sabato 11 aprile 2009
Tra me e Valentino ( Giacomin)
Tra me e Valentino Giacomin
"Ciao Odorico. Ho letto, come si dice?, il post, cioe' il tuo sfogo sugli studenti che "attaccano, attaccano, attaccano"... Ho appena ultimato il libro di testo che useranno gli studenti della media e mi sto concedendo una pausa di rilassamento. Sono le 4 del mattino, per la cronaca. Mi ha colpito "dentro" quel verbo, quell'azione inqualificabile di alcuni dei tuoi studenti. Immagino che cosa vuol dire essere attaccati e "presi in giro" da persone ignoranti e di basso livello culturale. L'energia che proviene dai chakra bassi fa male, quando viene usata in modo cattivo e da persone con relativo quoziente intellettuale.Mi spiace e vorrei confortarti in qualche modo. La tua vicenda dimostra che c'e' un teasing feroce non solo contro i compagni di classe, ma anche contro gli insegnanti, gli adulti. Ho letto da qualche parte che uno dei segni del Kaliuga e' proprio la degenerazione del rapporto docente-allievo. Ci siamo. L'altro giorno, un turista di Delhi, dopo aver visitato Varanasi, e' venuto a vedere la scuola. "Il Gange puzza!" ha detto. E' come se mi avesse pugnalato allo stomaco. "E' la fine!" ho pensato. Anche questo e' scritto nelle profezie. La mancanza di rispetto per l'insegnante e la morte del Gange vanno a braccetto, perche' non c'e' piu' la Sophya, la Saggezza. Saraswati e' scomparsa secoli fa, lasciando soli gli altri due fiumi, che stanno morendo ora. Appunto perche' non c'e' piu' la Saggezza. I tuoi studenti forse non lo sapranno mai, ma stanno commettendo uno dei crimini peggiori: stanno uccidendo la conoscenza che potrebbe aiutarli a sviluppare la Saggezza. Nelle Scritture, tra i segni di degenerazione gravi, viene riportata anche la mancanza di rispetto al Guru, al docente, quindi anche a te. Si dice che sia uno dei peccati difficilmente purificabili. Solo sventura derivera' dalla mancaza di rispetto verso il Maestro. Sventura in questa vita e nella prossima dove non avremo la fortuna di incontrare chi ci insegnera' la Via, il metodo per uscire dalle miserie della "valle di lacrime", dal "ciclo delle rinascite" direbbero gli Induisti e Buddhisti. A te, Odorico, do' un consiglio: "non buttare..." tu sai bene che cosa e a chi. Non voglio essere troppo offensivo.
Il tuo amico indiano, a parte il suo "stile di vita" e i suoi strani valori, ha avuto una intuizione intelligente: non e' un tuo problema. Ha ragione. Mi ricorda un episodio della vita di Buddha. C'era gente che lo insultava e lo derideva. "Perche' non reagisci?" gli chiesero i discepoli. "Non accetto il dono!" disse semplicemente. E il "dono" torno' al mittente, come lo sputo di uno che dirige il "missile della sozzura" in cielo, sopra il proprio naso. Alla fine, il "missile" gli torna indietro ancora piu' sporco di quando era partito.Rimanda i "missili della sozzura mentale" dei tuoi alunni al mittente. Chissa' che, guardandosi allo specchio, non sorga un atomo di intelligenza e di consapevolezza che li costringa a vergognarsi almeno un po'. Comunque, "non e' problema tuo". Condivido. E' un problema di Q.I. e di Kaliuga. Purtroppo. Credo ci sia poco da fare. Solo aspettare la fine. Tra qualche milione di anni!Un abbraccio di solidarieta' e condivisione.ValentinoPs. Scusa gli errori dovuti alla tarda ora...Non rileggo e spedisco."
"Caro Valentino,
Ti ringrazio infinitamente di esserti preso cuore alle quattro di notte della mia sorte umana di insegnante.
Non immaginavo che un passaggio cosi reticente, rispetto a quanto effettivamente mi è successo, e ogni giorno mi accade, in una mia scrittura che intende essere edificante, nonostante tutto, potesse avere tale impatto su di te quale mio lettore.
Mi sono consentito di inserire la tua lettera sul blog, in attesa di avere il tempo di commentarla.
Comunicami al più presto se ricusi la mia anticipazione.
Sappi soltanto che ne ho appena interrotto, e sto ora riprendendo la scrittura di questa mia lettera fugace, perchè mentre la scrivevo ho ricevuto gli auguri pasquali di un collega che subisce attacchi come quelli che mi sono inferti, nell' ignavia totale degli altri insegnanti.
E non posso dilungarmi più di tanto, perchè sto ancora differendo di raggiungere mia madre per le festività pasquali.
Le pulizie e l opera di nettezza che occorre fare per godere della fragranza del lievito pasquale si stanno rivelando per me interminabili, come interminabile, e vero da sempre, e per sempre, in tal senso " apocalisse", è per me quanto tu ritieni Kaliyuga.
"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia"( Matteo, 5)
è la mia declinazionesempiterna, in cui trovo a stento una qualche beatitudine felice, (mentre chiedo soltanto - a chi mi ha in sorte-, di essere "custodito dal maligno"), dell'invito del Buddha a cui ti sei rifatto, e che già lessi, non so più dove, secondo l'avvertenza che non può essere altrimenti che così, se si è portatori di bellezza o di luce, della verità della parola-vac
" Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perchè essi non sono del mondo come io non sono del mondo"( Giovanni XVII, 14, 15).
Quanto al mio amico, sappi che per quanto il suo stile di vita sia per te riprovevole, ha appena avuto la forza di accogliere anche un quarto bambino, benché tutti gli anziani per lui autorevoli lo invitassero a sopprimerne la vita ch' è in grembo alla moglie..
" La carità è paziente, è benigna la carità... Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta"( Paolo)
Buona Pasqua
Odorico
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