“Tu sei il mio solo amico, my only friend”, Kailash mi ha gridato commosso al risentire la mia voce, prima di cedere la parola al suo giovane ospite svizzero e cadere nel sonno.
In giornata sono stati alle cascate, dopo avere attraversato il villaggio adivasi e quello natio di Kailash, dove con Vimala sono rimasti Chandu e Poorti, nella ricorrenza di Dusshera, mentre al seguito di entrambi era venuto Ajay.
Quali sue aspettative erano andate deluse, o in che cosa Kailash poteva avermi recato torto, di che cosa l 'ospite era rimasto inconsapevole o si era mostrato insensibile, perché Kailash mi proclamasse il suo attaccamento con tanto tormento? Seguitando a ringraziarmi ripetutamente per il mio solo farmi vivo e prendermene cura ricontattandolo.
Era stato il sentirmi preoccupato per le conseguenze nocive che per la salute dei suoi bambini poteva avere la permanenza nel villaggio? O la mia disperazione o il mio sconforto, impotente, che l’intero ammontare mensile del misero salario – 1500 rupie- che da fine settembre gli è corrisposto per il suo lavorare attuale- “honest and hard”- dal sorgere del giorno fino a notte inoltrata, da che si reca avanti e indietro alla stazione ferroviaria e al transito per Bamitha degli autobus che vi provengono da Sarnat, Agra e Jhansi fino a che i clienti non hanno sgombrato la sala dove cenano, per un padrone d’hotel che lo tratta a suo sentire come un asino," like a donkey, a zebra”, tale emolumento di fame per tanto dannarsi, lo stia dilapidando trascurando i suoi veri “diamanti”, i suoi bambini, per il miraggio di potersi ingraziare un ospite da cui presumeva di ricevere compensi per i cibi che gli imbandiva e i servizi che gli forniva, all’atto stesso in cui gli nascondeva tutta la sua miseria, cecitandolo con la volontà di apparirgli a mie spese benestante?
E tutto ciò si verifica senza che riesca a venire a capo di alcun discorso, con lui, su che senso abbia questo suo fare, il servirsi strumentale delle esperienze acquisite viaggiando con me per interessare e procacciare turisti al nuovo padrone d’hotel e rendersi indispensabile ai suoi occhi, se all’ idea illusoria di potere poi lavorare sempre di meno per guadagni meno infimi,-nel suo darsi da fare sempre più duro prefiggendosi di ficcare via dalla mente il dolore del lutto, - egli asservisce e pone a rischio tutto quello che ha di più caro e prezioso., la mia stessa possibilità di preservargli la mia amicizia senza mio nocumento mentale
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