domenica 3 aprile 2011

passaggio a vuoto

Quando Kailash si è ricordato e non ha nominato di chi Chandu rivesta i panni, nelle nostre parole e nei nostri intenti è subentrato il passaggio a vuoto dei nostri giorni. Ma subito si sono rianimati i nostri discorsi, Kailash, che era rientrato nel villaggio con l'intera famiglia, dicendosi certo che Poorti saprà riservare ai party ed ai matrimoni i bei vestiti che le ho inviato, alle circostanze in cui debba andare anch'ella a Chhattarpur, e che non si intesterà di portare tutti i giorni lo stesso abito che le piaccia, come è accaduto l'estate scorsa quando ci siamo recati a Gwalior. Prim'ancora si era detto contento del suo lavoro duro nei campi, di vero masdur, che ne ha fortificato il corpo rinvigorendone la mente, prodigandovisi per la mietitura del proprio appezzamento di grano e di quello del padre, intervallata da quello per edificare il proprio dukan, sempre sotto il sole cementando le pietre del proprio negozio, in attesa di rimettersi all'opera per il soffitto dopodomani, quando disporrà del denaro che gli ho trasmesso per le travature metalliche. Così dicendomi era ancora frastornato dai festeggiamenti della conquista indiana della world cup di cricket, dai bom bom, dram, plays, che avevano salutato la vittoria in Khajuraho come in ogni villaggio e città dell India.
Intanto trarrà le stime delle forniture che occorrono, di quanto saman sia indispensabile per avviare il negozio, in attesa di sentire il parere che formuli mia madre sulla sua apertura,dopo quello di cui si era rallegrato di mio fratello, per decidersi secondo quanto essa risolva che sia bene fare. Già ha contattato un uomo del villaggio cui potrebbe affidare la cura del negozio, se una malattia di Chandu o i capricci di Poorti, qualora al mattino non voglia andare a scuola, rendano necessario che lui rimanga in famiglia. E' un individuo cagionevole di salute, che non può lavorare nei campi come un vero masdur, e che è disposto a contentarsi di poche rupie, per un lavoro che non richiede che si sforzi sotto il sole, che si curvi sotto pesi schiaccianti, o che debba recarsi in giro per villaggi o campagne.
Il padre di Kailash, sfinito dal lavoro nei campi, si era già messo a dormire nella stalletta dei bufali contigua al negozio futuro, per evitare che dei cior depredassero il materiale della costruzione del negozio contiguo. Si restava in attesa del rientro, della mamma, dal villaggio in cui le è morta la madre. Kailash era invece a dormire sul terrazzo, con Vimala e i bimbi, al vento che aveva infrescato la sera estiva.

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