sabato 23 febbraio 2019

Sul decreto Salvini 4 gennaio 2019


Il recente decreto sicurezza targato Salvini è semplicemente aberrante,  eversivo dei principi costituzionali , “ disumano , criminogeno e razzista “, come di esso giustamente si è detto. Nelle sue norme discriminatorie trasforma in immediatamente illegittimo  uno status che era legittimo, sicché chi  sia in Italia quale straniero,  e pur in possesso di un regolare permesso di soggiorno ha perso la protezione umanitaria, si vedrà ora negato  insieme con il diritto alla residenza quelli alla salute e all’istruzione per i figli, ad un codice fiscale che gli consenta una regolare retribuzione salariale, e se perde anche il lavoro non potrà più richiederne un altro, anche se ha sempre pagato regolarmente tasse e  contributi. Peggio ancora, se è un minorenne non accompagnato:  diventerà automaticamente un  illegale al  compimento del diciottesimo anno , finendo nella invisibilità sociale, nella destinazione al crimine,  nella ricattabilità e nella sottomissione allo sfruttamento più abietto , che è quanto esattamente vogliono gli estensori di questa legge, per specularci sopra in ogni senso. Nella sua brutalità di sé  compiaciuta essa discrimina non solo tra “noi “e “loro”, ma tra straniero e straniero, condannando chi ne è vittima alla stessa sorte degli ebrei sotto il regime fascista dopo l’applicazione delle leggi razziali. E non si  blateri l’infamia  che chi resiste a tali norme odia gli italiani, proprio mentre in tempi incredibilmente rapidi si  sta accertando  che chi era contro i migranti e chi è straniero era in realtà contro la protezione e il soccorso degli stessi ultimi  fra gli italiani, contro ogni formazione e associazione  che vada a loro stessi in  soccorso, contro  ogni forma di volontariato solidale no profit,  in mancati adeguamenti e agevolazioni e detrazioni, in tagli della finanziaria alle pensioni,  ad  assunzioni e infrastrutture pubbliche, a  scuola e sanità.  In nome della fedeltà alla Costituzione che hanno giurato, della lotta conseguente ad ogni forma di povertà e di discriminazione, non solo economica , ma  relazionale e culturale,  del vero decoro urbano che è  umano, esorto pertanto alla  resistenza civica contro il decreto Salvini  gli amministratori tutti della nostra città e Provincia, Il sindaco Palazzi innanzitutto, cui la dura replica della realtà della cronaca locale  dovrebbe avere insegnato che a  ben poco è valso l inseguimento securitario della destra  nelle  forme semplicistiche  e superficiali delle  luminarie e della videosorveglianza di un “panopticon”  cittadino onniveggente,  che nulla o ben poco possono contro i delitti più orribili, gli stupri e i crimini di sangue, come si sono anche da noi verificati.

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