Sia la voce un canto di vita nell’accalappiarla la morte,
all’acqua che trascorre
scintillante,
al verde che vi si rispecchia,
lungo l inoltrarsi delle identiche vie
alla farfalla inebriata nel sole,
veleggiano ancora orizzonti
gli squarci di nubi,
se appressa le amate presenze
sa ripromettere il tatto del cuore dell’anima
ciò che non sente la mente nel cuore,
e procedono ancora i passi
per infranti cammini,
in sguardi d’altri ed agi animali pascere d’armenti solatii tra il nuovo rigoglio agi aninali
nelle radure e nel
folto ove ancora sia luce.
Nessun commento:
Posta un commento