domenica 10 ottobre 2010

in attesa

Nell’attesa
Resto in attesa che Kallu mi chiami. Temevo che alcunche di terribile ieri potesse succedere , che la pioggia rovinasse il raccolto del sesamo, e che Kailash dovesse piangere sulla sua sorte di essere nato povero e sventurato in questa e ogni vita futura. E la sventura ieri è calata di nuovo, anche se non ha colpito la sua stretta famiglia, come al telefono egli mi ha anticipato perchè non mi angosciassi, pur se l’ha raggiunta al cuore di nuovo.
Mi ricordavo il fratello di sua cognata, che alcuni inverni or sono mi aveva tagliato i capelli e insanguinato le guance nella rasatura? Che neanche un anno fa si è sposato?
Ieri gli è nato un bambino di otto mesi, ed è morto la stessa giornata. Con il fratello Manoj Kailash si è recato all’ospedale di Chhattarpur ed ha fatto ritorno solo sul tardi, per questo ieri non era al telefono.
“ Non è nato al termine dei nove mesi, non è nato forte come Ajay, Purti, … Ashesh., ha detto, citando il nipote in luogo di Sumit.
" Era debole in tutto il suo corpo, il dottore gli ha dato l'ossigeno, ma dopo un'ora e mezza non aveva più vita."
E non è mancato chi si è riferito a tutto quanto gli è successo, per lui di innominabile, talmente nella sua mente è tornato presente.
“ Ma ciò che mi è successo è stato più grande,- ha come rivendicato il mio amico- lui ( Sumit)non aveva solo un giorno, già giocava e scherzava, mangiava i tuoi spaghetti, …”
“ Lo so, lo so, Kallu…”
"Ma ora la mia mente è più quieta, anche se preferisco parlarti più tardi”
Quindi con il confessore, per riaccostarmi ai sacramenti e trarne più forza, alimentandomi di una loro spiritualità trascendente lo stesso cristianesimo, confidavo che non posso avere fede che in un Dio che è Amore e che mi vuole libero, ma che non può impedire pertanto che mi accada e che io soffra di tutto, senza mai intervenire che in noi come Spirito nel succedere delle cose di questo mondo
Ma egli non comprendeva lo sgomento e l' apprensione continua che questo mi suscita, il tremore che solo così, possa avvenire che tutto sia grazia
“Dio non ci fa mancare di nulla“, mi ripeteva il frate, alludendo alla sua chiesa che secondo l’ordine francescano seguita a vivere della sola carità dei fedeli.
Come potevo ripeterlo, mi chiedevo lasciandolo, a chi come Kailash ha perduto suo figlio, il prediletto divenuto il mio stesso bambino, al mio cuore straziato che Sumit, colui che fu l’ incanto dei nostri giorni, non potrà mai essere il fanciullo,il ragazzo e l’uomo che avrebbe potuto diventare.
“ E' in te, se è Cristo che in te vive, che il Suo aiuto non gli verrà a mancare”,” E' in te che Egli opera su di lui”, ho sentito allora dirmi nel farmi in ascolto, e così parlandomi il mio Maestro interiore, mi sono accostato di nuovo all’altare.

Nessun commento: