lunedì 22 giugno 2020


Signor Direttore,
stando a stime condivise, sembra che almeno il 30% dei contagi di coronavirus e quelli in forma più severa si siano trasmessi in ambito famigliare, a causa di valori elevati di inoculo virale in ambienti chiusi, per il contatto non episodico tra chi era già contagiato e chi era ancora negativo, ripetuto più volte per una durata di almeno 14 minuti. Inoltre l’Oms è pervenuta a dichiarare che la metà dei decessi per coronavirus che si è verificato in Occidente è avvenuto nelle case di ricovero per anziani, comprese quelle in Canada. Ed ora che siamo in “relaxation” i cosiddetti esperti non si stancano di ripeterci che niente come il sole, o il vento, soprattutto quello della spiaggia, la sabbia, l’acqua del mare , i sentieri remoti, tanto più se di montagna, disperde e vanifica il coronavirus covid-19. Ora io mi chiedo: il lockdown di premier e governatori e Sindaci sceriffi, che ci ha costretto alla detenzione domiciliare e che ha concentrato e sovraccaricato i ricoveri negli ospedali e nelle Rsa, se così stanno le cose sono più le vite che ha salvato o quelle che ha condannato a morte? Ed impedendoci di distanziarci all'aria aperta, il lockdown non ci ha forse negato gli spazi vitali che erano i più sicuri?
Odorico Bergamaschi

Nessun commento: