Più che tra credenti o non credenti, disse il cardinal Martini, conta la differenza tra l’essere pensanti oppure no. Soggiungerei che non meno discriminante è la differenza tra chi, sia esso ateo o credente, riconosce il limite e l'Altro, e chi pensa invece di autorigenerarsi fondandosi sul proprio Io narcisistico, come se fosse l’ Io di Dio al fondo dell’anima , sia egli l’indignato antipolitico o il mistico monista, che credendo di fondersi in Dio si perde solo nel proprio Ego smisurato.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento