venerdì 7 agosto 2020
di covid ed altro, in India , agosto 2020
Khajuraho oramai da settimane è stata raggiunto dal coronavirus, regolarmente è soggetta a lockdown la domenica e il sabato e durante le festività e le occasioni di raduno,intere aree del vecchio villaggio e di Sewagram sono ora zona rossa, ma con la pandemia alle soglie di casa anziché mutarsi in panico si è allentata la paura in Kailash e nei nostri congiunti, che è quanto sta avvenendo nella popolazione e nell’opinione pubblica indiana, anche se oramai sono in India più di due milioni i casi positivi accertati. L’insostenibilità del lockdown, l improponibilità di una sua replica nazionale, la presa di coscienza di quanto sia sospetto un allarmismo tremebondo che nega gli effetti benefici dei trattamenti approntati e non vede altra salus infirmorum che il vaccino delle industrie farmaceutiche, la credenza diffusa che il covid quasi sempre si risolva al più in una degenza ospedaliera, se non ci sono complicanze, o in un soprasalto di notorietà per le casate di divi o per le autorità che l’ hanno contratto, hanno alleviato la drammaticità percepita dell’ emergenza covid, la coesistenza con il coronavirus ha così preso corpo, in uno stato delle cose che pur tuttavia è pur sempre una continuazione del lockdown , giacché anche la fase attuale chì’è denominata con il termine di significato opposto, il lockout,3.0 che dovrebbe cessare il 31 agosto, ne contempla la continuazione sull’intero territorio di questo o quello Stato dell India per tutta la sua durata, come hanno decretato il Maharastra o il Tamil Nadu, o in determinati giorni critici, come ha deciso invece il Bengala. In tutto il subcontinente indiano resta prescritta la localizzazione del lockdown mediante l’ imposizione persistente di zone rosse , solo il curfew è stato ovunque revocato, consentendo nelle no containment zones che negozi e centri commerciali restino aperti sino ad ora tarda, mentre insieme con le scuole restano invece ovunque chiusi e proibiti i cinema halls, le piscine, i parchi di intrattenimento, i teatri, i bars, gli auditorium, e consimili luoghi di ritrovo.
“Social/ political/ sports/ entertainment/ academic/ cultural/ religious functions and other large congregations” shall also not be allowed “. Solo le palestre e i centri yoga possono aprire fin dal 5 agosto. Intanto seguiteranno a non poter circolare autobus e metro, e ad essere revocati fino al 12 agosto i treni che già erano stati sospesi fino al 30 giugno, treni passeggeri, espressi, suburbani, e solo i treni Rajdhani che collegano Delhi con le differenti parti del paese ed altri 100 treni, ugualmente a lunga distanza, che hanno ripreso a circolare dal 12 maggio o dal 1 giugno potranno restare in funzione. La circolazione privata in via generale è ammessa tra i vari Stati, ma è subordinata alle restrizioni che il singolo Stati, come il Tamil Nadu il Maharastra, o il Bengala, intenda far valere all’ingresso nel suo territorio.. Gli stessi voli interni seguitano a subire forti limitazioni, al punto che Kolkata fino al 31luglio è rimasta senza collegamenti con sei tra le principali città dell’India, Delhi, Mumbai, Pune, Chennai, Nagpur and Ahmedabad E quando le singole autorità locali hanno inteso allentare la morsa, l intendenza generale è intervenuta a bloccarle.
Così Arvind Kejriwal, il C. M. di Delhi ha tentato invano di sconnettere dagli ospedali gli hotels che si erano offerti per ospitare malati di covid, ed è valsa solo per un giorno o due la sua riapertura degli alberghi e dei servizi di ospitalità nella capitale indiana, la riammissione nelle strade dei venditori, degli street hawkers.
Quando Kailash le settimane scorse, prima ancora che ufficialmente Khajuraho diventasse zona di contenimento, seguitava a dirsi preoccupato, “ e’ per il lockdown”, mi chiariva, “ per il lockdown! “no trains, no tourist, no job in Khajuraho”, né ha mutato atteggiamento quando è stato accertato che erano positivi almeno cinque abitanti di Khajuraho, che quasi tutti erano rientrati da fuori, tra di essi il fratello stesso del lattaio che di casa in casa ogni mattina porta loro il latte, e sono diventate zona rossa le aree limitrofe di Sewagram, con intere parti del vecchio villaggio. Pur di non perdere un minimo di appiglio lavorativo, pur anche per metà del suo salario precedente, mentre lo stesso è il lavoro richiestogli, dal suo vecchio padrone di sempre che alle cinque del mattino vuole ritrovarlo già sveglio quando si presenta in albergo, è tornato a lavorare di notte in un hotel Harmony che resta a un centinaio di metri soltanto dalla zona di contenimento, mentre ne è al limitare la casa del suo owner che vi fa rientro ogni giorno. Riaperti i battenti, ma senza clienti.
Del resto il suo padrone obbedisce alle linee guida che si sono dati anche gli hotels five stars, dimezzando i salari dei lavoratori in servizio fin che con i treni e i turisti non torni la normalità.
Quello che seguito invano a ripetergli è di pensare alla sua salute e ai suoi cari più che all hotel del suo padrone perenne, quel che in ogni casogli ho fortunatamente trasmesso è di non avere paura ma di seguitare a fare attenzione, di tornare a usare gli igienizzanti, conservando la maschera e rispettando le distanze.
Una particolare salvaguardia ho chiesto a lui e ad Ajay, nel fare ricorso all’ insegnante che dovrà preparare Ajay all esame di recupero di biologia, assicurandosi che faccia lezioni in casa propria solo ad Ajay.
Intanto tutto costa di più, a Kailash ho dovuto anticipare anche la quota finale dell’acquisto dell’inutile appezzamento di terreno assicurandogli il quale, a mie spese suo padre si è sgravato dei propri obblighi parentali, così come a mie spese gli ha consentito di rilevare il futuro raccolto di sesamo di uno dei due terreni che lascerà in eredità ai figli, poiché sempre a mie spese sono state acquistate le sementi e i fertilizzanti.
Kailash di questo continua a profondersi con me in ringraziamenti “ Non fosse per te, di questi tempi la mia sarebbe ora una famiglia di medicanti”
Frattanto Mohammad con i genitori e la sorella ha fatto ritorno nella nativa Kanpur, confidando che il mancato o il tardivo rientro nella città dei lavoratori giornalieri, i masjdur, che per il coronavirus hanno dovuto lasciarla rientrando nei loro villaggi, offrano a lui ed al padre possibilità di lavoro negli impieghi rimasti scoperti.
E Kailash mi ha dato notizia del suicidio per impiccagione di un rickshaw wallah di nostra conoscenza, gentile e rispettoso più di ogni altro quando mi recava alla stazione ferroviaria per i miei viaggi.
E’ uno stato di cose, lontano e a me prossimo, che mi rende ancora più insostenibile l incapacità delle persone con cui per questo ho troncato i contatti virtuali, di saper convivere in Italia con un coronavirus che per quanto immutato e circolante ha perso la sua carica virale letale, disposte esse a cedere e concedere tutto , in termini di libertà e di nostri diritti, pur di pervenire a un rischio zero e a una sicurezza assoluta del tutto impossibili, sicché siamo il paese più immune d’Europa e al tempo stesso il solo ancora in stato di emergenza, la cui Presidenza del Consiglio conserva ancora i poteri speciali in via preventiva. Il tutto a vertere su un ricorso politico liturgico e non solo sanitario alla cosiddetta “mascherina” salva tutti.. La si è fatta mancare quando serviva assolutamente, imponendola solo al termine dell’ emergenza cruciale, ed è poi assurta, al di là della sua utilità reale, a totem dei nostri amministratori, che l’hanno imposta per lo più per imporsi come capaci e competenti e previdenti, in tutta la loro incapacitàe incompetenza e manifesta imprevidenza. Oramai è a colpi di mascherina, che ci si sfida,accusando di scellerataggine chi fa mostra di non usarla, che si creda o meno che serva. E occorre misurare ogni parola che si dice, guai a criticare protocolli, a sollevare il dubbio che il lockdown sia stato il crollo di una resa più che una resistenza, che abbia condannato a morte più vite di quante ne ha salvate, per il sovraffollamento contagioso di ospedali e case di cura, che ha indotto, per la clausura domestica di una convivenza letale con gli anziani e degli anziani tra loro che ha imposto, “teneteli in casa i vostri nonni” , precludendo anche alle madri con i bambini dei soli spazi sicuri, quelli a cielo aperto, non ultima la barbarie, dettata e legittimata dal terrore supremo, di negare l’assistenza ai morituri e le esequie finali, di precludere ogni forma di rito e di culto.
Finiresti tra i negazionisti e i complottisti, per quanti hanno negato e seguitano a negare che il peggio sia passato, che si siano trovati dei trattamenti efficaci, e restano in devota attesa, rinfocolati da ogni focolaio, che una seconda ondata li confermi nei loro vaticini allarmisti. Siano pur anche sindacalisti, non serve a niente ricordare loro che con i morti anche 600.000 posti di lavoro sono scomparsi, che chi è rientrato al lavoro è spesso la metà di prima che lavora per la metà, quanti ristoratori e baristi con lo smart working hanno perso i loro avventori, che imponendo un lockdown nazionale, primo paese democratico al mondo, abbiamo fatto scuola nel mondo per Paesi che non hanno il nostro Welfare e i nostri ammortizzatori sociali, appunto come l ‘ India , già a fine marzo, il 22 di quel mese Modi decretando il Janata curfew. Ieri ed oggi era invece dato di vederlo mentre in Ayodhya si prosternava nel bhoomi poojan’ e poneva la prima pietra del nuovo Rama Mandir di Ayodhya, in mondovisione, a un anno esatto dalla revoca, il5 agosto 2019, dell’ articolo 370 che garantiva uno status speciale al Jammu Khasmir , quale solo Stato dell India a maggioranza musulmana.
A Kailash ho espresso a chiare lettere come tutto questo obbedisca ai dettami dell ‘hindutva, per cui ora è più giustificato che prima il sospetto che il Bjp e Modi stiano così realizzando,punto dopo punto, il loro programma di trasformare l India in un “ Hindu Rashtra”
Durissima è stata la critica dell’OIC ( l Organizzazione per la Cooperazione Islamica) di tale tempistica devozionale ,” of the haste in starting construction of the temple amid the coronavirus disease (Covid-19) pandemic and the controversy over the Citizenship (Amendment) Act (CAA), 2019, and the National Register of Citizens (NRC), as well as measures that “demonised, dispossessed, marginalised and subjected” Muslims to targeted violence” nel contesto di “systematic human rights violations” in J&K e di un “design to change the demography” of the region.”
Il Partito del Congresso mostra invece una assoluta pavidità, a riguardo, temendo se si defila dal celebrativismo di Narendra Modi di mostrarsi troppo filoislamico , “pro-muslim”, al punto che per non lasciare l’hindutva agli integralisti hindu , come da noi il fascismo ai fascisti, l ex ministro del Madhya Pradesh e gli attivisti del Congresso che sono suoi sostenitori hanno recitato martedi 5 agosto l’ Hanuman Chalisa, l’inno devozionale del fedele compagno del Dio Rama, e che il governo congressista del vicino Chhatisgarh ha istituito tre itinerari turistici ricollegati ai mitici luoghi d’esilio del dio Rama. Come gli stranieri tra noi, e i migranti, per i nostri democratici sono divenuti innominabili, le vittime del lockdowbìn inconcepibili, invisibili i giovani need e della gig economy.
E niente rievoca la politica interna di Modi come quella del nuovo nemico aggiunto dell’India, la Turchia,che con la Malesia la sola potenza islamica che ha condannato internazionalmente la revoca dell’ articolo 370,una condanna che ha rinnovato con il Pakistan il 5 agosto , ma la cui trasformazione in moschea della Aya Sofia ha davvero tanto in comune, di nazional integralista, con l’erezione di un tempio al dio Rama sul luogo presunto della sua presunta nascita, un trionfo postumo per quanti nel 1992 vi hanno demolito impunemente la moschea di Babur. “Hai ragione ha condiviso Kailash,che pur negli scioperi e nelle proteste interne pre covid seguitava a vedere solo un disturbo della pace sociale, e che la cosa non voleva nemmeno che gliela rammentassi il giorno seguente, deprecando ,ieri sera, quanti in Khajuraho sono scesi in strada schiamazzando per i riti di fondazione del nuovo tempio in Ayodhya del Rama.
Così è confermato, Kailash, che ci sono stati dei vincitori e dei vinti in Ayodhya.”
In realtà, se la sua paura del coronavirus è scemata e il lockdown lo attanaglia come un problema solo individuale, è perché l’ossequiosità dei medi indiani a ogni rimozione dei problemi interni quando diventano insostenibili ha fatto retrocedere d’importanza la pandemia, per cui nei giorni scorsi sui network non si parlava d’altro che di Ayodhya e del suicidio sospetto del govane attore Sushant, cui potrebbe essere stato indotto dalla mafia di Bolliwood tramite la fidanzata, come in precedenza hanno dominato i network le contese di confine tra la Cina e l India, nel Ladakh, quanto al possesso della Galwan Valley, le manovre di accerchiamento politico -diplomatico della Cina alle frontiere territoriali dell India, raccordando in un’alleanza subdola le ostilità di Pakistan, Afghanistan e Nepal, che all India è tornato a disputare la valle del fiume Kalapani, ove il passo Lipulek è alla trigiunzione dei confini di India, Nepal, Cina. Il tutto miscelato con le contese di potere, nel partito del congresso del Pakistan, tra i fautori del vecchio Geloth e quelli del rampante Pilot.
Tutto questo intanto che l India affonda nelle acque delle piogge monsoniche in Mumbay e nel Mahrastra, o vi franano i ponti nell’Assam, mentre resta in secca il Madhya Prradesh del mio amico, con la sua pompa dell’acqua e il campo coltivato a sesamo. E intanto che mai, come in tali tempi di imposizioni di maschere e di social distancing, siamo stati così intimi e a conoscenza l uno del paese dell’altro, per quanto ci ha imposto un distanziamento intercontinentale che non trova una fine
“ Sento dalla tua voce che ora stai meglio” mi ha confortato ieri sera Kailash. Prima degli esiti odierni sconfortanti degli esami..
A
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