martedì 22 febbraio 2022

Mirza Ghalib

Debordante stupore la vita, animata di desiderio,/ È il disinganno, nel mondo immenso, araba fenice./ Fiorisce la rosa, e già è vizza, come le stagioni si rincorrono, / ed ogni stagione è nel lutto che ingabbia chi vola./ Quant’è occasionale, se ami, rilevare un sorriso, / hai visto, quanto possente, stravolge il dolore un cuore perduto?/ Si affanna il pensiero ad una disperazione più forte:/ se di rimpianto torci i le mani, è solo per un nuovo tormento./
La vita come una gabbia di dolore, in cui il desiderio che la anima è votato solo al disinganno della delusione e alla disperazione, per risorgere dal fumo delle proprie ceneri come nuova araba fenice votata al rimpianto e a un nuovo più atroce inganno della luce dei sensi

MAKFI

POETI Makhfi Amore….lo scellerato, annoda In punta di sella Di Tutti gli scalpi degli innumerevoli Suoi massacrati rivali la nemesi Guarda, come di sangue Di amore umano tinta Sulla fronte della terra, una Rosa è tinta di cremisi *** O cascata, per quale pena Sei tu in pianto? Increspasti le tue ciglia, a che tormento? Quale agonia ogni notte Del tuo desiderio, come me Ti fa battere la fronte contro la roccia e , come me , versare il pianto

Momin Khan Momin Traduzioni

Momin Khan Momin Traduzioii Ho paura di chiunque, che non s dico una parola ? E' Il mio segreto di così/tale pubblico dominio, che non dico una parola Perché deprechi, tu che predichi tanto, ch’io non dica una parola, Come se tu a me facessi caso! Io non dico una parola Egli di me mormora al rivale, ma s’io ne chiedo conto, Sua è immediata la smentita, ”Io non dico una parola”. Se la tua gente parla di un nostro segreto abboccamento E perchè io finora non dico una parola / E’ per quanto finora non dico una parola La mia pena, o farmacologo, va oltre ogni cura, Ho perso anche il mio spirito, che non dico una parola? ********************************* Quali rare delizie alla notte che langue mi sono toccate in sorte , un arresto nel respiro, un affondo nel mio cuore Tanto di capello a tale e tanta ipocrisia /dissimulazione ! Di fronte il rivale frangipromesse, Riaffermata la promessa di un incontro, Facendo arrossire ogni biancore Udendo della mia morte, egli disse” che liberazione, che sia morto Che sconcerto, ogni volta ci capitò d’incontrarci” Peggiorarono le cose la notte ch’egli consigliò pazienza Io l intesi in un senso, egli in un altro., per alcuni giorni una grazia di facciata, chiunque a guardarlo ne restava trafitto, folgorato Stanno trasportando ahimè il mio cadavere via da questa strada,in luoghi inospiti Questo, invero, io temevo, era il pungiglione dei miei passi. Ue giorni d’amore, e poi che stato! Noi abbiamo visto Momin , il maniaco, oltrepassare questa via! Il pegno che tu ed io formulammo insieme, tu puoi o meno ricordarlo Il pegno,ricordi, di amarci fino alla morte, tu puoi o meno ricordarlo Le gioie una volta concessemi, tutte quelle tue gentilezze, io ne ricordo tutto, tu puoi o meno ricordarle quei sempre nuovi lamenti, brontolii, quelle deliziose dicerie, quelle arrabbiature senza una ragione, tu puoi o meno ricordarlo. Se ci sia capitato l'unisono, di riaffermare la nostra fedeltà, come ci dispiacemmo di nostri scortesi congiunti, tu puoi o meno ricordarlo Qualsiasi cosa abbia angustiato il tuo cuore, ch' io sempre abbia lasciato inespresso, tu puoi o meno ricordarlo. Quanto ci siamo una volta entrambi amati, e incontrati spesso, quanto una volta siamo stati intimi, tu puoio meno ricordarlo il tuo contrariarti alle unioni notturne, disdegnando le mie scuse, i tuoi insistiti “no “ per ogni cosa, tu puoi ricordarlo i meno Chi hai tenuto in conto di tuo amico, contando sulla sua fedeltà, son io lo stesso Momin sofferente, tu puoi o meno ricordarlo.

Si ricorda che per salire sui treni

Si ricorda che per salire sui treni è obbligatorio avere il Supergrenpass rafforzato e indossare la mascherina ff ppp Ed al treno merci che sfe rraglia/ anzichè del futuro di chi non può salire/lo stridio dell'avvertire ti riporta , delle loro vite,/ a quei vagoni merciu di sterminio

Sono io un uccello senza più ali / se solo si buca una tua ruota.

mostruosi tempi, suicidari, che se vuoi salire sul treno in arrivo, entrare in un bar, comperarti un paio di scarpe...
come vivere, tra chi è solo capace di lasciarci senza futuro?
Per gli altri si apre, per non si chiude ancora di più l'esistenza...