Con quanto desiderio ed amore ieri sera ho rivisto Mohammed,
di una freschezza carnale più incantevole che mai, di una luce negli occhi di
cui nulla c’è ora per me di più bello, talmente è ancora intatta , per la mia
integrità con lui, la confidenza
fiduciosa con cui mi rivolge il suo sguardo, il ragazzo non temendo nulla di
ulteriore se io lo bacio o carezzo, come mi piace talmente tanto, quando lui stesso, nel lasciarci, mi
porge la giuntura tra il capo e il collo perché li io lo baci, dove la sua
fragranza è già la virilità della sua prima barba…
La sua bellezza era resa ancora più radiosa dal contrasto
tra il biancore della sua maglietta ed il suo incarnato scuro, una maglietta che ieri sera era contento di dirmi ch’era un regalo della sua
she-girl, di nuovo egli nel mio ufficio,
e su sua sollecitazione. – per questo gliene avevo lasciato in anticipo le
chiavi , nel Lassi corner dove mi aveva raggiunto, rientrando nel frattempo in casa e nella mia
stanza per ritirare i libri della lezione di italiano- una sua richiesta spontanea che mi era talmente gradita, dopo che per la
furia impazzita della mia mente anche la pioggia che domenica come sabato l’aveva trattenuto in casa anziché venire in
ufficio, era parso ancora un pretesto della sua diserzione continua delle mie
lezioni.
Ed ora, tra me mi tacitavo mi chiedevo restando in silenziuo
nel lassi corner, era venuto a cercarmi
ancora perché necessitava di un mio aiuto economico, per le lezioni di matematica che voleva
protrarre oltre gli esami in corso, o già avvenuti, per essere più in grado di
affrontare le difficoltà del decimo anno di studi, come mi ripeteva stamane al
telefono?
Nel corso della ripresa delle lezioni, mentre alla sua vista
davanti più non avevo solo la morte nel cuore,
gli avrei accordato intanto anche le 60 rupie della ricarica al
telefono, tra un verbo e l'altro in –ere
che veniva studiando, dopo che la fugace comparsa di Imran Khan, che ci aveva detto che sarebbe tornato con libro e
quaderni senza fare ritorno, mi
consentiva di sfogarmi nelle mie considerazioni sprezzanti sugli indiani che
una dicono, un’altra pensano, un’altra ne fanno.
“ Già, già. È così per il 99%, ma io cerco di essere
diverso”
L’avrei lasciato in un bacio perché facesse ritorno ai suoi
studi in vista degli esami, dell inglese i cui testi avrebbe affrontato oggi, l indomani, mentr’io
, nella mia disperazione di sentirmi immortale e del sapermi mortale, con la
mia fine eterna più che la mia vita residua
davanti, mi sarei ritrovato la sera di nuovo alla ricerca in Hillesum di
una verità più intima di accenti
personali nelle mie pagine di diario. in Yeats di una mia risorta parola
poetica dopo che l intera giornata l’avevo trascorsa alle prese del tempio
Lakshmana quale mio “monument of unageing
intellect, tenendomi alle
remote distanze in cui mi ritrovavo a
veleggiare, dal canto in cui fossero intenti corpi abbracciatri e carni in
amore, gli uccelli tra i rami, i bimbi nei giochi, fish, flesh, or fowl.
Solo in Chandu, nella sua cara richiesta con cui mi si era
addentrato in stanza di 100 rupie per la mamma
perché lo accompagnasse alla fiera, avevo ritrovato il tepore fisico
di una tenerezza e dolcezza
zuccherine, nel suo lasciarsi avvolgere
in abbracci e tempestare di baci, mentre
in Kailash avrei dovuto ancora una volta
restare ad assistere all ottenebramento serale
in cui, forse perché è tornato all’alcool, la sua mente restava confusa involgendosi in ogni sorta di sconforto e di
rancore sociale, contro le mafie di politici e ricchi tutti quanti ladri e corrotti, che non pensano al poor people, e
congiuravano ora a lasciarlo senza notizie certe nei notiziari televisivi
asserviti ai loro interessi, sullo stato di salute per cui trepidava della
bambina stuprata giorni or sono al mela ground.
Ora stanno piangendo sulla loro sorte al mela ground , mi diceva il mio ritrovato Mohammad nel Lassi
corner in cui aspettava di cibarsi
del panir Paratha che gli avevo offerto con un bicchiere di
sweet lassi, dolendosi i rivenditori dei banchi e degli attendamenti
della fiera annuale di shivaratri, con gli addetti alle giostre, sulle ragioni
dei loro magri guadagni che Mohammad
sapeva cogliere insieme perfettamente . Per la pioggia che ha iniziato a cadere proprio in questi giorni e per la
siccità di mesi e mesi che l’ha preceduta,
per la quale i contadini privi di pozzi sono rimasti con i campi incolti
e senza denaro da spendere perché i loro campi aridi sono rimasti incolti,
per l incidente che è capitato, e le sue
conseguenze,” Ora la polizia gira dappertutto, e non ti lascia stare insieme se
sei in gruppo”. L’incidente che era capitato ero lo stupro di una bambina di
neanche otto anni, figlia di uno dei venditori della fiera accorso come gli
anni precedenti da un villaggio vicino a Mahoba, che è avvenuto nei pressi dell’accampamento, di
notte, per opera di un ragazzo addetto
alle giostre ch’era del suo stesso villaggio, secondo quanto me ne poteva dire
Mohammad
Le voci che oramai fosse senza più vita si erano sovrapposte
alle informazioni dei giornali che la davano invece ricoverata in situazioni
critiche ma non gravi in Gwalior, ed ora Mohammad poteva confortarmi che fosse
fuori pericolo di morte, benché in uno stato degli organi interni che mi accennava soltanto. Ma in assenza di
notizie ulteriori sui giornali, nei notiziari, come dare credito a queste
anziché alle voci che venivano intanto
affliggendo al lavoro in tuc tuc l animo
e la mente di Kailash, che al mio ritorno mi avrebbe detto che la stessa
colletta che avevo visto intraprendere preso il lassi corner, era invece per i
funerali della bambina?
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