venerdì 26 settembre 2008

Solite cose






Era tutto risolto, già ieri, del caso che aveva avuto origine dalla impulsività sessuale della figlia del padrone di casa.
Incrudelitasi, la diciassettenne temeraria, perché Kailash non le aveva consentito di disporre del suo terrazzo per appartarsi con il giovine con il quale ha una relazione, aveva minacciato il mio amico di farlo cacciare di casa, con i bambini e la moglie, mettendolo in cattiva luce agli occhi del padre. Kailash si era ripromesso di parlare con il genitore, ma senza dirgli la verità sul conto della figlia, per non comprometterla,- come si era premurato di avvertirmi più volte. Ora tutto è fugato, a quanto sembra, Adjay, Purti, Sumit, stanno tutti quanti bene, e la moglie non è più affaticata come prima nei lavori domestici. Con lei , Bimla, andrà domani nella vicina Bamita, dove ogni cosa è meno costosa che in Khajuraho, per acquistare " materials for the kitchen", poi, andrà a Chhattarpur, nei prossimi giorni, per acquistarvi dei " gadda", dei materassi, come si è finalmente deciso a fare, su cui fare dormire e riposare ed intrattenersi i bambini , in luogo delle stuoia, o del solo pavimento.
Me ne invierà le foto, per darmi conferma che li ha acquistati.
In Bamita provvederà anche ad ovviare al rincaro dei generi alimentari. " I pomodori in Khajuraho ora costano 40 rupie al chilo ", quando, fino a poco tempo fa, il loro costo era di 15 rupie.
Un' enormità, quaranta rupie, se si considera, che al raffronto dei cambi, corrispondono alla metà del loro costo in Italia.
"Sono pazzi,..." mi ha ripetuto.
E' l'economia, mio caro, avrei potuto rispondergli, i pomodori aumentano anche in Khajuraho in conformità con il rincaro mondiale delle risorse energetiche ed alimentari.
In Bamita il mio amico ci va almeno ogni giorno, per ricercarvi turisti per il suo hotel.
Ci si ritrova con altri dieci procacciatori, ma il più delle volte finiscono per risultare in di più che i turisti che arrivano.
Essi ora sopraggiungono in Khajuraho solo a gruppi, negli hotel" five star".
Per quanto il timore di attentati si sia diradato, dopo il " bomb plast" in Delhi del 13 settembre,
occorre attendere ancora un mese, la festa di Dusshera, per l'afflusso di turisti soprattutto dal Bengala, come Kailash torna immancabilmente a sperare.
" Prima in Jaipur, poi nel Gujarat,... ora le bombe esplose in Delhi...", le settimane scorse seguitava a dolersi il fratello del "boss "del suo hotel, alla penuria di clienti che ne occupavano le stanze.
" He like money" aveva ironizzato Kailash, sulla natura dei suoi tormenti civili.
Non ho avuto l'animo di chiedergli altro, del suo lavoro, del negozio di barbiere.
Ho insistito piuttosto perché si prenda cura ogni giorno dei suoi bambini con rinnovato amore. "Sono come i fiori, che hanno bisogno ogni giorno dell'acqua", del suo apporto di fiducia e di attenzione amorosa.
Senza forzarla, l'ho esortato che riproponesse ogni giorno a Purti di colorare e di giocare con i set di materiali plastici costruttivi, che ogni giorno chiedesse ad Adjay del suo andamento scolastico e gli offrisse la vicinanza del suoi aiuto amichevole.















E quanto a me, alla scuola, a mia mamma, a mio fratello, a mio nipote in Londra?
Va tutto quanto bene , non temere, gli ho detto, nel calore luminoso in stanza, nelle vie esterne, della luce dolce settembrina che vi era diffusa.
La sola news, very good news, era che Luigina De Biasi mi aveva scritto, la sera prima, chiedendomi di Purti, che seguitava ad avere presente , se temesse ancora gli " old men".
Certo, che come ogni mio amico potrebbe trovare il suo aiuto se si recasse in Khajuraho , il pranzo e la cena ogni giorno a casa sua.
Invece ad ottobre non sarà in Khajuraho Mister Gosh, di Kolkata, il nostro comune amico, direttore del centro cinematografico Gorkij
Kailash mi ha ripetuto che si trattava di un "incident" che ha coinvolto la sua figlia, senza sapermene dire di più, ma di cui Gautham Gosh si era ripromesso con lui al telefono di parlarmi by mail .
Dalla Lettera a Luigina cui si fa riferimento:
" Carissima Luigina,
Ti avevo già scritto quanto segue, ( così riveduto e corretto)

Carissima Luigina,
Scusami se ho ritardato nel risponderti. Purtroppo la depressione ansiosa che soggiace alla mia vita quotidiana, ed alle mia attività scolastiche, mi rende difficoltoso raccogliere le mie forze per scrivere, e pur negli infiniti spazi aperti delle mie giornate, mi fa differire continuamente il ritrovarmi libero, nelle radura delle mie schiarite , per attendere finalmente a ciò che ho di più caro al mondo, l' intrattenermi negli affetti più profondi e leggere e scrivere meditativamente, così esaltando la mia vita spirituale oltre la sua esistenza scolastica.Tutto il giorno essa seguita invece ad anelare e a gemere per manifestarsi in atti ed in parole, oltre l' insegnamento in cui si sfinisce, senza riuscire ad adempiersi ulteriormente in una sua espressione raggiunta. Vi è sempre qualcosa di più banale che urge indifferibile, le spese domestiche per acquistare gli ulteriori calzini irrinunciabili, o per dotarmi di una immancabile busta di origano, di scorta, nella dispensa della mia ossessività, il riordino o il repulisti fino alle tre di notte della mia casa irrimediabilmente caotica . Eppure, anche se tutto è ulteriormente incupito dal vivere come una catastrofe epocale la orripilante regressione civile, culturale e morale del nostro paese, al fondo del mio essere sto bene, vi è una luce radiante e la mia esistenza è felice, credimi. Quanto alla mia esistenza corporale,beh, che sono mai le mie forme di artrosi al ginocchio, alle articolazioni del collo, e ai lombi? Ironizzo, e vado avanti, comunque.Cerco di riposarmi quanto più mi è possibile, secondo il credo e l' invito del mio amico indiano " mangia bene e riposati tanto, " take rest, take rest"": peccato che il sonno che reca conforto alla mia mente, sia un tale tormento per il mio corpo.
Sono tornato dall' India oltre un mese fa, e sono già nel pieno dell' attività scolastica. In India ho visitato il Ladak, Srinagar, in preda alle convulsioni di moti di rivolta, i dintorni di Bhopal, e tra un'escursione e l'altra sono stato per due volte presso le scuole del progetto Alice: in un primo tempo, in Sarnat, insieme con il mio amico indiano ed il suo bambino di otto anni, perché ne facesse esperienza per qualche giorno, in un secondo tempo in Bodhgaya presso Valentino. Credo di essere venuto a conoscenza di tutto, attraverso le sue parole ed il suo punto di vista. Io mi sono limitato ad ascoltare e a recepire quanto mi diceva, anche perchè l'ho ritenuto il modo più efficace per ricondurlo alle ragioni degli altri.
Luigina, urge la Messa festiva, ove figurano letture mirabili dalla lettera di Paolo ai Filippesi e dal vangelo di Matteo, sullo svuotamento di se al servizio dell' interesse degli altri, alla luce del modello esemplare della umiliazione attuata da Gesù della sua divinità , fino agli estremi di una morte di croce. Seguiterò a scriverti più tardi, non senza averti detto come ha toccato e commosso me ed il mio amico indiano, quanto tu abbia ancora presente la sua bambina- TI tranquillizzo, ora sta bene mentalmente, è solare e non ha più timore degli uomini vecchi. Al telefono con me gioca e ride e si diverte. come con il suo Babba ( nonno)
Odorico"

Cara Luigina,
Così, ora con te riprendo il mio discorso.
Secondo quanto mi hai consigliato, ho sollecitato la bambina del mio amico a colorare e a dipingere, fornendole opuscoli adatti, e a Delhi le ho comperato dei giochi costruttivi.
Dall' Italia ho seguitato ad inviarle scatole di colori, - erano pessimi i lapis-pastelli che avevo acquistato a Khajuraho, -e per telefono continuo ad indurre il mio amico ad attivarla in tali esercizi , dicendogli che il colorare e il dipingere, ed il comporre, sono per la sua bambina come l'acqua per una pianta, di cui senza eccedere va irrorata ogni giorno.
Purtroppo Purti a volte usa il pianto straziante per ottenere ciò che desidera.
La mia soddisfazione più grande consiste piuttosto in quanto ho ottenuto che accadesse nel bambino del mio amico, nei suoi rapporti con il padre .
Il mio amico lo stava distruggendo di fatto, lo considerava mentalmente incapace, restava in attesa che gli si aprisse la mente senza credere in lui.
Di conseguenza il bambino si era chiuso nei suoi riguardi, si era adattato alle mancate pretese del padre con un atteggiamento di passività inerte, supponendo che dal fatto che il padre non lo considerasse ancora in grado di fare o di capire niente, egli ne traesse un vantaggio nel non fare mai niente che gli fosse richiesto.
Dal viaggiare insieme, noi tre, prima in Orcha,poi a Varanasi, Sarnat, è sorta la confidenza e la fiducia reciproca tra padre e figlio, Kailash ha scoperto quanto il figlio è diverso da ciò che credeva, che apriva e chiudeva la mente secondo opportunità di calcolo, ed ora il bambino lo interpella perchè lo aiuti a scuola, Kailash gliene chiede conto e se ne prende cura ogni giorno, e può accertare che così la mente del bambino si apre ogni giorno di più
Mi riempie di gioia, ogni volta, rivedere interiormente la immagine fotografica che li riprende imbarcati sul Gange, mentre collaborano nel raccogliervi 'l'acqua per le puja, confidando l' uno nell'altro.
Credo che persista per il bambino il problema che non sa passare, in inglese, dallo spelling delle singole lettere alla lettura e alla comprensione globale delle parole.
Valentino mi ha suggerito il metodo fonico.sillabico. Ma è efficace quando, come in inglese, di una stessa lettera ricorrono diverse pronunce ?
Quanto al mio insegnamento, te ne potò parlare in una mia lettera seguente
E tu?
Con affetto
Odorico
I
----- Messaggio originale -----Da: Luigina De Biasi A: Odorico Bergamaschi Inviato: Giovedì 25 settembre 2008, 22:06:43Oggetto: come va?
Caro Odorico,
l' estate è terminata ed anche le vacanze. Come è andato il tuo soggiorno in India?
Ho pensato alla figlia dei tuoi amici: come sta? Mi auguro che il problema si sia risolto e non abbia lasciato strascichi.
Ora hai ripreso con la scuola, ti auguro un anno scolastico sereno, senza particolari problemi.
Un affettuoso saluto,
Luigina
Dalla Lettera in risposta, di Luigina:
Caro Odorico,
è stato davvero un piacere leggere i tuoi messaggi, per quanto mi hai raccontato ma anche per come lo hai espresso. Secondo me potresti scrivere dei libri. Generalmente sono parca di complimenti, ma è anche giusto dire quello che si pensa ed io credo che tu abbia delle notevoli capacità di espressione: mettile a frutto!
Mi fa piacere innanzitutto sentire che la bimba del tuo amico stia meglio. Se continuerà a disegnare non solo supererà eventuali blocchi o problemi, ma sarà anche più creativa e felice.
Se il padre ha cominciato a "guardare " con occhi diversi il figlio, a dargli fiducia...crescerà la sua autostima e questo è un passo importante nel processo di maturazione.
E' stata una bella idea, la tua, di portare in viaggio anche il bambino. Pensa che esperienze forti gli hai permesso di fare!
Per le difficoltà con l' Inglese credo che debba allenare di più la memoria per riuscire semplicemente a memorizzare.
Non sapevo fossi andato anche a Sarnath e Bodhgaya. Quando hai descritto la tua casa, il tuo correre affannoso...ho ricordato quando sono stata tua ospite. Hai una casa accogliente, il tuo è un " disordine "creativo, quindi, non ti preoccupare troppo.
Mi fa piacere sentire che nonostante l' ansia, la situazione difficile che stiamo tutti vivendo, tu ti senta felice. Significa che hai trovato dentro di te dei punti fermi che ti fanno star bene.
Condivido l' importanza di ascoltare e meditare le Sacre Letture ed, aggiungerei anche, di essere aiutati a capire il simbolismo di molte parabole, frasi ed espressioni. Non tutti i sacerdoti sono in grado di farlo, purtroppo.
Mi fermo qui, perchè domani mi devo alzare prestino. Qui è tempo di vendemmia. Oggi sono stata ad aiutare dei cugini , in collina. La giornata era bellissima, ma il lavoro è stato un po' faticoso per il terreno molto ripido.Comunque stare all' aria aperta fa sempre bene.
A risentirci, con affetto,
Luigina

lunedì 15 settembre 2008

fiducia


Come potevamo non avere fiducia l' uno dell' altro, a suo dire, se ci conoscia mo oramai da quattro estati, abbiamo visitato insieme cosi tanto l 'India , secondo quanto raccontano ad amici e conoscenti i nostri filmati, la sua casa è piena dei giochi che ho regalato ai suoi bambini , è tutta pervasa dalla felicità che i "kilonà "arrecano a loro,
"Per Purti e Adyaj sei il loro " Babba", e più che un amico, per me " you are like a member of my family", cosi mi ripeteva il mio amico, mentre il dubbio, sottaciuto tra noi , a queste sue stesse parole iniziava a serpeggiare di nuovo.
Se egli confidasse nella mia forza interiore, si sarebbe recato al tempio di Hanuman con tutta la sua famiglia, per pregare per la quiete della mia mente? Mi avrebbe taciuto a gennaio che aveva acquistato un ciclomotore, sapendo della mia contrarietà ?E se io confidassi pienamente in lui, la mia mente si inquieterebbe forse di nuovo, venendo a conoscenza che tarda a riprendere il lavoro presso il suo hotel, mentre cede agli aiutanti metà dei guadagni del suo negozio di barbiere, perché esita a riprendere l'uso delle sue mani nel taglio dei capelli e nella rasatura?
Cosi per un suo guadagno mensile che è inferiore a quanto percepisco in un'ora, l' ho indotto a sottostare al lavoro defatigante - cui si sottopone per uno stipendio miserrimo_di fare ogni giorno la spola, tra Panna e Chattarpur, per procacciare dei clienti al suo hotel, sottrarlo al quale mi costerebbe ogni mese non più di quanto mi siano costate le scatole di colori che ho inviato ai suoi bambini, che il ticket di una delle mie visite mediche, che un kit di cartucce di colori per la mia stampante.
Ma se non lavorasse più per l'hotel, - è il veleno che insinua in me il dubbio,- dedicherebbe il tempo, che così ritroverebbe libero, alle cure dei suoi bambini, a sollevare la moglie dalla fatica di accudirli, o non infiacchirebbe ancora più nel differire letargico, nel cattivo esempio, per i suoi figli, di un "to take rest" sempre più duraturo?
Gli consentissi di attendere soltanto al suo negozio, pur senza lavorarvi più di tanto, potrebbe vegliare su Sumit, per la cui sorte è così timoroso, poiché il piccolo (più di tanto) non sopporta di restare in casa, vuole uscire e vedere, toccare di tutto, nella sua curiosità incessante che lo pone talmente a rischio perché egli non ha paura di nulla, ed avvicina a se tutto, l' uomo e la vacca per strada, ed ogni cosa porta alla bocca.
Reca ancora delle ferite ad una delle due dita che poteva perdere, quando alcuni giorni fa si è svegliato nel cuore della notte e a carponi, mentre ogni altro dormiva, ha lasciato il giaciglio, per infilare le piccole dita nella grata del coler.
(Trema, con il mio, il cuore del mio amico, nella consapevolezza di quanto siamo stati finora fortunati nella nostra impresa familiare, nel corso dei nostri viaggi, in un India ove le insidie e i pericoli giacciono ovunque in agguato.
E' nel mercato dove si è scelto pantaloni e t-shirt, è vicino al negozio dove abbiamo fatto gli acquisti dei giocattoli per i suoi bambini, che in Nuova Delhi è esplosa una delle bombe che sabato scorso 14 settembre hanno causato una ventina di morti)
Dio mio, fa che Ti ritrovi nel Tuo sguardo di amore per il mio amico, che cosi com'è , comunque egli sia, io lo accetti, a lui consenta, e gli apra il cuore e le braccia a quanto mi chiede in aiuto!

martedì 2 settembre 2008

happy birthday

Ieri , al telefono, quando egli mi ha
ricordato che oggi era il suo compleanno,














ed io ho intonato e ripetuto cantilenando l'Happy birthday, insieme abbiamo riso come non è mai avvenuto per tutto il tempo che in India siamo stati insieme.
Ed il mio amico avrebbe compiuto finalmente 31 anni? visto che ogni volta che in India per fare il biglietto ferroviario deve indicare la sua età, da più anni seguita ad indicare di averne sempre trenta.
Sono trentaquattro, mi ha confidato, finalmente.
Ed oggi, per telefono, da una sua cucina virtuale mi avrebbe inoltrato le pietanze del nostro pranzo in comune.
" Butter chicken?...Kajucurry? with aloo paratha?..."
In Italia, a distanza, nella mia realtà materiale avrei celebrato il suo compleanno recandomi invece da solo pizzeria, oramai con la sua sola compagnia ideale, concedendomi una birra per allietarci.
" Bevi una birra, almeno quando sei felice".
In casa, e nel suo negozio di barbiere, egli avrebbe invece mangiato dei dolciumi con i suoi bambini .
Nemmeno parlarne, di andare al ristorante. Sua moglie, Bimla, non vuole saperne di entrare in un luogo pubblico.
Nell' immediato futuro, " slowly, slowly", già i prossimi giorni come l'ho indotto a ripromettersi, si metterà a cercare una nuova casa, , dato che entro due, tre mesi , dovrà lasciare quella dove abitano.
"Con una stanza solo per Purti e Adjay", egli ha iniziato a vagheggiare ,














due materassi solo per loro, un tavolino che serva a loro da scrivania e per giocare, " a writing, gaming table":
senza dover fare sempre tutto in mezzo a tutti, e fra ogni altra cosa , come ora, - dormendo, giocando, studiando, facendo i compiti, colorando, o disegnando, disposti per terra o sulle stesse coltri del medesimo letto, che scompiscia Sumit,





























sullo stesso tavolo dove mangiano e a cui si radunano ospiti, nella confusione assordante in cui procede il continuo viavai , mentre il fragore del cooler, immancabilmente, vanifica l'audio della stessa televisione a pieno volume.