lunedì 2 settembre 2019

Fosco futuro del subcontinente


Fin che il padre di Kailash per la febbre cerebrale non è caduto i giorni scorsi in stato confusionale, per mesi i nostri discorsi si sono appuntati sulle piogge monsoniche e i turisti che tardavano a venire in Khajuraho, sulle minacce di guerra del Pakistan dopo che al Khashmir ai primi di agosto è stata tolta l’ autonomia dal governo di Modi. Temeva per la mia vita al ritorno ad ottobre o novembre, che tutta l india finisse distrutta, se il Pakistan avesse fatto uso dei suoi ordigni nucleari.“ Non devi temere più di tanto E’ come i cani che sento abbaiare davanti all’hotel, Kailash, devono gridare, ma non attaccano ogni volta che abbaiano” “ Te lo dirò quando sarò in india che cosa penso di ciò che ha fatto Modi. I nostri telefoni possono essere controllati ed io finire in qualche black list”.Solo nella seconda metà di agosto i monsoni hanno cessato di disertare Khajuraho e i territori del Bundelkand, e più volte, più giorni, è caduta un’insistente pioggia., certo non abbastanza a colmare il bacino della diga da cui dipende , per chi non ha un pozzo nei campi, che quest’anno sia un anno di siccità. Non demorde invece la crisi turistica, preannunciata dall’assenza di prenotazioni per i mesi a venire. “ no raining, no rooms, il ritornello che mi ripeteva quando gli chiedevo di aggiornarmi su come stessero le cose. “ Kailash lo pregavo, dimmi piuttosto di come stanno i nostri piccoli, di Chandu, Poorti,, dI Ajay, l’hotel è del tuo padrone”
Del Grande padrone, il più vecchio, per giorni avevo dovuto subire le sfuriate rancorose, il rivalersi su di lui come su tutto lo staff dell’apprensione angosciata, in insulti, sovraccarichi di lavoro, in rinvio alle loro famiglie e ai loro villaggi di quelli che erano divenuti in eccesso . “ Kailash quanto fai è già troppo, sveglio di notte fino alle tre per intercettare turisti allora in arrivo “.
Certo è una nemesi più che giustificata dalla indisponenza indisponibile delle sue guide e dalla aggressività rapace dei lapkas, i giovani procacciatori in stato d’assedio di ogni turista straniero che vi metta piede, ma le ragioni sono altre, i locali, anche le famiglie più facoltose non usano l’aereo per Delhi, la rotta è solo turistica ed è divenuta troppo dispendiosa per le compagnie e agenzie di viaggio, perché inseriscano ancora Khajuraho nei loro itinerari, che sii limitano ora a triangolare Delhi Agra Varanasi . E benché pervenire a Khajuraho sia molto meno disagevole di un tempo, siano aumentati i collegamenti stradali e ferroviari , i treni attuali o i bus sono più insostenibili per i backpackers contemporanei che quelli di un tempo. E per essi è più irrinunciabile il sesso o il cracker che l arte dei templi hindu. Per quanto anche Khajuraho offra di tutto, non è certo Goa o Manali o lo stesso Daramsalah, con buona pace del Dalai Lama.

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