domenica 28 agosto 2011
al rientro, un giorno dopo l'altro
Un giorno dopo l’altro, nel loro succedersi, ci hanno già assuefatto alla nostra vita a distanza, riassorbendo l'impatto del “day after”, sabato scorso, lo shock di ritrovarmi tra le solite mura domestiche quando solo la sera prima la mia realtà fisica era la sua compagnia nel museo Nazionale di Delhi, al Qutab Minar, per la prima volta con lui in metropolitana, la sua presenza nella stanza d’albergo in Delhi cui Kailash mi era accanto nell’ordinare i bagagli e darmi le ultime raccomandazioni, e non trovavo altro modo di accomiatarmi da lui, di sospendere il dolore di perderne la vicinanza e il contatto sensibile, che di accedere via internet al mio conto bancario con il mouse che sostituiva quello che si era rotto nella nostra casa,e di comunicargli il solo estratto conto allarmante del mio viaggio in India , sottacendogli il senso di spreco che mi animava di rancore nei suoi riguardi. Poi nel percorso in cui siamo rimasti insieme fino all’aeroporto, ho deposto ogni mio risentimento, ogni mia avvertenza ed ammonimento solleciti e preoccupati, , e non ho fatto che chiedergli perdono di tutto il male che scientemente gli ho arrecato, nella bassezza della miseria che mi ha fatto talmente incrudelire, nuovamente, con una una persone inerme che dipende a tal punto dal mio amore e dal mio aiuto, ho concluso il nostro stare insieme con il ringraziarlo di tutto quanto egli ha fatto, per me, ed ha sopportato di intollerabile del mio modo di essere e di agire. Rientrato egli da Delhi il giorno seguente, dove nel Chandni chwok e nei bazar circostanti Pahargangi ha utilizzato le rupie in eccedenza, che gli ho lasciato, per acquistare un saree per Vimala, pantaloncini d’uso quotidiano per Chandu, "lady saman", articoli per signora più convenienti per il suo negozio , a Kailash questa settimana di apertura del nostro general store è stata bastante per avvertire che baratro possa essere il negozio che mi ha obbligato a realizzare al meglio, pur nella sua aggraziata bellezza confortante, con accanito dispendio pari a quanto voleva dilapidarvi dei suoi risparmi: il vero guadagno non supera per ora che poche decine di rupie, il villaggio è spopolato dei dalit sul cui pagamento o sul cui acquisto di rupie con le loro sementi Kailash faceva affidamento, giacchè quanti non permangono nel lavoro dei campi lasciano il villaggio per trovare lavoro come karighar, quali muratori, in Delhi e nell’Haryana, la sera mi telefonava in attesa che ai nugoli di mosche infestanti sopraggiungesse finalmente l’energia elettrica, nelle fasce orarie in cui era erogata, e le morti sospette di due donne l’hanno indotto a far lasciare il villaggio ai bambini che vi trascorrevano la ricorrenza del giorno natale di Khrishna, prima che dissenteria e vomito costringessero lui stesso a rientrare in Khajuraho, a che si allarmasse realmente per quanto può infettarlo, internamente, l’acqua che vi beve dal pozzo a cielo aperto, come e quanto avrebbe dovuto allarmarsi dell’infezione (d’acqua piovana) che da Chandu, di cui ha deturpato tutto il volto,come una lebbra si è trasmessa ora alle mani di Vimala, mentre ho dovuto apprendere da Ashesh, che Ajay per il linfonma residuo resta lontano da scuola. Ieri Kailash ha inutilmente girovagato tra Bamitha e Rajnagar senza trovarvi una ulteriore filtering water machine, da disporre nel negozio del villaggio, innanzitutto per sé e per i nostri familiari, quando vi sopraggiungano, con i soldi che gli ho prontamente trasmesso. Mi è difficile ritrovare un cuore docile con cui parlargliene, se penso a quanto si faceva sordo, e non voleva saperne, ogni volta che in India gliene ho sollecitato l’acquisto, a come e quanto gli ho parlato inutilmente di provvedere ad una doccia nel cortile, ad assicurare almeno un materasso su cui far dormire ogni nostro bambino , a come non ha inteso qual è il nostro solo e vero tesoro, neanche dopo la morte del nostro Sumit… Sempre più ho avuto frattanto la fortuna di ritrovare al telefono Ashesh, che mi ha rivelato i retroscena, e che mi ha indicato le pagine di studio che sta affrontando con Ajay, sul manuale di cui dispongo di una copia. per "aiutarli in linea-" Dove tutto è classificazione e solo scienza della sola materia, non compaiono altri miti o leggende che di Pandora il vaso, i complementi risultano essere”phrases”, e “ which”un verbo ausiliario.
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