giovedì 21 gennaio 2010

In fondo

Caro Valentino,
grazie, infinitamente, della cura che ti prendi del dolore che mi unisce alla mia famiglia indiana.
Ora il mio amico ha la mente più calma, sembra avere raggiunto un equilibrio nella sua vita d'ogni giorno, ma anche se adesso si interessa delle stesse elezioni locali, ciò che ha vissuto e che sta vivendo non ha molto a che vedere con la tua rappresentazione di come gli indiani affrontano la morte.
Anche nel racconto di Guy de Maupassant, La paura, che stamane ho ripreso in classe, a proposito degli orientali si dice che per loro la vita non conta nulla, che per parte loro “ si è subito rassegnati”; ma così non è e non è stato affatto per il mio amico indiano, né per sua moglie, dopo quanto “ è successo”. Secondo quanto egli è stato in grado di dirmi ed ho raccolto sul suo conto, e stando a ciò a cui io stesso ho assistito, Kailash, dopo che è mancato il nostro adorato bambino, ha lacerato e ridotto a brandelli abiti e scarpe, ha distrutto il cellulare, ha fatto a pezzi migliaia di rupie, frantumato due pietre contro il suo capo, ha addentato per la gola lo zio e il fratello, è giunto a dare uno schiaffo a suo padre e sua nonna, lui che ritiene i genitori più sacri degli stessi dei, nella sua abitazione ha fatto un vuoto generale....
Kailash, che mai, prima di allora, aveva mai compiuto di reattivo alcunchè del genere...
E tali referti non mi hanno sconvolto quanto l'infinita tristezza con la quale , quando ho sistemato ogni mia cosa nella stanza in cui ero solito giocare con il nostro amato bambino, è sopraggiunto e mi ha detto che potevo sistemare le mie cose su ogni ripiano, dal momento che non c'era più chi potesse scompigliarle o distruggerle!
Tuttora egli e la moglie non riescono a dormire da soli, debbono dormire sempre accompagnati, e ciò che tu consideri che sia il “dimenticare” per Kailash è stata la rimozione di ogni reminiscenza cui è stato obbligato per sopravvivere.
Anch' io non ho potuto fare altrimenti, negli ultimi tempi, quando il sopraggiungere del ricordo, impresso in immagini fotografiche indelebili, mi ha lasciato senza altra vitalità che il respiro e il battito del cuore.

In lui la forza della disperazione si è così convertita nella elaborazione della sua stessa potenza di resistenza , in un'istanza sovrapersonale che lo custodisce nei miei stessi confronti, lasciandogli credere, com'io voglio credere, proprio quanto più la sua vita è apparentemente sventurata e in preda alla negatività, di essere "a very powerful man", dotato di poteri straordinari dal contatto che intrattiene con cinque divinità e con lo spirito tutelare del suo bambino, ora in cielo e più grande di noi, che lo ispirano e soccorrono.
Oppure si affida alla credenza che Egli stia rivivendo in Chandu, che ora ha sei mesi.
Luigina mi ha detto con semplici parole che ci vorrà molto tempo per lenire un simile dolore. Concordo con tale verità. Sempre che il tempo lenisca e non inasprisca.
Quanto a tua sorella, trovo ammirevole il suo destino.
Davvero, Vorrei anch'io finire così, cedendo a tutto.
Sono troppo disperato per come il mio talento è andato perduto nell' insegnamento.
Sai qual è l unica richiesta per chiedere la quale alzano la mano i “ miei studenti”?
“' Posso ...uscire, profe(ssore)”?
E la mia epigrafe tombale!
Love
Odorico

1 commento:

Anonimo ha detto...

Prof, ho letto e riletto la lettera che mi ha consegnato stamani, e per curiosità, sono entrata nel suo blog in cerca di altre informazioni sulla sorte del protagonista della lettera. Avevo già sentito parlare da alcuni miei compagni di questo, perché anche su facebook, lei aveva citato questo bambino; ma in realtà quello che i miei compagni riferivano alla classe, era enfatizzato in maniera estrema, e mi dispiace molto dirglielo, ma ci sono state anche delle prese in giro, e ci tengo a precisare, non da parte mia. Non le dico chi è stato ma lei potrà già immaginare, dati gli elementi che vi sono nella mia classe, chi è stato. Oltre a questo, sono rimasta letteralmente esterrefatta da quello che ha scritto nella lettera, oltre a quello che scrive, che sicuramente immagino che quello che prova, sia al limite della sopportazione; mi ha impressionato come lo scrive. Le faccio i miei complimenti, per quanto possano contare, perché lei ha davvero un grande talento per la scrittura, ed è sicuramente sprecato in una scuola come l'ITC; mi chiedo perché lei non sia andato ad insegnare all'università, lì sicuramente avrebbe avuto molte più soddisfazioni lavorando con persone più mature e avide di sapere. Tra l'altro, ho notato molte cose di lei, mi dica se sbaglio, e non s'offenda, ma lei è ipersensibile e alcune volte, molto insicuro di sé stesso, e per questo vulnerabile; me ne accorgo quando mi chiede un parere non appena ha ripreso qualcuno, e questo l'hanno notato molti altri, che invece di rispettarla, si sono presi la libertà di approfittarsene. Le rivelo una cosa che molti miei compagni non sanno ancora di me, e che non voglio dire per paura di essere presa in giro, AMO leggere, e a casa ho una libreria personale con i 200 libri che ho letto da 3 anni a questa parte, e adoro scrivere, ma questo penso che l'abbia capito dai temi che faccio. Detto questo, la saluto, e credo che anche se mi sono firmata anonima, lei capisca chi sono. A domani prof, e non si dimentichi di portarci le nostre verifiche!