martedì 16 ottobre 2007

Navaratri




16 ottobre 2007



L'estate sta sopravvivendo a se stessa, estenuandosi in un incantevole autunno, la cui serenità, di un azzurro profondissimo, trama crepitante il fogliame degli alberi, di cui la luce soffonde le opulenze vegetative, cedendo ogni sua crudità ai primi nudi profili di rami e di tronchi.
E' imminente una perturbazione che precipiterà, a giorni, la meravigliosa sospensione estiva in un inverno anticipato, ed io non intendo che l'animo ne anticipi l'arrivo alterandosi per le contrarietà che lo inquietano, voglio piuttosto, in tale grazia luminosa, assaporare i frutti tardivi delle gioie che mi concedono le circostanze presenti, le amicizie che vivo, gli impegni intrapresi.
Dalla Cina dopo più di due anni ha ripreso a scrivermi Appel Wang, di ritorno dal Giappone.
Le chiederò, quando le risponderò di nuovo, come abbia trascorso il festival di metà autunno, lo scorso settembre, quando a metà dell'ottavo mese, del calendario cinese, la luna è al suo massimo splendore
Credo che la stagione sia più inoltrata nel remoto Oriente, se in Jilin Peter già si lamenta di quanto faccia freddo.
In India, a quanto mi viene dicendo Kallu, una lieva frescura mitiga la calura, ch'è ancora infestata di mosquitos, della festa in corso di Navaratri,
le nove notti in cui si celebrano le nove manifestazioni e parvenze di Durga,


















































la Dea Madre ch'è lo Spirito di Sapienza in cui il Verbo si fa operante nel mondo.





























In tre templi, ogni mattina alle cinque, Kailash ora si reca a pregare ogni giorno, fino a che sia Dussehra, nel tempio di Durga ch' è presso l'aeroporto di Khajuraho, nel vicino tempio di Shiva, nel tempio di Durga ch' è accanto a casa sua, per assicurarsi il "good kharma" che ne faccia il degno padre dello small baby oramai nascituro. E potere raggiungere il Nirvana e trovarvi la Vacca, anzichè il Cobra, che lo faccia rivivere in un'esistenza migliore.

"Sto cambiando tutta la mia vita. Ho bisogno per questo di sempre più "good Kharma", così Dio mi aiuta e dà un buon futuro a me ed ai miei bambini, potrò avere successo e denaro nella vita. Ma ho già " very good Karma". Il buon Kharma che Dio mi ha dato un grande amico come te".
L'altro ieri, domenica sera, gli ho comunicato l'evento che ha talmente esaltato la mia felicità attuale, che nella "jungle" della boscaglia oltre i laghi della mia città, sia riapparsa nel fulgore festivo la carissima gatta che credevo già morta, poichè dallo scorso gennaio ne avevo perduto ogni traccia.
Quando gliene ho parlato, Kailash mi ha detto del cane randagio che gli fa festa ogni volta che si reca al villaggio, seguendolo dovunque.
"Se vado al lago mi segue al lago, se vado al fiume è lì con me, , mi segue fin dentro la toilet.
Egli sente se hai "good kharma. E se gli fai del bene, se gli dai del cibo, tu ricevi da lui "good kharma", ti può guidare nelle tenebre quando ti rechi al fiume".

E' così vivida la luce delle parole del mio amico, c'è in esse tanta fede e felicità , nonostante tutto, che voglio credere alla loro forza, riporvi la mia speranza, e fugarvi il tremito in cui il cielo della mia anima già si vela, la stagione mite ha la recrudescenza di un brivido, in un ansito, come nel mutamento che mi annuncia il mio amico non ravviso uno spirito reale di iniziativa, alcuna intrapresa di fatto, e non riesco aintravedere che il conforto, restando in attesa, di potere sempre più confidare in me, nell' aiuto di chi, come il suo "house's owner", sia con un cuore pari al suo.

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