Più s’avvicina il tempo del mio rientro, più mi si rivolta
lo stomaco a dover lasciare le persone che qui amo per far rientro in un Paese
che più bello non ce n’è uno, dove di
quel che penso e sento anche nella cerchia degli affetti più stretti non importa
un fico secco, perché la sola cosa che
di me conta è il peso o la stazza. Quanto poi alle paranoie identitarie disumane dei discorsi da bar o alla sua democrazia
recitativa….
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento