Nella mente si
confondono i giorni e i ricordi, nel
loro succedersi si accavallano e si fanno oramai remoti eventi recenti, tutti i successivi acquisti di oggetti e
incontri individuali, come i monsoni cedono
alla luce radiosa del sole di marzo
anche i ricordi di conflitti e contrasti insorti dopo il rientro dai miei
viaggi in Bhopal, con Kailash o la gente
locale di Khajuraho, tutto ancora cosi recente e sfumato nel tempo, mentre
risale alle narici anche il sentore della mia infanzia, nella voglia di un
contrasto fisico, di prendere a pugni, o
nel sentore di un ammanco di corpi tra le mie braccia, contro il mio petto...
dopo il gelido furore al mancato rinvenimento dei miei contanti in euro
lasciati in un trolley, la mia incapacità di
placarmi dopo che avevo cercato di arginare il crollo mentale di Kailash
con mitezza gentile, quando mi ha rivelato che a mia insaputa, aveva già ceduto alla richiesta di 6.000 rupie del dalit
ferito ad un piede nell'incidente del tuk tuk del novembre scorso, e che stava
indebitandosi a mie spese per altre quattro mila rupie , ad un’ ulteriore sollecitazione...quando si era pur convenuto
che nessun risarcimento sarebbe dovuto intercorrere se non per ilo tramite di
un avvocato.... per poi comprendere e farmi consapevole che non avrei potuto
essere l'amico di fiducia di Kailash, se non mi fossi fatto carico
dell'anullamento dell’intero ammontare di tutti i suoi debiti, settanta volte
sette condonandogli anche
l' appropriazione indebita del denaro affidatogli o lasciato nella sua
casa....e ciononostante sentire la sua
ingratitudine farmi franare anche l' accollarmi ogni debito, quando mi ha urlato
al telefono se non fossi diventato pazzo, nell’avere io anticipato il pagamento
di 2.500 rupie che era convenuto lui inoltrasse
l indomani a uno dei gestori dell
hotel Harmony con cui si era indebitato,
alla persona che mi si era fatta avanti di sua iniziativa e che si era
rivelata quella sbagliata” Qui basta che
vedano la tua faccia bianca e si fanno tutti ladri...” sino a quelle più
recenti, alla vista che mi cucinava al suolo senza alcun riguardo igienico il
riso che mi avrebbe imbandito, al rinvenirlo che letargiva dopo il rientro un
giorno dalle vicinanze di Byathal....
E nel frattempo
dal mio rientro da Bhopal, con tutto quanto di meraviglioso vi avevo acquisito, in esperienze e incontri,
e meravigliosi oggetti di artigianato, le sere al dance festival, i pomeriggi
al mela di Shivaratri, ,i successivi acquisti di giocattoli e arredi al silpgram,
di fiori finti incantevoli, di thali e
piatti in acciaio, di cinture di cuoio al ground mela, di orologi in Chattarpur nei miei via e vai
oculistico-dentari, i giorni di pioggia in cui scrivevo dei miei viaggi in
Gyaraspur, Satdhara, Sonari, e avveniva al silpgram l’incontro finale con Hitendra,
venutovi con uno splendido amico che vi aveva in vendita le proprie statuette
metalliche, in visita ai templi di
Khajuraho, recandone la memoria del suo
incontro con me, con l'immagine dell'apsara che intenta ella pure al bello nel
suo maquillage, come egli nello scrivere
versi, sembrava dirgli “che a God life is more than write
better...”,
e oramai due domeniche or sono con il
viaggiatore giovane coreano che si è affidato in tutto e per tutto a me ed a
Kailash, nella sua integrità che lo salvaguardava,
e la settimana scorsa con il Consigliere di Ambasciata che ieri ho avuto modo
così di ringraziare
Khajuraho, 14 marzo 2014.
Caro *,
siamo io e Kailash a dovere ugualmente ringraziare lei ed i suoi amici, per averci
reso utili e fatto sentire oltre modo importanti.
Le vostre obiezioni e perplessità sulle ragioni da me espostevi mi hannno inoltre
consentito di discernere meglio le cognizioni essenziali sui templi di Khajuraho
che era valido trasmettervi, e di chiarire a me stesso di quali di esse fossi
effettivamente persuaso, ma soprattutto mi hanno dato modo di esprimervi visioni e
ragioni che in mancanza di interlocutori devo tenere per me stesso.
L’accompagnamento della guida in spagnolo mi è valso inoltre a focalizzare meglio
la distorsione interpretativa, quanto mai accomodante, che è la filosofia
turistica qui imperante. E’ una voga, non soltanto ermeneutica, secondo la quale
non è l’attività sessuale che deve trasformarsi in attività religiosa di
ricongiungimento con l’assoluto tramite l’integrazione riconciliatrice delle
realtà complementari, esemplificate dal maschile e dal femminile, come esaltano i
pannelli splendidamente stilizzati delle giunture dei templi, ma è l’attività
religiosa stessa che dovrebbe trasformarsi e risolversi nell’attivismo sessuale
più primordialmente sfrenato, giustificando magari anche accoppiamenti -forse poco
giudiziosi- con orsi e con cani, secondo la parodia che ne eseguono invece le
scene continuative - in modi a dire il vero meravigliosi e più naturalistici- dei
fregi delle piattaforme, ed alla quale (parodia) si prestano senza remore
filologiche le facete guide di Khajuraho, o gli allestitori senza scrupoli di
sorta di book shop e bancarelle, non che gli innumerevoli ragazzi di strada e
vitelloni locali motociclizzati, all’ insegna di ciò che si crede che soltanto
possano intendere e volere i turisti stranieri qui in Khajuraho.” Di ogni sorta e
di ogni età"”.
Quanto al suo portafogli, purtroppo non è stato finora ritrovato.
Buon fine settimana, ed arrivederci in Delhi al prossimo mese!
Odorico
Khajuraho, 14 marzo 2014.
Caro *,
siamo io e Kailash a dovere ugualmente ringraziare lei ed i suoi amici, per averci
reso utili e fatto sentire oltre modo importanti.
Le vostre obiezioni e perplessità sulle ragioni da me espostevi mi hannno inoltre
consentito di discernere meglio le cognizioni essenziali sui templi di Khajuraho
che era valido trasmettervi, e di chiarire a me stesso di quali di esse fossi
effettivamente persuaso, ma soprattutto mi hanno dato modo di esprimervi visioni e
ragioni che in mancanza di interlocutori devo tenere per me stesso.
L’accompagnamento della guida in spagnolo mi è valso inoltre a focalizzare meglio
la distorsione interpretativa, quanto mai accomodante, che è la filosofia
turistica qui imperante. E’ una voga, non soltanto ermeneutica, secondo la quale
non è l’attività sessuale che deve trasformarsi in attività religiosa di
ricongiungimento con l’assoluto tramite l’integrazione riconciliatrice delle
realtà complementari, esemplificate dal maschile e dal femminile, come esaltano i
pannelli splendidamente stilizzati delle giunture dei templi, ma è l’attività
religiosa stessa che dovrebbe trasformarsi e risolversi nell’attivismo sessuale
più primordialmente sfrenato, giustificando magari anche accoppiamenti -forse poco
giudiziosi- con orsi e con cani, secondo la parodia che ne eseguono invece le
scene continuative - in modi a dire il vero meravigliosi e più naturalistici- dei
fregi delle piattaforme, ed alla quale (parodia) si prestano senza remore
filologiche le facete guide di Khajuraho, o gli allestitori senza scrupoli di
sorta di book shop e bancarelle, non che gli innumerevoli ragazzi di strada e
vitelloni locali motociclizzati, all’ insegna di ciò che si crede che soltanto
possano intendere e volere i turisti stranieri qui in Khajuraho.” Di ogni sorta e
di ogni età"”.
Quanto al suo portafogli, purtroppo non è stato finora ritrovato.
Buon fine settimana, ed arrivederci in Delhi al prossimo mese!
Odorico
Cosi ho tracciato anche il plot di ciò che intendo
scrivere di Khajuraho e i suoi lapka, mentre
Sto per lasciarla per Jabalpur, Berhadath, Nota,
finalmente in viaggio per alcuni giorni con Kailash, ed intanto il
principal ha riallacciato con me i più
cordiali rapporti, al mio
rientro, dopo Holi, tornerò ad insegnare italiano per gli studenti che hanno già terminato gli esami della nona e undicesima classe, per le cui lezioni terminali insieme a Kailash ho
patrocinato la cooperazione con un artigiano locale che insegni loro a lavorare
l'argilla, o con il direttore del museo archeologico perché vi avvengano visite
guidate a gruppi, e sui suoi terreni
potrò iniziare a impratichirmi nel lavoro dei campi, iniziare a impiantarvi
alberi, addestrarmi in culture ayurvediche o nell’agricoltura organica.
E se ho distanziato da me Mohammad, o il giovane
che mi ha chiesto di apprendere italiano nel mio ufficio con il più incantevole
dei modi deferenti nel suo bellissimo aspetto, mi ha avvicinato a se il
magnifico Neelesh ....
Dio provvede a
intrecciare fili e destini, la mia sorte nata in un borgo di campagna in Italia
con quella di Kailash che ha avuto origine nel villaggio indiano di Byathal, egli
mi ha illuminato, certo, gli ho soggiunto, basta sapere attendere che tutto si compia e si adempia... mentre avvertivo nello splendore pomeridiano, al
sovvenirmi del clamore di giochi di Chandu, dell’infanzia felice di Chandu,
Poorti, dell'amicizia che a tutto sa resistere tra me e Kailash, tutta la
pienezza della vita che il divino mi ha concesso, e che basta sia paziente e
mite, perché mi rifulga nel suo splendore vivente...
“ dobbiamo saper
attendere e accettare” com’io di seguitare a scrivere senza che alcuno mi
legga, e colga i frutti di tanta mia profusa bellezza, come a mia volta di non cogliere il frutto
del suo incantevole albero, al limite che ponevo tra noi, nel ricambiargli la
stretta di mano e distaccarmi dal suo splendido sguardo.
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