kandarya mahadeva
Come i vostri
picchi
Ed è un’ascesa,
un precipizio, una rinnovata ascesa,
in frantumi e
rotoli di un’impervia quiete
(come i vostri
picchi ed è un’ascesa e una discesa
sempre, mio Dio,
che la
colluttazione tra le nostre follie non sia
la fine di tutto,
che nell’essergli amico
non debba ridurmi ai divenire i resti umani
di chi (mi) ha accalappiato nella sua assenza di scampo,
dove che squarci
di luce infinita
sono nel
farmi il mastro Geppetto del mio incantevole Chandu,egli ch'è solo un ladro del mio cuore.
Sulle rive del Brahmaputra, in un gothul
ma in quale India
mai sprofondare in un sogno
dal suo fondo
ancestrale
come da
un’infanzia ancor viva// risorta
chi vagheggia
l’apsara che ad uno specchio
sembra che usi a
scrivere un pennello
e pur intenta
ella al bello gli rammemori
che vivere
bene è più che scrivere meglio
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modificata il 1 marzo 2014
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modificata il 1 marzo 2014
"Tiger ! Tiger “
addita Chandu,
nel gioco
continuo di farmi paura
e tutto l’amore
per lui di cui sono ispirato,
a lui di ritorno, al loro conforto di voci,
dall'impeto del Gange alla schiusa dei monti,
non una delle aarti,
intrepide luci,
superstite al varco dei flutti,
alla loro fede nella mia luce del cuore
sentendo che l'amarli sino alla fine
a lui di ritorno, al loro conforto di voci,
dall'impeto del Gange alla schiusa dei monti,
non una delle aarti,
intrepide luci,
superstite al varco dei flutti,
alla loro fede nella mia luce del cuore
sentendo che l'amarli sino alla fine
è tutto quanto di
cui la mente è ancora capace.
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