Nota filosofico-teologica
La struttura dell'essere non duale che si ritrova nel pensiero indiano secondo Panikkar, per cui le realtà in rapporto complementare, padre e figlio, non sono due senza essere uno, è forse diversa dalla struttura bipolare dell'essere secondo Platone e la cultura greca (si confrontino Reale e la scuola di Tubinga), per cui i contrari, innanzitutto l'Uno e la Diade alla radice della molteplicità che l'Uno determina ordinando, , si implicano a vicenda e non possono sussistere l'uno senza l'altro?
La rivelazione cristiana che l' Uno è trino, che significherebbe, in tale identico orizzonte metafisico, se non che l'unità nel molteplice ne è un'unificazione relazionale, che sempre pone gli esseri ponendoli in relazione, e ponendo la loro relazione come realtà ulteriore.
Le Saux-Abishitkananda, si situa all incrocio di due interpretazioni antagoniste nella cultura spirituale italiana, quella di Marco Vannini che vuole farne della mistica l'espressione di un adualismo monistico, secondo il quale il solo essere reale è l'essere divino, la differenziazione di molteplici realtà individuali essendo l'illusione del velo di maia ingenerata dai nostri attaccamenti e dalle loro immedesimazioni, e quella cui consento di Trianni, che riconducendo gli sbocchi dell'esperienza mistica di LeSaux allo shivaismo tantrico, vuole salvaguardare l'essere reale del mondo, e l'esservi di Dio come l'esservi immanente nell'altro di Sè, ( il mondo come l'altro di Dio in Dio di Piero Coda, secondo l'ispirazione teologica di S. Bulgakov ) il mondo essendo l'altro di Dio in Dio per il disordine e caos che l'ordine cosmico implica come il suo necessario contrario, senza il quale non avrebbe consistenza, significato, efficacia, e non ne sarebbe un libero affermarvisi, sino ai vertici della natura morale.
La struttura dell'essere non duale che si ritrova nel pensiero indiano secondo Panikkar, per cui le realtà in rapporto complementare, padre e figlio, non sono due senza essere uno, è forse diversa dalla struttura bipolare dell'essere secondo Platone e la cultura greca ( Reale e la scuola di Tubinga), per cui i contrari, l'Uno e la Diade alla radice della molteplicità da determinare ordinando, innanzitutto, si implicano a vicenda e non possono sussistere l'uno senza l'altro?
La rivelazione cristiana che l Uno è trino, che significherebbe, in tale identico orizzonte metafisico, se non che l'unità nel molteplice ne è un'unificazione relazionale, che sempre pone gli esseri ponendoli in relazione, e ponendo la loro relazione come realtà ulteriore.Le Saux-Abishitkananda, si situa all incrocio di due interpretazioni antagoniste nella cultura spirituale italiana, quella di Marco Vannini che vuole farne della mistica l'espressione di un adualismo monistico, quella cui consento di Trianni, che riconducendone gli sbocchi allo shivaismo tantrico, vuole salvaguardare l'essere reale del mondo, e l'esservi di Dio come l'esservi immanente nell'altro di Sè, ( il mondo come l'altro di Dio in Dio di Piero Coda, ) per il disordine e caos che l'ordine cosmico implica come suo necessario contrario senza il quale non avrebbe consistenza, significato, efficacia, per esserne un libero affermarvisi, sino ai vertici della natura morale.
Stesura originaria.
La struttura dell'essere non duale che si ritrova nel pensiero indiano secondo Panikkar, per cui le realtà in rapporto complementare, padre e figlio, non sono due senza essere uno, è forse diversa dalla struttura bipolare dell'essere secondo Platone e la cultura greca ( Reale e la scuola di Tubinga), per cui i contrari, l'Uno e la Diade alla radice della molteplicità da determinare ordinando, innanzitutto, si implicano a vicenda e non possono sussistere l'uno senza l'altro?
La rivelazione cristiana che l Uno è trino, che significherebbe, in tale identico orizzonte metafisico, se non che l'unità nel molteplice ne è un'unificazione relazionale, che sempre pone gli esseri ponendoli in relazione, e ponendo la loro relazione come realtà ulteriore.
Le Saux-Abishitkananda, all incrocio di due interpretazioni antagoniste nella cultura spirituale italiana, quella di Marco Vannini che vuole farne della mistica l'espressione di un adualismo monistico, quella cui consento di Trianni, che riconducendone gli sbocchi dell'esperienza mistica allo shivaismo tantrico, vuole salvaguardare l'essere reale del mondo, e l'esservi di Dio come l'esservi Suo immanente nell'altro di Sè, ( il mondo come l'altro di Dio in Dio di Piero Coda, di Dio quale suo attrattore in-formante ed energia oscura della sua energia materiale secondo Vito Mancuso ) per il disordine e caos che l'ordine cosmico implica come suo necessario contrario senza il quale non avrebbe consistenza, significato, efficacia, per esserne un libero affermarvisi, sino ai vertici della natura morale.
La struttura dell'essere non duale che si ritrova nel pensiero indiano secondo Panikkar, per cui le realtà in rapporto complementare, padre e figlio, non sono due senza essere uno, è forse diversa dalla struttura bipolare dell'essere secondo Platone e la cultura greca (si confrontino Reale e la scuola di Tubinga), per cui i contrari, innanzitutto l'Uno e la Diade alla radice della molteplicità che l'Uno determina ordinando, , si implicano a vicenda e non possono sussistere l'uno senza l'altro?
La rivelazione cristiana che l' Uno è trino, che significherebbe, in tale identico orizzonte metafisico, se non che l'unità nel molteplice ne è un'unificazione relazionale, che sempre pone gli esseri ponendoli in relazione, e ponendo la loro relazione come realtà ulteriore.
Le Saux-Abishitkananda, si situa all incrocio di due interpretazioni antagoniste nella cultura spirituale italiana, quella di Marco Vannini che vuole farne della mistica l'espressione di un adualismo monistico, secondo il quale il solo essere reale è l'essere divino, la differenziazione di molteplici realtà individuali essendo l'illusione del velo di maia ingenerata dai nostri attaccamenti e dalle loro immedesimazioni, e quella cui consento di Trianni, che riconducendo gli sbocchi dell'esperienza mistica di LeSaux allo shivaismo tantrico, vuole salvaguardare l'essere reale del mondo, e l'esservi di Dio come l'esservi immanente nell'altro di Sè, ( il mondo come l'altro di Dio in Dio di Piero Coda, secondo l'ispirazione teologica di S. Bulgakov ) il mondo essendo l'altro di Dio in Dio per il disordine e caos che l'ordine cosmico implica come il suo necessario contrario, senza il quale non avrebbe consistenza, significato, efficacia, e non ne sarebbe un libero affermarvisi, sino ai vertici della natura morale.
La struttura dell'essere non duale che si ritrova nel pensiero indiano secondo Panikkar, per cui le realtà in rapporto complementare, padre e figlio, non sono due senza essere uno, è forse diversa dalla struttura bipolare dell'essere secondo Platone e la cultura greca ( Reale e la scuola di Tubinga), per cui i contrari, l'Uno e la Diade alla radice della molteplicità da determinare ordinando, innanzitutto, si implicano a vicenda e non possono sussistere l'uno senza l'altro?
La rivelazione cristiana che l Uno è trino, che significherebbe, in tale identico orizzonte metafisico, se non che l'unità nel molteplice ne è un'unificazione relazionale, che sempre pone gli esseri ponendoli in relazione, e ponendo la loro relazione come realtà ulteriore.Le Saux-Abishitkananda, si situa all incrocio di due interpretazioni antagoniste nella cultura spirituale italiana, quella di Marco Vannini che vuole farne della mistica l'espressione di un adualismo monistico, quella cui consento di Trianni, che riconducendone gli sbocchi allo shivaismo tantrico, vuole salvaguardare l'essere reale del mondo, e l'esservi di Dio come l'esservi immanente nell'altro di Sè, ( il mondo come l'altro di Dio in Dio di Piero Coda, ) per il disordine e caos che l'ordine cosmico implica come suo necessario contrario senza il quale non avrebbe consistenza, significato, efficacia, per esserne un libero affermarvisi, sino ai vertici della natura morale.
Stesura originaria.
La struttura dell'essere non duale che si ritrova nel pensiero indiano secondo Panikkar, per cui le realtà in rapporto complementare, padre e figlio, non sono due senza essere uno, è forse diversa dalla struttura bipolare dell'essere secondo Platone e la cultura greca ( Reale e la scuola di Tubinga), per cui i contrari, l'Uno e la Diade alla radice della molteplicità da determinare ordinando, innanzitutto, si implicano a vicenda e non possono sussistere l'uno senza l'altro?
La rivelazione cristiana che l Uno è trino, che significherebbe, in tale identico orizzonte metafisico, se non che l'unità nel molteplice ne è un'unificazione relazionale, che sempre pone gli esseri ponendoli in relazione, e ponendo la loro relazione come realtà ulteriore.
Le Saux-Abishitkananda, all incrocio di due interpretazioni antagoniste nella cultura spirituale italiana, quella di Marco Vannini che vuole farne della mistica l'espressione di un adualismo monistico, quella cui consento di Trianni, che riconducendone gli sbocchi dell'esperienza mistica allo shivaismo tantrico, vuole salvaguardare l'essere reale del mondo, e l'esservi di Dio come l'esservi Suo immanente nell'altro di Sè, ( il mondo come l'altro di Dio in Dio di Piero Coda, di Dio quale suo attrattore in-formante ed energia oscura della sua energia materiale secondo Vito Mancuso ) per il disordine e caos che l'ordine cosmico implica come suo necessario contrario senza il quale non avrebbe consistenza, significato, efficacia, per esserne un libero affermarvisi, sino ai vertici della natura morale.