domenica 11 maggio 2014

donarsi 12 maggio 2014

L’altro ieri, oramai sabato scorso, 10 maggio, avevo richiamato Kailash nel madras Cafe più che per consumare insieme una bibita, nella gran calura estiva di Khajuraho, per dirgli come non ne potessi più  di sentirgli dire che dovevo essergli grato se non  si appropriava dei miei soldi con la carta di credito o non me li sottraeva dal portafoglio, quand’io per lui ho lasciato una famiglia d’origine e , ogni agio di una casa vuota in affitto per finire destinato fino alla fine dei miei giorni a lui ed ai suoi figli, se non rimedia alla sua inedia e non fa prevalere l’amore per i figli a quello  di sé, e dovermi subire per la mia vita  restante tutti gli incomodi e disagi e le sordità mentali dell india  retrograda e in sviluppo, in un distacco che ogni volta  si fa viscerale dalla mia civiltà d’appartenenza e dalle sue manifestazioni artistiche e culturali, quel distacco che sanno affrontare i tanti dalit che vanno  a in Delhi a farsi muratori,  di cui Kailash resta incapace,  da Khajuraho e dai  suoi obblighi castali cui sarebbe piegato il futuro dei figli, di matrimonio in matrimonio cui si presta a partecipare,  dalla sua inciviltà modernizzatrice che tanto ci adonta e ci offende, nel dovere riasciugare un ufficio che ci è così caro e prezioso, per le perdite d’acqua dalle nuove stanze sovrastanti di  un hotel concepito in risparmio di tubature metalliche dal brahmino che ne è  il proprietario,.
 Vi ritrovavo, nelle sue  parole,  l’inconscio sociale orripilante di Khajuraho, dei lapka che smerciano di tutto al turista tranne le sue bellezze naturali e spirituali, per farne una preda il rispetto della quale è funzionale allo scopo di prelevargli quanto è possibile, tutto se si dà il caso, come il mio,  vita natural durante.
E quanto al fatto che non mi abbia mai sottratto nulla, che dire della sua impossibilità di rendere conto per due volte di seguito degli euro che gli avevo lasciato in deposito,  della perdita in casa della loro somma, alcuni mesi or sono, senza che me ne desse ragione o spiegazione, che si desse la pena di alcuna ricerca.
E perché solo due giorni prima, quando si è manifestata ed è presto rientrata l’ ultima crisi della nostra convivenza, non aveva telefonato a Vimala di rendermi le 500 rupie di cui Chandu si era appropriato e che gli avevo ritrovato tra le mani  con sua grande gioia, restando io confuso se provenissero dal mio portafoglio o glieli avesse anticipato per un poco Vimala, traendoli dal loro essere a lei  affidati temporaneamente in custodia, in vista dell’acquisto che gli prospettavano di un abitino? Non capacitandomi che stesse accadendo quanto effettivamente era in corso, di cui lui sapeva benissimo l' effettivo andamento, se quando ho constato l'ammanco delle 500 rupie nel portafoglio, e gli ho gridato al telefono la mia protesta, insultandolo, senza più la luce del cuore a soccorrermi, lui ha intimato a vimala immediatamente di rendermeli.
Ma Kailash era così luminosamente pieno di vita, così radioso dell’amore per i suoi bambini che si erano ritrovati e che avevamo ritrovati di nuovo insieme nella nostra casa, dopo che il giorno avanti eravamo andati a riprendere finalmente Porti ed Ayai in Bhyatal, recedendo dal richiuderci nel culto familiare del solo Chandu, il solo dei nostri piccoli che sia conforme alle nostre aspettative, nella sua richiesta ogni mattina di ritrovarsi con l’insegnante, nel suo riprendere in mano ogni giorno per conto proprio colori e matite e libri e quaderni, per invasivo che sia ritornato ad essere nella sua mente l'universo televisivo, che ho soprasseduto, per tutta la gioia e il piacere dell’essere insieme, senza ulteriori discordie, felice della credibilità che mi riserva Kailash, nonostante .la follia che con me è entrata nella sua casa.
Ma guadagni zero, in giornata, come di solito ogni martedì e sabato,  i giorni del monkey god, Hanuman, per cui  mi prospettava di recarci al suo tempio per propiziarcelo, martedì prossimo,  riservando il lunedì al  suo recarsi  a Rajnagar,  per  reperire tutti i dati che servono per  la certificazione della data di nascita di Ayay e Poorti ,  che risultava falsificata di due anni e di uno in meno per Ajay e Poorti nella loro pagelle, che i giorni avanti eravamo andati a ritirare dal principal della scuola, versando l’importo che rimaneva da corrispondergli ed ottenendone il rinnovo del mio contratto di assunzione, per insegnare ancora italiano a degli eventuali outsiders.
In Rajnagar Kailash avrebbe provveduto anche alla certificazione della propria nascita, per ottenere finalmente un passaporto, come l’avevo sollecitato di nuovo.
Kailash nel madras cafe mi stava di fronte in tutta la sua vitale bellezza di uomo risollevato nei  suoi affanni,  anche perché gli era appena stato possibile con il mio contributo sanare di 6.000 rupie il debito che aveva contratto con un raja di Khajuraho. Poteva attendere ancora una settimana per la quota restante , e le 7.000 rupie che ancora servivano ad estinguere il debito potevano essere riservate ad anticipare alle suore il contributo annuale per  l'istruzione prescolastica di Chandu, il caro Chandu, che da che sono intristito più che mai per la morte  di Sumit, di cui mi si rinnovava la memoria e il dolore agli albori della settimana scorsa, per la sua perdita della possibilità di adempiere la sua natura umana, come se il fratellino in lui vivesse e l ispirasse, a mio conforto,  più che mai mi ricerca per  infliggermi per gioco di tutti con graziosissimi schiaffi e pugnetti, di cui assaporo la felicità e già il rimpianto, nel succedersi sempre più veloce dei giorni verso la fine anche di questa mia permanenza in India.
Ed intanto, sulle preziosissime pagine di Temples di Khajuraho di Krishna Devia, reperito provvidenzialmente le settimane scorse presso l’Asi di Delhi,  con arguzia di stile sono venuto correggendo e dettagliando di dati descrittivi ed ampliando di richiami alle interpretazioni simboliche i miei scritti sui templi orientali e meridionali di Khajuraho, rivisitandoli ancora una volta, nel piacere indescrivibile di farne la riscoperta,  con occhi cosi potenziati ed assottigliati e arricchiti nello sguardo a loro concesso.


E la valuta che ti affidai e di cui non mi rendesti conto,
le 500 rupie tra le mani di Chandu
di cui mi lasciati confuso,
come ben sapevi,

che la provenienza diretta ne era il mio portafoglio...

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