbera alla luce disvelatamisi appieno della sua identità mistica, l' identica mistica di Maister Eckart e degli insegnamenti del Buddha, il seme di Alice dell'educazione universale delle sue scuole, il distacco della morte di cui nella mia scuola devo riuscire a morire per restarvi in vita.

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