sabato 10 dicembre 2011

e la mia voce i lupi l’hanno strozzata

“Shocking times “ “…Vox quoque Moerin/ iam fugit ipsa: lupi Moerin videre priores”
”But nowadays I'm forgetting song after song/And my voice is going; may be the wolves have blinked it” ...
“Tempi scioccanti,… sto dimenticando canto dopo canto, e la mia voce i lupi l’hanno strozzata”.
Cito Virgilio ( Egloga IX), e Seamus Heaney, su cui lavoro, perchè veramente ho perso la mia voce a causa dei lupi della crisi che ci stanno divorando od al cui agguato stiamo sfuggendo. E in Dio il mio respiro cerca l' inalatore di vita. Lo stesso Dio che dovrei amare ugualmente, se ...
se ora qui stesse a scrivere il mio povero Io che quando nelle sue aspettative si illudeva di volgere al termine della sua tragedia lavorativa, da ciò che contempla l'attuale manovra di governo fosse stato disfatto nella sua vita di fronte, tramutatasi nel tormento atroce del supplizio aggiuntivo di sette anni di insegnamento ulteriore, in ancora classi, dopo classi che della sua sensibilità vulnerabile inevitabilmente se ne approfitterebbero e gli si accanirebbero contro per distruggerlo in ogni sua resistenza residua, fino a che nel 2018 non giunga- e come, anche in virtù della grazia?-, così al compimento del mio e suo sessantasettesimo anno, chiedendosi, tra un compito e l'altro ancora da correggere, come per altri sette anni possa reggere alla tensione di pervenire ogni estate a morire di nuovo nel separarsi ancora da Kailash e dai nostri cari bambini, invece, ancora attonito di non essere rimasto sommerso, di ritrovarmi ora da quasi due mesi già in pensione per le mie inidoneità, libero di andare in India o altrove nel mondo quando io voglia, di fare dal mattino alla sera quel che mi interessa e davvero mi aggrada...
" o Meliboee, Deus nobis haec otia fecit"
O Melibeo, un Dio mi ha donato questa pace...
Ille meas errare boves, ut cernis, et ipsum
ludere quae vellem calamo permisit agresti".
And time to yourself. You’ve landed on your feet.
If you can’t write now, when you will ever write?
E Tempo per me stesso. Sono proprio caduto in piedi.
Se non ora, quando mai potrò scrivere?"

Un mese or sono avevo da poco dovuto lasciare la scuola di colpo, mi ero appena dimesso, pensionandomi, senza più stipendio, nell'incognita assoluta del mio effettivo futuro, era appena ricaduto ammalato dopo che avevo subito un intervento operatorio e una lunga degenza domestica, e Kailash, che senza il mio aiuto non dispone che degli occhi per piangere o della sua miseria per riderne, mi aveva telefonato il meno possibile per risparmiare soldi.
"Mi hai lasciato solo..." gli ho detto una delle poche volte che con lui le settimane scorse mi sono lamentato, che ho ritenuto che ne valesse la pena, che nel donarmi potessi avere voce per potergli chiedergli, oppresso dall'angoscia che il mio sogno di felicità che si stava adempiendo al di là di ogni più confortante aspettativa, con l'accertamento dell'ammontare della mia pensione, dell'entità della liquidazione corrispostami, fosse insidiato da ciò che poteva essere all'origine della tosse, che ogni volta che tentavo di parlare, da un mese mi assaliva nella gola senza darmi respiro, per commutarsi nell'occlusione catarrale (dei condotti acustici) che mi fa ora evitare di intraprendere ogni ascolto e contatto, talmente seguito a sentire poco in una mia foschia mentale.
"Ma Tu non sei solo" mi ha replicato anche oggi, quando se non ero io che gli telefonavo distogliendolo dai turisti in hotel, neanche oggi mi avrebbe raggiunto per telefono.

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" La lady sud coreana, il cliente italiano con cui stavo parlando non sono niente per me. Tu solo conti, nella mia mente. E la tua vita è la mia vita. Non ho altri progetti che con te. Ti aspetto. I' m waiting for you".

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