domenica 17 gennaio 2010

Al rientro dall India

Al rientro dall India, da ciò che vi ho vissuto e constatato, da quanto vi ho ricomposto e lasciato finire a pezzi, dalla consolazione e dai turbamenti desolanti che vi ho arrecato al mio amico, si è fatto un cratere dai bordi inavvicinabili anche solo l' evocazione della nostra sventura, nel sentimento incombente, che lascia il fiato senza respiro, che la nostra vita sia finita a rotoli nei secoli dei secoli.
La maturità residua mi richiede ora la resa e la sottomissione remissiva, che abbandoni ogni progetto e ogni residua illusione di poter assicurare più benesseere e vita, per lasciare che le cose seguano il loro inevitabile corso mediocre o fallimentare.
Non una dawa, un ristorante, ma una bufala e un pezzo di terra da coltivare a orto è il mio lascito a Kailash, che lo relegherà sempre di più a vivere e ad inselvatichirsi con la sua discendenza nel primitivismo del suo villaggio castale, mentre Ajay dovrà soccombere a un insegnante serpente , all ignavia a porre rimedio alla sua dislessia dell intera categoria di tutti gli insegnanti locali, e Purti crescerà in odio a me stesso e con un cuore di ghiaccio, che conosce solo le copiose lacrime dei suoi capricci.
Eppure, in tanta mortificazione,resta infinito l' amore quanto il dolore, solo che ripensi a quegli occhi che mi fissavano così gioiosi di vivere....

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