sabato 20 agosto 2016

il tempio devi jagadambi di khajuraho appunti


Il Devi Jagadambi ripristina l eminenza devozionale esterna del santuario, tornando a differenziarlo dal mahamandapa- Il santuario  presenta infatti ai lati e retrostante un bhadra centrale con rathikas, secondo la tradizione diffusa dei templi nirandhara, che non necessitano pertanto di un ambulatorio interno, ove il dio del tempio irradi la sua manifestazione gloriosa in edicole centrali delle pareti esteriori della cella del garbagriha- Facendo seguito alla balaustra del mandapa del portico d’accesso, un balcone campeggia invece ancora al centro del mahamandapa, che  come il santuario dispone anch’esso delle proiezioni laterali e agli angoli, queste ultime , i karnas, con dei dikpalas reggenti che nelle stesse direzioni cardinali troveranno la loro replica maggiore, più espressionisticamente atteggiata, o accessoriata di  attributi, nelle corrispettive immagini dei karnas d’angolo del santuario. le proiezioni corrispondenti ai pratirathas  sono invece sussunte a uparathas sussidiarie del balcone, che nel  santuario sono più prossime al bhadra centrale- Benché sia di dimensioni minori del mahamandapa,  il santuario  presenta sette rathas,  ( quante sono le proiezioni del   prasada di un tempio maggiore   quale il contiguo Kandaryia) quante sono i latas del sikhara, sette, e non cinque soltanto, come asserisce Krishna Deva, in quanto il recesso intermedio esclude che  possa essere subordinata a upabhadra la proiezione ai lati del bhadra Esso è dunque saptarathas al pari del Kandarya, più monumentale, in ragione del  più ridotto spessore di tali aggettanze, albergando esse solo una statua – a differenza delle stesse uparathas del balcone e delle proiezioni del mahamandapa più sviluppato in lunghezza,  più longitudinale che fiancheggiano l’antarala,. , che come le proiezioni del Kandarya,  del Lakshmana e del Visvanatha, sulla loro facies volta all’esterno di statue ne alloggiano invece quella del dio e di due apsaras.   Nel Devi Jagadambi ne  è di conseguenza minore il novero, e la varietà tipologica, in cui risaltano certune che leggono una  lettera portandosi pateticamente le mani al volto In compenso l’assenza di  mithunas all’altezza dell’antarala, in pannelli erotici  quali quelli dei templi maggiori , in luogo dei quali  compaiono le edicole delle grande dee del pantheon hindu, Vahisnavi, Shivani, Brahmani, stando a quelle identificabili, è compensata dalla presenza di coppie erotiche  sostitutive di divinità lungo le proiezioni . La presenza invece di soli vyalas in tutti i recessi  accomuna il Jagadambi al Kandarya, mentre nel Lakshmana  e nel Vishvanatha essi  si alternano a coppie erotiche
Le immagini nelle nicchie del bhadra

I sadu kapalika  in situazioni  erotiche: quello con due lady e un peso al pene, quello con il membro di un  allievo in mano,  quello del rajasena e nel terzo corso  di statue della facciata sud del tempio,  poco prima del lato ovest, che penetrano una lady retrostante
Chiedere alle autorità in materia se siano state rimosse le due apsaras interne sulle mensole
 Quanto alle divinità che ricorrono lungo le proiezioni del tempio, allorchè sono identificabili in esse sono rinvenibili il dio Vishnu e  Shiva, i dikpalas replicati in mahamandapa e santuario,  nelle direzioni cardinali di loro spettanza. Tra di essi fa la sua comparsa fuori ordinanza, Kubera lungo la parete ovest, come la fa Agni *  lungo la parte sud del Kandarya. Mahadeva.
Quanto alle loro caratterizzazioni eccetera vedi Yama e  Nirriti…..
Delle apsaras già si è detto…
Tra i mithuna eccellono ( vedi le coppie 68 , 69 di k. deva)
Nel terzo ordine di statue terne amorose, coinvolgenti sadhu in situazioni erotiche, si alternano a effigi diminutive di divinità in formato ridotto, ………
Figure monastiche, anche jain , nel rajasena del mahamandapa, cui fa seguito una successione pressoché ininterrotta di nicchie con ratna, nel santuario del tempio.








( Mi ha davvero seccato l’impuntatura della giovine guida locale di Khajuraho quando ha negato che fosse sia pure l unica rappresentazione di  una relazione di natura omosessuale rinvenibile nei suoi templi, quella che nel Devi Jagadamba raffigura un sadu con in mano il membro del suo allievo. Ridere dell uomo che si accoppia con un cavallo,  o dell orso con una lady , dire che il sesso orale lo si vede raffigurato perché è yoga tantrico, non perché la fellatio possa piacere alle donne indiane, si, ma  una relazione di un  uomo con un giovane in quel di Khajuraho, no, non è ammissibile ,  anche solo che vi possa succedere che vi sia solo raffigurata, a un anno di distanza  dall omicidio di un fanciullo soffocato da un ragazzo e gettato in un pozzo perché non rivelasse che intendeva abusarne, mentre è risaputo che il denaro per un qualsiasi lapka viene prima del sesso del partner…Domani l’immagine ingrandita della scena e ai lettori di questa pagina la sentenza, già anticipata da Krishna  Deva a pagina 269 di Temples of Khajuraho

Mi ha davvero seccato l’impuntatura della giovine valente guida locale di Khajuraho quando ha negato che fosse sia pure l'unica rappresentazione di una relazione di natura omosessuale rinvenibile nei suoi templi, quella che nel Devi Jagadamba raffigura un sadu con in mano il membro del suo allievo. Ridere dell uomo che si accoppia con un cavallo, o dell orso con una lady , dire che il sesso orale lo si vede raffigurato perché è yoga tantrico, non di certo perché la fellatio possa piacere alle donne indiane, si, tale è l evidenza delle scene che si può reagire solo regressivamente riducendone l impatto, ma una relazione di un uomo con un giovane in quel di Khajuraho, no, non è ammissibile, che vi possa succedere che vi sia anche solo rappresentata, a un anno di distanza dall omicidio di un fanciullo soffocato da un ragazzo e gettato in un pozzo perché non rivelasse che intendeva abusarne, mentre è risaputo che il denaro per un qualsiasi lapka locale viene prima del sesso del partner…Domani l’immagine ingrandita della scena e ai lettori di questa pagina la sentenza, già anticipata da Krishna Deva a pagina 269 di Temples of Khajuraho


Che cosa mettere in risalto del tempio Jagadamba

Apsaras: quella sbadigliante frontale, quelle, è un nuovo soggetto, intente a leggere una lettera con le lacrime agli occhi?,
i magnifici accoppiamenti erotici ( due, almeno)


I sadu in situazioni  erotiche, quello con due lady e un peso al pene, quello con il membro di un  allievo in mano.
Chiedere se siano state rimosse le due apsaras interne sulle mensole

Il devi Jagadambi ancora si differenzia,- o torna ancora a differenziarsi- tra mahamandapa e  sanctum, che presenta un badhra centrale con rathikas, in luogo del balcone che campeggia al centro del mahamandapa, che  dispone anch’esso di proiezioni laterali e agli angoli di pratirathas e karnas, con dikpalas ma sussume( assorbe)  a uparathas sussidiarie del balcone le pratirathas che nel  santuario sono più prossime al bhadra centrale- Benché di dimensioni minori del mahamandapa il santuario  presenta sette rathas,  ( quante sono le proiezioni del   prasada di un tempio maggiore   quale il contiguo Kandaryia) quante sono i latas del sikhara, in quanto il recesso intermedio esclude infatti che  possa essere subordinata a upabhadra la proiezione ai lati del bhadra,  ed è dunque saptarathas al pari del kandarya, in ragione del loro più ridotto spessore, albergando solo una statua – eccettuate le uparathas del balcone e le proiezioni del mahamandapa che fiancheggiano l’antarala-laddove nel Kandarya, come nel Lakshmana e nel Visvanatha ne alloggiano tre, quella del dio e di due apsaras.   Nel Devi Jagadambi è minore infatti il numero delle apsaras, che si caratterizzano per il tipo delle apsaras che legge una lettera portandosi le mani al voloto, per come certune di loro  si portano le mani al  volto leggendo una lettera, mentre l’assenza di mithunas all’altezza dell’antarala, in pannelli quali quelli dei templi maggiori è compensata dalla presenza di coppie erotiche lungo la serie di dei delle proiezioni . La presenza invece di vyalas nei recessi lo accomuna al kandarya, mentre nel lakshmana e nel vishvanata si alternano a coppie erotiche.  coppie amorose di mithunas, presenti nel kandarya solo nei pannelli erotici dell’antarala,   occorrono in luogo di quelle di una divinità lungo  le proiezioni in cui le immagini di un dio si succedono in verticale. Lungo la serie di dei) Nei recessi la presenza di soli vyalas accomuna il jagadambi al kandarya, ,, mentre nel Lakshmana  e nel Vishvanatha  si alternano a coppie erotiche, (come nel Kandarya figurano invece solo vyalas in luogo della loro scompaginazione con coppie umane amorose del Lakshmana e del Visvanata.)


Il devi Jagadambi ripristina l eminenza devozionale esterna del santuario, tornando a differenziarlo dal mahamandapa- Il santuario  presenta infatti un bhadra centrale con edicole rathikas, secondo la tradizione dei templi nirandhara, che non necessitano pertanto, in presenza di tali apparato statuario iconografico,,  di un ambulatorio interno ove il dio del tempio irradi la sua manifestazione gloriosa in edicole al centro  delle pareti esteriori della cella del garbagriha- Facendo seguito alla balaustra del mandapa del portico d’accesso, un balcone campeggia invece ancora al centro del mahamandapa, che  come il santuario dispone anch’esso di proiezioni laterali e agli angoli, di pratirathas e karnas, con dikpalas reggenti che nelle stesse direzioni cardinali troveranno la loro replica maggiore, più espressionisticamente atteggiata o accessoriata di  attributi nei karnas d’angolo del santuario, ma sussume a uparathas sussidiarie del balcone le proiezioni corrispondenti ai pratirathas che nel  santuario sono più prossime al bhadra centrale- Benché sia di dimensioni minori del mahamandapa il santuario  presenta sette rathas,  ( quante sono le proiezioni del   prasada di un tempio maggiore   quale il contiguo Kandaryia) quante sono i latas del sikhara, sette, e non cinque soltanto, come asserisce Krishna Deva, in quanto il recesso intermedio esclude che  possa essere subordinata a upabhadra la proiezione ai lati del bhadra Esso è dunque saptarathas al pari del Kandarya, più colossale, in ragione del  più ridotto spessore di tali aggettanze, albergando esse solo una statua – a differenza delle stesse uparathas del balcone e delle proiezioni che fiancheggiano l’antarala del mahamandapa , più longitudinale, più sviluppato in lunghezza,  che come quelle, di proiezioni, del Kandarya, e del Lakshmana e del Visvanatha sulla loro facies volta all’esterno di statue ne alloggiano tre, quella del dio e di due apsaras.   Nel Devi Jagadambi ne  è infatti minore il novero, e la varietà tipologica, in cui lo caratterizzano certune che leggono una  lettera portandosi le mani al volto In compenso l’assenza di  mithunas all’altezza dell’antarala, in pannelli erotici  quali quelli dei templi maggiori , in luogo dei quali  compaiono le edicole delle grandi dei del pantheon hindu, Vahisnavi, Shivani, Bramani quelle identificabili, è compensata dalla presenza di coppie erotiche lungo sostitutive di divinità lungo le proiezioni . La presenza invece di soli vyalas in tutti i  recessi  accomuna il Jagadambi al Kandarya, mentre nel Lakshmana  e nel Vishvanatha essi  si alternano a coppie erotiche )


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