mercoledì 15 giugno 2011

chandra grahan


Stasera, avventurandomi a digitare il suo numero , certo che fosse disattivato, ho sorpreso Kailash ancora sveglio nel cuore della notte. Era a causa del chandra grahan, dell’eclisse di luna che seguiva per televisione, ove apparivano le scene delle puja e delle immersioni che in concomitanza con la scomparsa della luna si compivano nel Gange ad Haridvar, Varanasi, Calcutta.
Per timore delle tenebre il mio amico non si voleva inoltrare nemmeno sul terrazzo di casa, per accertare dalla sua spianata se si poteva ancora o già avvistare di nuovo la luna. Tutto intorno in Khajuraho regnava il silenzio, nessuno che fosse accorso ad immergersi nei talab del villaggio, nel qual caso egli si sarebbe unito alle immersioni rituali. E nel cortile di casa?
“ Io non vi vedo nulla in cielo. E nella tua città, in Italia?
"Se attendi qualche minuto scenderò nel cortile, per le strade dintorno. Sarebbe meglio che potessi raggiungere i laghi dove il cielo è più aperto”
Ma oltre il cortile, tra i tetti delle case, sulle strade e gli slarghi delle piazze , nessuna luna appariva nei cieli. Era solo un’illusione, ho appreso dai notiziari, al mio rientro, che l’altezza di tetti e palazzi ne imprigionasse o segregasse la vista, dove il chiarore sembrava diffonderne il plenilunio.
“ No more moon,” anche in India, da Khajuraho mi accertava Kailash, che nel frattempo aveva trovato il coraggio di salire e ridiscendere dal terrazzo.
Ma quando la luna fosse riapparsa anche nei miei cieli, mi si è raccomandato che facessi una doccia.
Mi ha inoltre pregato che recitassi il mantra eccelso di Shiva “ Om namah Shivaya” “ Om Namah Shivaya” “Om namah Shivaya” “ Sia fatta la tua volontà, mi arrendo a te , Shiva, mi arrendo a te Shiva”
E domattina Vimala, Chandu, Ajay, Poorti, nessuno di casa potrà toccare cibo senza aver prima fatto la doccia.

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