martedì 8 ottobre 2013

abbozzo di una ottava ecloga indiana

 
Come potei, già una volta,
levare su di te la mano,
serrarti la gola,
dirti di volerti morto, anima mia,

quando tu sei la mia vita e l’amor mio,
e così di lontano
non so pensarti che con viscere trepide
nel al tuo impigliarti ogni giorno nella ruota del dharma nell’afflizione che stride,
e il tuo “ bad Karma” che mi squarcia ( come ti inasprisci)
sentendo la tua vita senza scampo e senza senso,
il tuo “ bad Karma” che mi lacera in petto,
e ritrovi riavverti e la tua vita è senza scampo e senza senso,
anche ora che con il tuo nuovo tuk tuk, alla sua guida sicura,
(a prezzo in contanti di che lacrime e sangue della follia d'amore )
a prezzo in contanti di che follia di lacrime e sangue,
hai la dignità di un lavoro e un qualche guadagno,

“whats’ news? it s raining, raining, raining,
only raining,
mi ripeti allora al mio ripetermi,
in khajuraho everyday are the same things,
the same market, the same business with the tourists,…
You know, lo sai,
(that )they don’t respect me, that if I speak true,
instead they pay money, money, money( to the travel Agency,
and don’t see nothing, nothing, nothing,..”
finchè, oasi radura di luce,
trovi un po' di contento nel nuovo tran tran
I lose fuel, time, going every day slowly to the railway station
but I safe my life, my tuk tuk autoricksaw”

“And Chandu, my love?
He’ s asking you cycle,..”
Cycle!”, come mi grida la sua voce al telefono
prima di non volerne
già più sapere di me, che sono il suo baba,
nella terra dove straniero
oramai avrei ucciso un uomo per una scalfittura,
un ragazzo per un mio livido,

di ritorno dove anche ogni mite ha voce di lupo,
all'arrivo per mare di altri ancora che cercano scampo (di chi cerca scampo )(tra i resti cadaveri),
in infelici tempi di agonie satrapiche /di satrapi
che prima che le tasche svuotano l'anima
che svuotano l'anima ridotta/ prostrata in miseria,
assetandola di vendetta al loro sotto il (loro) ricatto
al gravare cumularsi per il cumulo più ancora dell'afflizione dei torti
nella cui morsa più ancora la stringe,

Solo che risenta la tua voce accorata
e quanta più luce ritrovo nella tua vita di stenti,

e allora tu parlami ancora
di come al sesamo si apre la bocca che schiude il seme
nel timore che si perda /che può perdersi nel fango (del terreno )se la pioggia continua,
di come la luce si è spenta di nuovo sulle nostre parole,
sulla tua cena di solo mango pickle e un po di chappati,
ch'io approdi ancora ai tuoi lidi d'amore
quando nelle tue parole sento inumidirsi frusciare scorrere schioccare la lingua
della tua bufala che lecca il suo nuovo Lalosha,

e lo sbadiglio lenisce (impasta)la tua ruvidità di modi,
For other things we speack more tomorrow,

See you later, Kallu, “

See you later”.

 abbozzo originario

Come potei, già una volta,
levare su di te la mano,
serrarti  la gola,
dirti di volerti morto,  anima mia,
quando tu sei la mia vita e l’amor mio,
e così di lontano
non so pensarti che con viscere trepide
nel tuo impigliarti ogni giorno nella ruota del dharma nell’afflizione che stride,
il tuo “ bad Karma” che mi squarcia
il tuo “ bad Karma” che mi lacera in petto,
“whats’ news?  it s raining, raining, raining,
only raining,…
the tourists
that don’t respect me, if I that speak true,
they pay money, money, money,
and don’t see nothing, nothing, nothing,..”
“And Chandu, my love?
He’ s asking you cycle,..”
“ Cycle!”, come mi grida la sua voce al telefono
prima di non volerne

già più sapere di me, che sono il suo baba, 


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