E come e più di Mohammad, fece fu lo stesso Ajay,
nell’uso fraudolento delle mie card,
Mohammad , come già
Kailash,
sottraendosi nel vino nell’alcool ad ogni debito di gratitudine,
in vino l' atra veritas
del suo farsi di me il
più rancoroso nemico,
nel mordermi atroce
morso dal bisogno,
tra nessun altro di tanti amici che ha al mondo che
sia a lui sensibile.,
in un universo indiano di lupi di che volto gentile di amici, gentile,
di sodali di soli bagordi e inettitudine oziosa.
Finchè da Delhi,
antica conoscenzam
non ha fatto ritorno
hari rom,
e di lui ha fatto a
suo dire il suo koinoor,
si direbbe piuttosto un giornalista spiantato,
ma in conformità con il proprio talento,
che senza gran che
saper leggere e scrivere all’app può
dettare,articoli
per il resto affumicato dall’alcool, illuminato di marjuana,
quanto pieno di vita col respiro del vento,
tagliente ed ingenuo nella sua cara mente geniale
“ Khajuraho è un inferno,
i giovani vivono della corruzione dei padri,
con le mie inchieste questa li farò tremare,
sarò un Robin Hood, si ripromette, ma a metà,
toglierò ai ricchi senza lasciarlo ai poveri”
SE lo ricerco sa solo chiedermi aiuto in denaro,
si rifiuta di rispondermi, adduce scusami per poi non
ritelefonarmi,
ma tanto mi basta, io
resto nel sogno di lui ,
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