martedì 12 agosto 2014

che di bello ci vanno a fare gli italiani in India

Stasera Kailash aveva di nuovo ragione di essere amareggiato e furente con il turista italiano in coppia con una ragazza che oggi è tornato a fare ricorso ai suoi servizi.
Finanche aveva offerto un pranzo di puri sabzi  in casa sua ad entrambi e ad una coppia di coniugi irlandesi più attempati, prima di condurli al villaggio indiano di  Benj Gangi, al  ritorno dal quale il giovane di Trieste, dopo avere avuto con me al telefono  parole di gratitudine per la  gentilezza di Kailash, che mi avrebbero poi commosso fino alle lacrime, riassaporandole,  perché so quanto sia un bene per il mio amico prodigarsi in spirito di servizio e sentirsi importante, gli avevano elargito solo la miseria di 200 rupie , per rifarsi a suo detrimento di quanto si erano fatti estorcere dall’Agenzia di Delhi e dai lapkas da cui si erano fatti abbindolare in Khajuraho per dei fittizi massaggi ayurvedici, nonostante le nostre inutili avvertenze a starne in guardia . In hotel avevano addirittura preteso che fosse il manager a pagare Kailash, ed ora lo stavano facendo aspettare da oltre due ore per il rientro in hotel dal Raja cafe dove erano andati  a cenare,  quando della lunga attesa e della corsa sarebbe stato ripagato soltanto di 75 rupie. E dire che per essere puntuale e non farsi aspettare quando era andato a prenderli in hotel, aveva interrotto affrettato con me la comunicazione, talmente era preso dall’incarico assunto.
“ Ed io ora sono stanco, e domani devo svegliarmi presto per portare a scuola i bambini, prima di condurre alla stazione ferroviaria la coppia di irlandesi” Essi si sarebbero recati ad Orchha con il treno per Udaypur.
Dunque la cura di Chandu e degli altri nostri bambini non avrebbero interferito con  il suo business mattutino,  come accade sistematicamente, poiché  per portarli a scuola tarda troppo ad appostarsi davanti agli hotel a cinque stelle, aspettando i turisti che ne escono per recarsi ai templi, e finisce puntualmente per ritrovarsi  con un numero  troppo alto nella waiting list, rispetto ai conducenti che vi sono sopraggiunti fin dalle quattro, dalle cinque del mattino.
E soprattutto era mortificato una volta ancora  nella generosità del suoi  intenti nel perseguimento del proprio piccolo utile.
“ Sono stupido ad essere onesto con i turisti, stupido, stupido,,,”
“ Kailash è forse una novità quel che ti sta succedendo? E’ normale, vista tutta  la nostra esperienza.”( E’ il nostro destino comune, ho taciuto di dirgli. Il mio travaglio di ideatore di itinerari e di scrittore di report può aspettarsi di essere ripagato di una moneta diversa?).” E ‘ perché sei così che ti sono accanto e ti sono amico come non mai”.
“ Are you going to the Hotel ? –sentivo intanto rianimarsi già la sua voce, mentre venivo consigliandolo di disimpegnarsi da quella coppia di “maha , very maha madar chor, stando al suo dire iniziale esacerbato.” Hotel Usha Bundela? One hundred rupees, ”
E  sul filo dell’ accordo che veniva concludendo, lo lasciavo risollevandomi anch’io.



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