domenica 14 luglio 2019
In attesa dei monsoni riscrittura
Ieri sera, finalmente quando in India era già notte, Kailash dalla reception dell hotel in cui si ritrovava di turno poteva dirmi che mi stava parlando mentre di fuori pioveva, non a dirotto, per verità, ma nemmeno poche gocce, piuttosto un piovasco continuo e regolare. Nei giorni scorsi avevamo presagito l’ avvicinarsi della stagione delle piogge da est, a poco a poco, sempre più verso l interno del Madhya Pradesh, oltre Indore prima in Vidisha, poi in Shivpuri, pur senza toccare Bhopal, mentre in Mumbay da giorni già pioveva a dirotto. La siccità era diventata implacabile, mentre i giornali indiani non parlavano che di mondanità e politicantismo. E’ da anni che in India i monsoni ritardano e non portano tutta la pioggia tanto attesa, che con i fiumi e i bacini d’acqua, i talab, calano le falde acquifere.
Kailash mi era venuto raccontando di come avesse dovuto differenziare e razionare l’acqua non potabile, assegnando ai bisogni igienici e alla pulizia della casa quella che si poteva attingere ancora vicino al talab, alla cottura degli alimenti l’acqua pompata a una fontana più interna.
E con gli uomini gli animali a patire l’arsura, che lasciavano la giungla o i loro recessi per avvicinarsi alle dimore dei villaggi. Era bastato un po’ di acquerugiola, nella siccità, perché due cobra avessero raggiunto la verzura dei giardini dell’ hotel, e per giorni le scimmie langur avevano fatto visita alle cucine del ristorante. “ Ti attaccano, avevo il bastone per affrontarle”. Ora Kailash era invece alle prese con i grilli che balzano e si infilano dappertutto, sin dentro la biancheria intima.
Pur nella gran calura le suore della scuola di Chandu sono state di una fermezza incrollabile nell’iniziare le lezioni ai primi di luglio seguitando a imporne lo svolgimento dalle sei e mezza del mattino fino alle due del pomeriggio, al che io ho invitato Kailash a consultare un dottore sullo stato di salute e di resistenza fisica del nostro scarno Chandu, ripetendogli che la scuola deve essere per i bambini e non i bambini per la scuola. Del resto le autorità stesse avevano invitato i dirigenti delle scuole a sospendere le attività se l inclemenza del caldo fosse stata proibitiva, nel timore che si possa ripetere la catastrofe del Bihar, dove oltre centro trenta bimbi sono stati le vittime di un’epidemia ancora in corso.
Per Poorti le scuole sono ugualmente iniziate ma mancano ancora i libri di testo, troppo ha tergiversato il principal nello scegliere quali adottare. Per Ajay se ne parlerà al suo ritorno da Daramsalah nella seconda metà del mese-
Quale che sia l'andamento delle piogge, ai primi di luglio è cessata dì incanto la stagione dei matrimoni tra i membri delle varie caste, e d'ora in poi sarà il tempo solo dei matrimoni di adivasi e dalit., la pioggia benedicendo i coltivi ma non gli sposalizi. Sarà anche il tempo che i sadu itineranti si pongono a riposo in un luogo prescelto per rimanervi fino a Diwali, nel quale potranno raggiungerli da ogni parte dell India i loro devoti.
Il sadu jain che l’ anno scorso ha miracolato economicamente Khajuraho ora si trova nei pressi di Jabalpur, e qualora anche se ne staccasse, pare che sia intenzionato a raggiungere piuttosto Baldeogarh presso Tikamgarh.
Per Kailash la buona notizia di questi giorni è stata, comunque sia.che finalmente il proprietario dell’hotel ha fatto pervenire da Jabalpur un impianto elettrico, e non più a legna, per il riscaldamento dell’acqua nelle stanze, sicché lìamico non dovrà più risvegliarsi tre, quattro volte per notte, per avvivare il fuoco nella vecchiaia caldaia.
Una gran fatica il sistemare il nuovo l impianto risalendo fino a al piano più alto, altri costi su costi , , quelli dei tecnici venuti da Indoore per metterlo in funzione, che hanno invelenito il proprietario
Nel frattempo mediante Whatsapp il mio amico l’ ho portato a spasso con me una prima volta tra i murales che adornano il quartiere di Lunetta della mia città, a dire il vero il suo ambiente più cosmopolita, che” a chota Chandigar è”, che è una sorta di piccola Chandigar, avrei potuto dirgli a commento, dato che è stata costruita secondo gli stessi stilemi architettonici e urbanistici con i quali LeCourbusier ha fatto edificare la capitale indiana di Chandigar. Una seconda volta si è invece ritrovato con me a Roncolo, Runckelstein, presso Bolzano, dove mi sono recato a vedervi gli affreschi che sono l unico antecedente reale che si sia conservato di quelli di Pisanello in Mantova, nel Palazzo Ducale. Dalla torre gli ho svariato le immagini delle pendici dei monti circostanti, di una pieve più in alto, prima di San Genesio, di un altro castello o “qila” più in basso, su uno sperone presso il corso del Talvera, di cui poi gli ho mostrato le acque schiumanti tra i massi, al termine della ripida discesa dal castello lungo tutta la quale mi ha accompagnato. “ Il verde che vedi tutt’intorno sono coltivazioni più in alto di uva, più in basso di mele”
“ Di mele come nel Kashmir, nell’Himachal Pradesh”
“ Si, come tra Simla e Manali”.
Kailash l’ho videochiamato di nuovo quando in aperta campagna mi trovavo già in prossimità di Mantova, perché vedesse l’arrivo in stazione tra i laghi.
L’ora era per lui tarda, ma l’amico ha voluto seguirmi in stazione, mentre raggiungevo casa. Gli piaceva il profilo lineare degli edifici, si meravigliava della quiete del nostro presunto traffico per le vie urbane, che in circolazione vedesse solo automobili e pedoni, quasi tutti stranieri.
“ Ma, è sbottato ad un punto, negativamente sorpreso- finora non ho visto nelle strade bufali e vacche”
“Kailash, gli ho sorriso, i soli animali che puoi vedere qui liberi sono le anatre lungo il corso d’acqua che ti mostro- era il Rio- e i piccioni che ne salgono al cielo lungo i muri della chiesa accanto” Gio dopo l’avrei condotto con me nella piazza della Basilica di Sant’Andrea.
Solo pedoni e ciclisti di transito, nella zona a traffico limitato, e lungo le scalinate della Basilica della gente locale e dei residenti stranieri a sedervi., un pakistano con cui ha interloquito, delle donne in salvar kamis sue coetanee con i loro bimbi.
“ E’ come il Durbar di Kathmandhu, mi diceva, memore dei nepalesi che aveva visto raccogliersi a parlare e discutere lungo le gradinate delle pagode che poi sarebbero crollate nel corso del terremoto del
Ma quelle torri sono come il Qutab minar, c’è anche una chattri, mi diceva della cupola di Sant’Andrea, delle torri del Palazzo del Podestà e di quella dell’orologio
It s very nice, sei davvero fortunato a vivere in una città così bella.
Ieri, poi, di sabato, mi è giunta la richiesta di amicizia in face book di Chandu. Al mio amore di bambino ho inviato in risposta una sua fotografia in cui si eleva in preghiera sulle spalle di Mohammad, la richiesta se conosce Minecrafts, quale gioco gli piaccia di più, “ PUBG” mi rispondeva via Whatsapp, per comunicare con lui nel suo mondo virtuale. E la mia vita in lui ha ripreso a farsi un sogno colorato
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