mercoledì 5 febbraio 2014

frantumi di un'Ecloga X

kandarya mahadeva
come i vostri picchi

Come i vostri picchi
Ed è un’ascesa, un  precipizio, una rinnovata ascesa,
in frantumi e rotoli di un’impervia quiete

(come i vostri picchi ed è un’ascesa e una discesa
e rinnovata ascesa
il precipizio in frantumi e rotoli
per ritrovarsi ad una più alta quiete

(che risale a una più alta quiete
si ritrova a una più alta /elevata qiete


sempre, mio Dio,
che la colluttazione tra le nostre follie non sia
la fine di tutto, che nell’essergli amico
non debba ridurmi ai divenire i  resti umani 
 di chi (mi) ha accalappiato nella sua  assenza di scampo,
dove che squarci di luce infinita
 sono nel  farmi il mastro Geppetto del mio incantevole Chandu,

egli ch'è solo un  ladro del mio cuore.


Sulle rive del Brahmaputra,  in un gothul tribale
ma in quale India mai sprofondare in un sogno
Dove non sia più
Che settanta volte sette,
perdoni sanando debiti e 
Per il furto inflittomi,
sia io che ne sani Io( ne)sani ogni suo debito,
dal suo fondo ancestrale
come da un’infanzia ancor viva// risorta
donde sopraggiungendo //giunse// in Khajuraho
chi vagheggia l’apsara che ad uno specchio
sembra che usi a scrivere un pennello
e pur intenta ella al bello gli  rammemori
che vivere bene  è più che scrivere meglio
.................
modificata il 1 marzo 2014

"Tiger ! Tiger “ addita Chandu,
nel gioco continuo di farmi paura

e tutto l’amore per lui di cui sono ispirato,
a lui di ritorno, al loro conforto di voci,

dall'impeto del Gange alla schiusa dei monti,

non una delle aarti,
intrepide luci,
superstite al varco dei flutti,

alla loro fede nella mia luce del cuore
sentendo che  l'amarli sino alla fine



è tutto quanto di cui la mente è  ancora capace.



Nessun commento: