martedì 16 maggio 2017

Mohammad, al lavoro?
“Ma Manoj non sa che sono più intelligente di lui- si autocelebrava stasera Mohammad in stato di grazia, al termine della telefonata che aveva appena inoltrato al proprietario dell’home stay in cui già il secondo giorno di impiego si era dato assente, accusando vomito e giramenti di testa. “ E’ una revenge, una vendetta, mi dichiarava sornione. “ Lui ha iniziato con il dirmi che cosi stando le cose non può accertare le mie “capacity”-, quel che sono in grado o meno di fare. “ Le mancate capacities dei lavoratori indiani erano state il motivo ricorrente in effetti di tutti i discorsi che Manoj ieri mi aveva imbastito mentre Mohammad era già all’opera, su è giù per i piani del suo Home Stay . Forse solo lo zero, uno per cento degli indiani si era per lui rivelato in grado di corrispondere alle sue aspettative, non uno che sapesse svolgere di testa sua il compito assegnatogli, ed aveva ora solo intenzione di sbarazzarsi di ogni proprietà e investimento in India per ritirarsi in Europa. Se volevo lo Stay home era pronto a cedermelo subito, al suo costo di 850 milioni di rupie-
Piuttosto, se lui voleva, Kailash era proprio il lavoratore che faceva al caso suo, per il quale si era detto disposto a spendere anche 40.000 50-000 rupie al mese di salario, se nell hotel Harmony in cui ha ripreso a lavorare a distanza di dodici anni, è unico che si presti a chiedere al proprietario che cosa ci sia da fare, gli altri, “ lavoratori-ladri” a suo dire iniziale, restandosene sempre con le mani in mano e gli occhi al cielo. Si è così guadagnato l incomprensione se non l’ostilità generale, come nel caso del muslim faccendiere della famiglia del proprietario, che gli aveva intimato di tornarsene a casa, “ Go home”, come Kailash aveva fatto prontamente, esasperandosi, e così suscitando la mia reprimenda da Delhi, di ritorno sul treno, - che pensasse ai nostri bambini e al loro futuro, piuttosto che al proprio amor proprio, ed esternasse le sue rimostranze al proprietario. Il quale l’ha talmente onorato della sua fiducia e della sua stima, di tutto il rispetto che prova per lui, da metterlo al lavoro ventiquattro ore su ventiquattro, senza straordinari in busta paga di sorta, extra od over time, per consentirsi egli di essere a Mahoba o ad un matrimonio, e gli ha rifilato cinque stanze da pulire al mattino prima di potere lasciare il lavoro.
“ Sai che cosa ho risposto, mi ha detto Mohammad, al fatto che Manoj ha dubitato delle mie capacità? Che ieri, quando ha voluto mettermi all’opera già alle otto del mattino, pervenivo da Kanpur da cui ero arrivato alle due di notte, dopo avere viaggiato per dieci ore senza alcun conforto e nel gran caldo, dovendo accudire e tenere stretto il mio bagaglio, che dopo essere stato subito messo al lavoro per oltre due ore, non avevo avuto modo di dormire che un’ora e mezza , dopo di che mi ha assegnato altro ancora da fare, lasciandomi solo un’ora per tornare a casa e cucinare e mangiare e fare ritorno, prima di darmi nuove istruzioni su come avrei dovuto lavare e pulire ogni stanza e bagno durante l intero pomeriggio. Come pensava di potermi giudicare, gli ho infine chiesto, dopo che avevo lavorato un’intera giornata, stanco sfinito in quelle condizioni?”
“Ho lavorato una intera giornata, ha aggiunto perché io solo lo sentissi, come non ho mai lavorato durante tutto il resto della mia vita.”
“ Bene a sapersi, mio Mohammad, almeno da parte mia, ma tutto il resto che hai fatto presente hai fatto benissimo a dirglielo, a Manoj, perché è la verità”, come sapevo benissimo, per avere seguito stazione dopo stazione l’accumularsi del ritardo del treno da Kanpur, avere aperto le soglie di casa perché Mohammad con la mia bicicletta potesse fare ritorno più velocemente in Manjunagar, nella notte deserta, dall incrocio in cui il tuc tuc l’aveva lasciato, averlo riaccolto alle sei del mattino quando ancora voleva essere impeccabile e non arrivare in ritardo di un secondo all’assunzione dello incarico, il suo primo giorno di lavoro, per essermi intrattenuto con lui nell Home stay lungamente dopo che Manoj l’aveva lasciato e avervi fatto la doccia, ed esservi stato di ritorno per portargli da mangiare patatine e kurkurè, data la gran fame che gli era venuta e di cui con me si doleva, non essendosi potuto nutrire in casa che di una razione di Maggie nudles per poche rupie. La sera, quando ci siamo riveduti al Madhur Cafe, il ragazzoni era altresì lamentato di avere dovuto prolungare il servizio fino all’arrivo in ritardo, di oltre mezz’ora, del ragazzo di servizio durante la notte, non solo, ma di essere stato assunto venendo pagato per una sola mansione mentre gli era stato affidato tutti quanto il lavoro, a differenza del ragazzo di turno la notte, cui da pulire toccavano solo i vetri.
“ Prima però gli ho detto il falso, mi ha rivelato il ragazzo, assicurando a Manoj che ero stato dal medico e avevo preso le medicine. Vedi , mi si apriva con fierezza., l importante è stato avergli detto le cose with confidence, con convincimento. Se tu dici il vero senza convincimento non sei creduto, mentre ti si crede del tutto se con convincimento dici il falso”.
Devi pensarla così- ha seguitato Mohammad, quando come in Manoj hai a che fare con un avversario. L Home stay per lui è il suo regno, lui se ne sente il Re e io sono il suo servo (servant) Ah, ieri gli ho detto che lo consideravo la mia casa, e che l’avrei tenuta pulita come essa …”
“ Spero proprio di no, per la fortuna dell Home stay di Manoj. Quanto anche alla mia, di case..”
“ E gli ho assicurato che non avrei mancato per tutti i giorni a venire di essere al mio posto di servizio puntualmente . Con gli amici , come tu per sei per me, invece deve parlare solo la dolcezza, teneramente”.

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