martedì 1 maggio 2007

Una seconda lezione di geografia umana per i miei studenti














1 maggio 2007

Via via, che oggi pomeriggio, nel caffè sotto i portici della mia città scorrevo l'articolo, del giornale locale, sulla siccità che per il global warming strema la portata di laghi e di fiumi del mio territorio , abbassando il livello delle acque del
Po, del Garda, il fiato mi veniva mancando, in quanto le misure drastiche che vi si preventivavano, nell' irrigazione di una delle agricolture più ricche e rigogliose del pianeta, in una provincia beneficiata da cinque corsi d'acqua, concretavano quanto ritenevo più che mai indispensabile e al contempo improponibile nella stessa India, quando visitandola ne ho accertato le emergenze dal vivo : la sospensione della coltura del riso per almeno un anno nei territori nord-orientali dellla mi provincia, giacché se non piove, c' è ancora acqua per irrigare i campi solo per un mese:
Al mio amico Kailash, a Ferraresi Massimo, presso le scuole del progetto Alice, ho fatto presente più volte quanto possa essere calamitoso per l'India, per un subcontinente ove per il 70 % le acque dolci sono contaminate od infette, che la sopravvivenza della popolazione povera sia assicurata dalla coltura e dal nutrimento del riso, talmente un chilo di riso necessita di acqua -4.500 litri- e costa poco -non più di 18 rupie-, trenta centesimi di euro.
Se chiedevo come potesse sopravvivere una famiglia con uno stipendio mensile pari al cambio alla mia retribuzione oraria, erano quelle 18 rupie per un chilo di riso la cifra indicativa che mi veniva fornita ogni volta.
A casa, sulla versione on line della stessa Gazzetta Mantova, visionavo le immagini del Po ridotto a un' esigua portata d'acqua tra le lanche e le mortizze increpate,













che stagna già in pozze tra le secche,













ai fondali sabbiosi del suo alveo,
e la mente mi riandava ai fiumi d'India che in inverno ho visto in secca nel Bihar,








nel cui immenso alveo riarso il transito e l'adunarsi di uomini e di animali era subentrato al decorso delle acque.

Ed era una eco ancora confitta di dentro, l'irrisione del mio insegnamento da parte della arroganza insolente e ignorante dei miei studenti riottosi, la sufficienza di se bastante di chi mi frequenta e crede che non parli di ciò che è vero ancor più per loro, che parli d'altro, ch'è distante e che va tenuto e può restare a distanza, quando parlo di Cina e di India!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

molto utile

Anonimo ha detto...

molto utile così tutti riescono a capire ke il mondo è in pericolo