Sul tardi Mohammad ieri sera infine mi ha ricontattato da
Kanpur perché gli ritelefonassi. Vi ci si è recato per consentire il ritorno a
casa in sua compagnia di sua madre edi sua sorella, dopo essere stando insieme con me solo un
giorno, al mio mio rientro dal mio viaggio, a mia volta, in
Gyaraspur, Udaygiri, Sanchi, Deogarh., sostando in Vidisha e Lalitpur.
In Kanpur era già arrivato un monsone che aveva rinfrescato
l’aria, e il Ramadan vedeva già da giorni la gente per le strade di notte come se fosse il primo mattino. Egli
stesso vi era presso un centro commerciale, e vi sarebbe rimasto con gli amici
fin oltre la mezzanotte, quando sarebbe tornata la luce , con l energia
elettrica, nella casa della nonna materna dove alloggia.
Tornare a Khajuraho mi
diceva che gli faceva piacere perché potevamo ritrovarci, ma vi sarebbe riaffondato nel dolore che ora gli
reca l amore per la sua fanciulla, da che il padre di lei ha scoperto nel suo
cellulare il suo numero di telefono, e dopo averla picchiata fino a farla sanguinare senza venire a capo
di nulla, la tiene segregata in casa impedendole ogni contatto, senza più sim card né cellulare.
Per giorni Mohammad è rimasto senza mangiare e senza
dormire, ritrovando le energie per
combattere contro tale situazione solo in concomitanza con il mio rientro, quando ha ripreso a nutrirsi e a divertirsi.
Ora dove sei? Gli chiedevo sulla via del rientro da
Lalitpur:
“ Sto giocando con dei bambini”
E con Chandu si sarebbe intrattenuto al computer l intero
pomeriggio, il giorno dopo, distogliendosi dall insistenza diu un dolore che si
è fatto acuto fino alle lacrime di uno sconforto estremo, quando ha ricevuto la notizia che la ragazza
era stata ricoverata in ospedale perché aveva tentato di tagliarsi le vene.
Gli era stato detto inizialmente che aveva perso molto
sangue, e che vi era piantonata, poi il dramma si è risolto in una fasciatura
dopo la quale la ragazza era rientrata a
casa.
Era così risollevato, il ragazzo, ma pur sapendo che per lui
lei era capace di ulteriori atti estremi.
“Le ho fatto dire che Mohammad muore se lei fa ancora così”
Con il tempo il padre intanto spera che si spengano gli
ardori della figlia, e di poterla maritare a modo suo, secondo logiche di casta imperanti anche per i muslim, con il tempo Mohammad
spera che si creino le condizioni perché la ragazza possa fuggire con lui in
Kanpur e vanificare i disegni del padre. Un genitore che lei soltanto odia, di
cui è consapevole della bestialità che
l’anima, perché il suo carceriere è l uomo stesso che ha fatto a sé prostituire
la zia. Come il principe di una favola araba Mohammad da tutto questo la
redimerà e la sposerà in Kanpur, con la complicità di una zia ricca , invece a
loro benefattrice, che gli lascerebbe uno dei suoi appartamenti, ed in capo a
un anno sarò di ritorno già con un bel
bambino. Ali, di cui gli ho chiesto scherzosamente di essere il Bab(b)a.
Intanto è troppo giovane, per tutto quanto, e di una miseria
atroce, che fa il paio solo con la volontà della ragazza di essere oggi stesso sua, anche se dovesse ritrovarsi con lui per
strada, ed un giorno Mohammad vorrebbe morire per le pene del cuore, un giorno perchè non ritrova in casa che la farina per mangiare,
trasformando in un impresa sempre più dura la focalizzazione della mente negli
studi, di cui lo attendono gli esami del
decimo anno.
“ Nel mio cuore, sai, ci sono due stanze. Una per lei, ed una per
te”
Così mentre giorni or sono ero con lui e Chandu al Lassi
corner, e li vedevo così ridere l uno
con l’altro, “ Dio mio , pregavo il
cielo, fa ch io possa a loro entrambi già da oggi dare un futuro!”
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