martedì 29 maggio 2012

A Sumit Sen ( 2007-2009), perchè rimanga vivo almeno nel mio cuore e di chi lo ha amato tanto.
"Come potrebbe la morte di un bambino essere per noi così mostruosa se non avessimo prima gustato la meraviglia della sua vita?
Come potrebbe il male farci tanto male se non avessimo prima udito la promessa del bene?
Fabrice Hadjadi Giobbe o la tortura degli amici, pg. 55 della traduzione italiana

La bellezza può essere della massima utilità se se ne riconosce la gratuità assoluta, come assolutamente gratuito è il bene. E la salvezza che salverà il mondo, secondo Dostoevskij è la bellezza suprema del più gratuito bene, che è la stessa bellezza del dolore innocente

domenica 27 maggio 2012

appunto anateistico

ciò che unifica la mia ricerca religiosa ed artistica, nella teoria e nella pratica- i miei itinerari di viaggio in India, inclusivi dei miei metro-tour in Delhi, per esemplificare, è la critica che l'esperienza del sacro e del bello siano incompatibili con il moderno, che -in forme ora postmoderne - siano una reviviscenza dell'antico o dell'arcaico o delle tradizioni rituali dei canoni liturgici o artigianali, che si vanifica immancabilmente al contatto con il moderno. Si veda la mia lettera critica a Dalrymple su Nove Vite, o nella mia Mantova il mio analogo distanziamento dal culto della "Mantova com'era" di Stefano Scansani.
Ritrovo invece posizione identiche in Ana-teismo di Richard Kerney

sabato 26 maggio 2012

terza egloga indiana

(Ed estate ed autunno si fondevano in desolazione ed ardore)
E d'aprile si fusero desolazione ed ardore
Dove tra le foglie riarse dalla fersa
Di giorno fulgevano i fiori di chheola sui fondali dei cieli,

nei pleniluni il chiarore delle auree messi alle traversate notturne
che al padre riconducevano il cuore dei piccoli tra le stregate mahùa,
distolti dal muto biancore del villaggio
dove s’aggiravano tra le sole luci di lampade
che ravvisavano i volti,
per i sentieri tra i campi
il rientro sulle biciclette in fila indiana
al di là dei coltivi dove in cerca invano dell’acqua della Devi,
si perse il cammino delle donne con le giare di javari
i giorni innanzi la domenica delle Palme nel Natale di Rama.
Con che amorosa violenza io ed il padre
incamminavamo i bambini alla menzogna educativa cui i giorni seguenti
li riallineavano in coro i testi scolastici,
“ Ministers, politicians, Judges
Occupy their post because they studied hard “

poi abbandonandoli per che intorti tormenti come i nodi dei rami,
nella megacity di ladri in cui stuprata per strada
la vita vorrà appendersi ad un cavo in stanza,
chiederà all’amico sgomento una qualsiasi morte,

senza che altri che il Dio nostro
in Delhi possa anche di questo perdonarla.-

“ma ora non farti più del male, siamo tutti qui
cantavano le loro anime di nuovo ad accogliermi,
non si maculasse ancora
e il cuore spirerebbe di nuovo l’azione di grazia,
nel loro sollievo che abbia placato il Dio scimmia
la puja nel tempio,
che più non accadrà di Chandu ciò che ne fu di Sumit,
tra i raggi della ruota
come lasciò presagire il piede del bimbo sanguinante ,



Al distacco del rientro
la fragranza rigogliosa del basilico nel vaso,
nei bagagli l'employement letter of Italian's teacher,
presso la stessa scuola d'ammissione dei bimbi, tutti quanti
che ha coronato le rinunce degli sforzi comuni,

Nè dica più l’eunuco “ Ecco
Che albero secco io sono

poichè il patrio scarto colà ne ha fatto una pietra d'angolo

Pur nel dolore, al poterli ancora carezzare
che ad ogni ora che passi l’indomani si faranno
a cinquemila,
seimila, settemila chilometri distanti,

Oracolo del Signore.
Quanto il cielo si sopraeleva su tutta quanta la Terra,
cosi le mie vie si sopraelevano
sulle vostre vie,
e i miei pensieri sui vostri pensieri”

a che la meta di ogni meta,
quando Chandù sia tra le braccia dell'amico che ancora lambisco,
e la scrittu tra i miei libri ne continui la Parola,
sia il ritorno che feconda la vita di ogni giorno.
nell’unità, Sumit, dell’invisibile vivo più ancora tra noi,





venerdì 25 maggio 2012

a Matteo, dall'Italia, ora

Ciao, sono Odorico, caro Matteo.
Rieccomi ora di nuovo in Italia, dove ho fatto ritorno più di due settimane or sono .
Spero che frattanto tua mamma abbia tratto benefici dall’intervento alla schiena, e che tu te la stia cavando nella ristorazione. E tuo papà?
Personalmente ho avvertito come te lo stesso clima deprimente rimettendo piede in Italia. La crisi e la sfiducia sono tali, che ogni fervore e slancio, ogni proiettarsi in avanti vi suscita sconcerto e isolamento..
Ho lasciato l’India, di ritorno da Calcutta, in un caldo torrido in cui il mio fisico si ritrovava benissimo.
Tacendo dei giorni sconvolgenti che vi ho vissuto, e dell’epilogo che essi hanno avuto in Italia, per le crisi mentali sconvolgenti che mi affratellano al mio amato amico indiano, vorrei solo dirti del lieto fine, riprendendo gli antefatti come li ho narrati invano a Valentino Giacomin, il co-fondatore delle scuole del Progetto Alice, senza ricevere neanche due righe in risposta.
“Dopo avere trasferito sulla via principale di Khajuraho il negozio di barbiere del mio amico, in un vano ben ridotto ma che assicura introiti ben maggiori , di comune accordo si era deciso di destinare la camera, ch’è rimasta vuota, ad ufficio per le attività che intendo tuttora perseguire in India, secondo i miei interessi conoscitivi e le mie predilezioni mentali. La mia aspirazione è di potervi insediare in futuro un piccolo centro culturale, il Bapu cultural tours, che vorrei finalizzare all’insegnamento della lingua italiana mediante la glottodiddatica, all’organizzazione di itinerari culturali nel circondario di Khajuraho - nel Madhya Pradesh e nella stessa Delhi-, che non rientrano nei circuiti della quasi totalità dei tours operators, a microcineforum, conferenze sul patrimonio artistico, ambientale e folk tribale locale et cetera et cetera. Ma quando tutto era oramai allestito, -il sito web ( www.bapuculturaltours.org ), lavagna bianca, printer, panche, mobilio elegante tratto dalla quotidianità indiana, posters e items interculturalmente allettanti, rivestimento dell' impiantito e ventilatore-, senza che nulla avessi ancora intrapreso, ben sapendo che mi occorreva procedere con i piedi di piombo, per non incorrere in sanzioni od espulsioni,- in assenza di licenze e dei visti necessari,- in contemporanea è puntualmente accaduto che insieme con la richiesta diffusa di poter apprendere l’italiano, e con l’interessamento concreto espressi da una scuola locale e da un tour operator, il cui ufficio è contiguo al mio, la voce è circolata più del dovuto insieme con la prevedibile malevolenza, ed è pervenuta al mio amico l’avvisaglia di lasciar stare tutto, per bocca di un ufficiale di polizia locale, che egli a mia insaputa ha tacitato con una bakseesh.
All' Ambasciata italiana in Delhi, la settimana seguente mi hanno fatto slittare dalla segreteria al centro commerciale e da esso all’istituto culturale, uno smistamento che è la prassi ordinaria del loro disimpegno operativo, come si è dispiaciuta nei miei riguardi Antonia Grande, quale terminale rituale del disbrigo.
L’unica avvertenza precisa che mi è stata manifestata è stata la sollecitazione a non intraprendere niente senza autorizzazioni, insieme con il consiglio di utilizzare il tempo che mi permane da trascorrere in India prima della mia partenza, il 9 maggio, per ottenere lettere di invito da scuole o agenzie”….
Tuttavia, caro Matteo, non ho smesso, nel frattempo, di dare lezioni ai soli bambini del mio amico, perché fossero preparati il più possibile al test di ammissione in una scuola di livello intermedio tra quello infimo dell’istituto di provenienza - dove imparavano solo a ripetere a memoria quello di cui non capivano niente, senza mai usare la loro intelligenza e la logica,-
e quello più elitario delle suore siro-malabarite che non li avevano potuti accogliere nelle loro classi, talmente povero ne era l'inglese, non che la matematica.
Mi sono staccato dal mio impegno, per un bel viaggio a Calcutta, solo nell’imminenza dell’esame di ammissione, - il 25 aprile-, che è andato davvero bene nel complesso: non è avvenuta alcuna retrocessione, il nipote del mio amico è stato ammesso nella classe superiore, mentre il figlio maggiore dovrà ripetere la stessa classe dell’anno scorso. Tik-è anche la bimba.
E quando sono stato di rientro a Kajuraho, su sollecitazione delle insegnanti della scuola in cui i nostri bambini sono stati ammessi, forse mosse a ciò dalle cure amorose che presto ai figli del mio amico, il "principal" mi ha offerto un posto di lavoro come insegnante di italiano, firmando una lettera di assunzione a decorrere dal prossimo 14 luglio, che può valermi- parola del console- un employement visa di un anno, con ingresso multiplo…

Al più presto
Odorico

domenica 20 maggio 2012

Quanto il cielo si sopraeleva su tutta quanta la Terra,

Oracolo del Signore.
Quanto il cielo si sopraeleva su tutta quanta la Terra,
cosi le mie vie si sopraelevano
sulle vostre vie,
e i miei pensieri sui vostri pensieri.

"Kailash, non dire ancora che hai un bad karma, l’ho pregato anche stamane, afflitto dalle sue parole di ieri sera :” Ajay stava piangendo tanto, perché sa ora del mio bad karma…”
“ We don’t know,.. noi ne sappiamo meno di Dio, ho soggiunto, facendo eco alle sue parole che in Khajuraho, quando mi ritrovavo ancora in India, erano in risposta alle mie considerazioni che se avessimo coronato il nostro auspicio di trasferire il nostro negozio di barbiere nel principale bazar del villaggio, il Golu market, ce lo saremmo ritrovati raso al suolo, come quasi tutti quanti i negozi che vi erano stati insediati, dopo che alcuni giorni prima il proprietario aveva dato seguito a una sentenza del tribunale che riconosceva a lui anziché alle autorità pubbliche la proprietà dell’insediamento
“ Ed ora- aveva concluso- sarei costretto a cercare un negozio in Bamitha o Chadnagar”
“L’anno scorso- stamane ho ripreso il discorso, in tal senso-, credevo di avere perso tutto, di non riuscire ad uscire dall’insegnamento e di arrivare al pensionamento, o di dovere restare chissà per quanto tempo ancora dieci mesi all’anno lontano da voi, mentre ora sono libero da tutto, e con l'employement visa per dieci mesi all’anno posso invece ritrovarmi tra voi…
In India ho sacrificato lungamente ogni prospettiva di viaggio, solo gli ultimi giorni mi sono recato a Calcutta, mi sono trattenuto a forza in khajuraho per preparare Ajay ed Ashesh all’admission test, e dal principale della scuola cui sono stati ammessi ho ricevuto la lettera di assunzione che tra meno di due mesi mi consentirà di essere di nuovo insieme in India”
Ed ora egli non lasci che chi ha parlato male a Vimala delle nozze della nipote di Kailash che è figlia di un sadu poverissimo, deprecando che avvengano perchè sarebbero contratte con barbieri di casta ancora inferiore, distrugga il suo futuro,l'avvenire dei nostri bambini e della nostra amicizia perché per il terrore di un intervento operatorio, di cicatrizzazione, delle iniezioni anestetizzanti, egli non riesce a porre rimedio agli atti autolesionistici che la sua cara povera mente ha inflitto al suo amato corpo, come io gli ho insegnato così tristemente a compiere, al suo cospetto più volte attentando a me stesso nella mia autodistruttività aberrante, ancora a Delhi, alcune settimane or sono, per il solo furto subito per strada della mia videocamera.
Mio Dio...e Kailash ieri sera seguitava a rendermi grazie di essere intervenuto al telefono in suo soccorso...