domenica 27 maggio 2012

appunto anateistico

ciò che unifica la mia ricerca religiosa ed artistica, nella teoria e nella pratica- i miei itinerari di viaggio in India, inclusivi dei miei metro-tour in Delhi, per esemplificare, è la critica che l'esperienza del sacro e del bello siano incompatibili con il moderno, che -in forme ora postmoderne - siano una reviviscenza dell'antico o dell'arcaico o delle tradizioni rituali dei canoni liturgici o artigianali, che si vanifica immancabilmente al contatto con il moderno. Si veda la mia lettera critica a Dalrymple su Nove Vite, o nella mia Mantova il mio analogo distanziamento dal culto della "Mantova com'era" di Stefano Scansani.
Ritrovo invece posizione identiche in Ana-teismo di Richard Kerney

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