venerdì 14 marzo 2014

in partenza per Jabalpur

Nella mente si confondono i giorni e i ricordi,  nel loro succedersi si accavallano e si fanno oramai remoti eventi recenti,  tutti i successivi acquisti di oggetti e incontri individuali, come i monsoni  cedono alla luce radiosa del  sole di marzo anche i ricordi di conflitti e contrasti insorti dopo il rientro dai miei viaggi in Bhopal,  con Kailash o la gente locale di Khajuraho, tutto ancora cosi recente e sfumato nel tempo, mentre risale alle narici anche il sentore della mia infanzia, nella voglia di un contrasto fisico, di prendere a pugni,  o nel sentore di un ammanco di corpi tra le mie braccia, contro il mio petto... dopo il gelido furore al mancato rinvenimento dei miei contanti in euro lasciati in un trolley, la mia incapacità di  placarmi dopo che avevo cercato di arginare il crollo mentale di Kailash con mitezza gentile, quando mi ha rivelato che a mia insaputa,  aveva già ceduto  alla richiesta di 6.000 rupie del dalit ferito ad un piede nell'incidente del tuk tuk del novembre scorso, e che stava indebitandosi a mie spese per altre quattro mila rupie , ad un’ ulteriore  sollecitazione...quando si era pur convenuto che nessun risarcimento sarebbe dovuto intercorrere se non per ilo tramite di un avvocato.... per poi comprendere e farmi consapevole che non avrei potuto essere l'amico di fiducia di Kailash, se non mi fossi fatto carico dell'anullamento dell’intero ammontare di tutti i suoi debiti, settanta volte sette condonandogli  anche l' appropriazione indebita del denaro affidatogli o lasciato nella sua casa....e  ciononostante sentire la sua ingratitudine farmi franare anche l' accollarmi ogni debito, quando mi ha urlato al telefono se non fossi diventato pazzo, nell’avere io anticipato il pagamento di 2.500 rupie che era convenuto lui inoltrasse  l indomani  a uno dei gestori dell hotel Harmony con cui si era indebitato,  alla persona che mi si era fatta avanti di sua iniziativa e che si era rivelata quella sbagliata”  Qui basta che vedano la tua faccia bianca e si fanno tutti ladri...” sino a quelle più recenti, alla vista che mi cucinava al suolo senza alcun riguardo igienico il riso che mi avrebbe imbandito, al rinvenirlo che letargiva dopo il rientro un giorno dalle vicinanze di Byathal....
E nel frattempo dal mio rientro da Bhopal, con tutto quanto di meraviglioso  vi avevo acquisito, in esperienze e incontri, e meravigliosi oggetti di artigianato, le sere al dance festival, i pomeriggi al mela di Shivaratri, ,i successivi acquisti di giocattoli e arredi al silpgram,  di fiori finti incantevoli, di thali e piatti in acciaio, di cinture di cuoio al ground mela, di orologi in  Chattarpur nei miei via e vai oculistico-dentari, i giorni di pioggia in cui scrivevo dei miei viaggi in Gyaraspur, Satdhara, Sonari, e avveniva al silpgram l’incontro finale con Hitendra, venutovi con uno splendido amico che vi aveva in vendita le proprie statuette metalliche, in visita ai templi  di Khajuraho,  recandone la memoria del suo incontro con me, con l'immagine dell'apsara che intenta ella pure al bello nel suo maquillage,  come egli nello scrivere versi,  sembrava dirgli  “che a God life is more than write better...”,
e  oramai due domeniche or sono con il viaggiatore giovane coreano che si è affidato in tutto e per tutto a me ed a Kailash,  nella sua integrità che lo salvaguardava, e la settimana scorsa con il Consigliere di Ambasciata che ieri ho avuto modo così di ringraziare
Khajuraho, 14 marzo 2014.

Caro *,
siamo io e Kailash a dovere ugualmente ringraziare lei ed i suoi amici, per averci 
reso utili e fatto sentire oltre modo importanti. 
Le vostre obiezioni e perplessità sulle ragioni da me espostevi mi hannno inoltre 
consentito di discernere meglio le cognizioni essenziali sui templi di Khajuraho 
che era valido trasmettervi, e di chiarire a me stesso di quali di esse fossi 
effettivamente persuaso, ma soprattutto mi hanno dato modo di esprimervi visioni e 
ragioni che in mancanza di interlocutori devo tenere per me stesso. 
L’accompagnamento della guida in spagnolo mi è valso inoltre a focalizzare meglio 
la distorsione interpretativa, quanto mai accomodante, che è la filosofia 
turistica qui imperante. E’ una voga, non soltanto ermeneutica, secondo la quale 
non è l’attività sessuale che deve trasformarsi in attività religiosa di 
ricongiungimento con l’assoluto tramite l’integrazione riconciliatrice delle 
realtà complementari, esemplificate dal maschile e dal femminile, come esaltano i 
pannelli splendidamente stilizzati delle giunture dei templi, ma è l’attività 
religiosa stessa che dovrebbe trasformarsi e risolversi nell’attivismo sessuale 
più primordialmente sfrenato, giustificando magari anche accoppiamenti -forse poco 
giudiziosi- con orsi e con cani, secondo la parodia che ne eseguono invece le 
scene continuative - in modi a dire il vero meravigliosi e più naturalistici- dei 
fregi delle piattaforme, ed alla quale (parodia) si prestano senza remore 
filologiche le facete guide di Khajuraho, o gli allestitori senza scrupoli di 
sorta di book shop e bancarelle, non che gli innumerevoli ragazzi di strada e 
vitelloni locali motociclizzati, all’ insegna di ciò che si crede che soltanto 
possano intendere e volere i turisti stranieri qui in Khajuraho.” Di ogni sorta e 
di ogni età"”.
Quanto al suo portafogli, purtroppo non è stato finora ritrovato. 
Buon fine settimana, ed arrivederci in Delhi al prossimo mese!
Odorico

Cosi ho tracciato anche il plot di ciò che intendo scrivere di Khajuraho e i suoi lapka, mentre
Sto per lasciarla per Jabalpur, Berhadath, Nota, finalmente in viaggio per alcuni giorni con Kailash, ed intanto il principal ha riallacciato con me i più  cordiali rapporti,  al mio rientro, dopo Holi, tornerò ad insegnare italiano per gli studenti che  hanno già terminato gli esami della  nona e undicesima classe, per  le cui lezioni terminali insieme a Kailash ho patrocinato la cooperazione con un artigiano locale che insegni loro a lavorare l'argilla, o con il direttore del museo archeologico perché vi avvengano visite guidate a gruppi,  e sui suoi terreni potrò iniziare a impratichirmi nel lavoro dei campi, iniziare a impiantarvi alberi, addestrarmi in culture ayurvediche o nell’agricoltura organica.
E se  ho distanziato da me Mohammad, o il giovane che mi ha chiesto di apprendere italiano nel mio ufficio con il più incantevole dei modi deferenti nel suo bellissimo aspetto, mi ha avvicinato a se il magnifico Neelesh ....
Dio provvede a intrecciare fili e destini, la mia sorte nata in un borgo di campagna in Italia con quella di Kailash che ha avuto origine nel villaggio indiano di Byathal, egli mi ha illuminato, certo, gli ho soggiunto, basta sapere attendere che tutto si compia e si adempia... mentre avvertivo nello splendore pomeridiano, al sovvenirmi del clamore di giochi di Chandu, dell’infanzia felice di Chandu, Poorti, dell'amicizia che a tutto sa resistere tra me e Kailash, tutta la pienezza della vita che il divino mi ha concesso, e che basta sia paziente e mite, perché  mi rifulga nel suo splendore vivente...

“ dobbiamo saper attendere e accettare” com’io di seguitare a scrivere senza che alcuno mi legga, e colga i frutti di tanta mia profusa bellezza,  come a mia volta di non cogliere il frutto del suo incantevole albero, al limite che ponevo tra noi, nel ricambiargli la stretta di mano e distaccarmi dal suo splendido sguardo.

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