lunedì 6 febbraio 2023

Puskin Ricordo l' istante supremo

Ricordo l’istante supremo: A me dinnanzi tu apparisti Fugace visione, Tu genio di sublime virtù. Nel triste mio disperarmi, Nell vano fragore, Sentivo la tua tenera voce, Lo sognavo il tuo volto radioso. L' inquietudine degli anni trascorsi Ha fugato le scorse visioni Il tuo incantevole incanto. Nel buio vuoto del mio recluso grigiore Son trascorse morte le mie ore Senza più (bagliori di) fede o (d’)ispirazione Né pianto, né vita, né amore. Ma l’anima è risorta, come di nuovo tu sei riapparsa, Tu ancora fuggevole visione, genio di sublime virtù E il cuore palpita d’ebbrezza, E sono risorti con il mio ardore (I bagliori di) fede e ispirazione la vita, il pianto e l’amore.

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