martedì 23 ottobre 2007

my son has born



"My son has born", il io amico indiano mi ha annunciato al telefono con solennità .
E' nato trenta minuti prima che me lo abbia annunciato, quasi un'ora fa.
Domani egli andrà da un bramino per l' imposizione del nome. In ospedale sono rimasti con la moglie suo fratello, la madre. Non poteva lasciare da soli Puti ed Adjet.
Intanto è festa grande nelle sue stanze, nel suo cuore, per Puja ed Arti, le figlie adolescenti del proprietario della sua casa, che hanno assistito sua moglie durante l' intera gravidanza. Dall'hotel in cui tra una decina di giorni K. riprenderà il lavoro, seguitano a giungergli le telefonate di felicitazioni.
Il mio amico si è quindi congedato al telefono prima del solito, per andare a comperare nuovi dolci da distribuire ai convenuti .
Ma il party più grande per festeggiare il suo bambino intende riservarlo a me, quando sarò di ritorno in India quest'estate.
Ringraziandolo, l'ho dovuto pregare più volte, al telefono, di destinare quel denaro al primo gradino che per il suo nuovo bambino è ora infervorato a scalare, per iniziare finalmente, passo dopo passo, la sua ascesa sociale e diventare " rich and successful person"
"Oramai ogni problema per me è finito" ha sospirato.
Che lo creda, e ne assapori il sollievo, il mio caro amico, e sia " happy, happy, very happy".
Congratulazioni K., i miei migliori auguri a te, alla tua sposa, che finalmente si è sgravata, alla nostra famiglia che si allarga.

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