Stamattina Kailash mi ha risposto tra il vocìo felice dei suoi bambini.
Stava piovendo a dirotto in Khajuraho, ed egli aveva chiuso il negozio, al quale non pervenivano clienti sotto l'imperversare del monsone, ed era stato costretto a fare ritorno a casa per liberare il cortile dall'acqua che tracimava nel bagno, nel ripostiglio.
Ma tutta quell'acqua faceva la felicità dei suoi bambini, di Purti soprattutto, che stava bagnandosi sotto la pioggia.
La mia stessa felicità immaginava lei, Adjet, come degli uccellini gioiosi sui rami stillanti, ristorati nel canto dalla nuova frescura, che nelle pozze guazzavano inebriati , irrorandovi il loro piumaggio arruffato
" Hai capito, rideva Kailash, che cosa ti ha detto Purti al telefono, ripetendo "pani, pani? " tanta, tanta acqua...
" Tutti avevamo bisogno di acqua, e l'acqua fa tutti felici...."
Anche Adjet, contento, salutandomi stava ritrovando al telefono un pò d'inglese.
Quanto a Sumit, era impossibile sapere che cosa avrei udito, se glie avessero accostato ilcellulare, -come un personaggio dei cartons, mi ridiceva Kallu, continuamente ora rideva ora piangeva, -ma anche così, anch'egli era ugualmente felice.
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