venerdì 9 dicembre 2016

Tra le nebbie in cui esala il mio fiato


Tra le nebbie in cui esala il mio fiato
Anche dal pentolino che qui ebolle
Vedo levarsi quel fil di fumo,
Ed io sempre più mi sento
Una Cio- Cio- San votata al suo harakiri
Si nega il console all’appello,
Si nega al telefono anche il mio piccolo Iddio,
Incolleritosi nella ricerca in lacrime
Di un perduto bottone,
E l’amico che intenta ? di che gli è possibile
Perch'io possa almeno rivederli in videochiamata,
Di che può sedarmi (Sedandomi ) uno strazio, irriso,
Che non trova più appigli

Alla chiamata del vuoto.

versioni antecedenti

Tra le nebbie  in cui esala il mio fiato
Anche dal pentolino che qui ebolle
Vedo levarsi quel fil di fumo,
Ed io sempre più mi sento
Una Cio- Cio- San votata al suo harakiri
Si nega il console all’appello
Si nega al telefono anche  il mio piccolo Iddio,
Incolleritosi nella ricerca in lacrime 
Di un  perduto bottone,
E l’amico intenta ben poco di che gli è possibile
Perch'io possa almeno  rivederli in videochiamata,
Sedandomi  uno strazio,  irriso,
Che non trova più appigli
Alla chiamata del vuoto.




Tra le nebbie  in cui esala il mio fiato
In cucina Sulle piastre, in cucina,
Anche dal pentolino che ebolle
vedo levarsi quel fil di fumo,
Ed io sempre più mi sento
Una Cio- Cio- San votata al suo harakiri
Si nega il console all’appello
Si nega al telefono anche  il mio piccoli Iddio,
Incolleritosi nella ricerca
di un del perduto bottone
Un Chandu incollerito che non vuole rispondermi
nella ricerca del perduto bottone del capo che il padre
gli ha appena comprato con l invio dei miei soldi
E l’amico fa niente o intenta ben poco di quant è a lui che gli è possibile
Perch io possa almeno  rivederli in videochiamata,
Placandomi sedandomi  uno strazio cui le acque in piena, , irriso,
che non trova più appigli
che all’altezza del piano,  l’appiglio di una corda,
la soda caustica fumante
sono la sola speranza che rechi un termine

alla chiamata del vuoto.

Nessun commento: