domenica 4 settembre 2011

l'elusione felice

Oggi a rispondermi c’era in casa solo Ashesh. Kailash era stato a Chhattarpur come mi aspettavo, ed ora si trovava nel villaggio natio, il che mi ha sorpreso. Per gli ultimi accertamenti, gli esami del sangue e delle urine, Kailash era dunque tornato dal dottore che ieri gli aveva fatto le radiografie che lo avevano tranquillizzato sul suo stato di salute. Niente d’allarmante era all’origine della diarrea e delle vomizioni che l’hanno debilitato, l’ambulatorio era affollato di gente che aveva accusato i suoi stessi sintomi, ma che smettesse di consumare gutka o tabacco, il gutka poteva sostituirlo con chiodi di garofano, foglie di pan.. Gli esiti degli esami del sangue e delle urine devono essere risultati particolarmente confortanti per Kailash, al punto da sveltirne il rientro al villaggio, forse per installare nel negozio il nuovo depuratore d’acqua che ieri ha acquistato in Chhattarpur., abbreviandone il protrarsi della convalescenza. fleboclitica. Nonostante le poche rupie che in questi giorni racimola in ambo i negozi, anche quando eravamo entrambi in apprensione per il suo stato di salute egli era confidente nel suo futuro, il giovane che si fa attendere per subentrare all’altro barbiere resta affidabile, a suo dire, e anche se il nostro piccolo general store tutto il giorno rimane deserto, è speranzoso che i dalit sopraggiungano numerosi tra un mese, quando disporranno come mezzi di pagamento dei semi di tilli, di soia e di lenticchie nere e verdi che avranno mietuto e raccolto. Io resto invece gravato dalla voragine che si è aperta nei nostri conti , dall’incremento del divario tra quanto aumenta il costo della nostra vita e quanto si riducono i miei emolumenti e i suoi infimi ricavi, dalla realtà della quale la sua mente sa, felicemente, come eludere ancora una volta il rendiconto

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