Sulle rive del Brahmaputra, in un gothul (tribale)
In quale India mai
In quale India mai
sprofondare in un sogno
Dove non sia più,
tra la fangosa gente,
Dove non sia più,
tra la fangosa gente,
che fattomi io stesso pien di fango
settanta volte sette
io ne sani il torto
per il furto infertomi io ne sani il debito,
dal fondo ancestrale
come da un’infanzia eppur viva
donde sopraggiungein khajuraho chi vagheggia l’apsara( la ninfa) che ad uno specchio
sembra che usi a scrivere un pennello
e pur intenta ella al bello gli rammemori
che vivere bene è più che scrivere meglio
Sulle rive del Brahmaputra,
in un gothul (tribale)
settanta volte sette
io ne sani il torto
dal fondo ancestrale
come da un’infanzia eppur viva
donde sopraggiunge
sembra che usi a scrivere un pennello
e pur intenta ella al bello gli rammemori
che vivere bene è più che scrivere meglio
Sulle rive del Brahmaputra,
in un gothul (tribale)
In quale India
mai sprofondare in un sogno
Dove non sia più
Che settanta
volte sette
Per l'ammanco il furto infertomi
Io ne sani ogni
debito,
dal fondo
ancestrale
come da
un’infanzia ancor viva/ risorta
donde sopraggiunge
//giunse in Khajuraho
chi vagheggia
l’apsara che ad uno specchio
sembra che usi a
scrivere un pennello
e pur intenta
ella al bello gli rammemori
che vivere
bene è più che scrivere meglio
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